Il Geografico rinasce tra le braccia di Tenute Piccini

Ieri sera la presentazione fiorentina nelle sale del Relais Santa Croce. L’acquisizione della storica cooperativa da parte di una delle realtà vitivinicole toscane più consolidate valorizza e rafforza la viticoltura del Chianti

Nicola
Nicola Novelli
09 marzo 2019 09:25
Il Geografico rinasce tra le braccia di Tenute Piccini
Fotografie di Antonio Lenoci

Tenute Piccini, il gruppo toscano di proprietà della famiglia Piccini che comprende al suo interno sette tenute in alcune delle più prestigiose regioni vitivinicole italiane, ha acquisito la storica cooperativa del Geografico, fondata nel 1961, la prima nell’area del Chianti. L’annuncio ufficiale è stato dato ieri sera al Relais Santa Croce di Firenze, dove Tenute Piccini e Agricoltori del Chianti Geografico hanno invitato una platea di giornalisti e addetti ai lavori per degustare tre anteprime di Geografico.

“Abbiamo deciso di cogliere questa opportunità per la storia dell’azienda, che è stata per me un modello, sin da quando ho iniziato questa professione -ha raccontato Mario Piccini, a.d. di Tenute Piccini - Siamo partiti due anni fa con l’affitto di azienda che a ottobre 2018 si è concluso con il definitivo acquisto. Adesso l’azienda ha 16 dipendenti, sette in più di quando abbiamo rilevato il concordato preventivo dal tribunale di Siena.

Ripartita la produzione di classico e vernaccia, dai 16.000 quintali di uva vinificata nell’ultima raccolta contiamo di arrivare a 30.000 nel 2020, da due milioni di bottiglie a quattro in tre anni, grazie a un rilancio sul mercato italiano e rivalutazione su quello estero, contando sull’esperienza commerciale di Tenute Piccini, un marchio che potrebbe essere ritenuto ingombrante, che esprime qualità, a cui il Geografico contribuirà con le proprie eccellenze”.

“Abbiamo investito su una squadra di giovani enologi, perché crediamo che in futuro la Toscana potrebbe subire gli effetti negativi di un passaggio generazionale e demografico. Ora Geografico è tornata un’azienda sana, anche grazie all’accordo con Ifis Banca, che ha ridato fiato ai produttori rimasti vittime delle difficoltà finanziarie della precedente gestione.

“Conosco Mario da diversi anni. Quando ci siamo incontrati nei mesi scorsi per un approccio professionale, mi ha colpito l’umanità del suo approccio lavorativo -spiega Riccardo Cotarella, il celebre enologo umbro, consulente di oltre 50 etichette, tra cui quelle di D’Alema e della famiglia Putin- Fare vino è un’attività che richiede esperienza e la famiglia Piccini la garantisce attraverso le sue quattro generazioni, con una visione che pianifica il futuro a lungo termine. E’ solo grazie a questa qualità imprenditoriale che le Tenute sono state capaci di consentire la sopravvivenza al Geografico”.

“Il Geografico nel 2018 ha già sviluppato un fatturato di € 4,7 milioni, grazie alla produzione dei 60 viticoltori aderenti -ha spiegato ai giornalisti Giacomo Panicacci, brand ambassador di Tenute Piccini- un contributo importante all’interno del gruppo Tenute Piccini, che fattura 64 milioni di euro, grazie alla produzione di 16 milioni di bottiglie, realizzata da 67 dipendenti”,

Alla serata, moderata dal giornalista Fabio Piccoli, direttore della rivista specializzata Wine Meridian, ha partecipato anche il sindaco di San Gimignano, Giacomo Bassi, che ha rivolto i complimenti e gli auguri dell’amministrazione comunale, sul cui territorio opera l’azienda.

L’ACQUISIZIONE

L’acquisizione ha salvato dal fallimento la cooperativa nata 58 anni fa a Gaiole in Chianti per opera di 17 lungimiranti vignaioli che hanno voluto affermare la vera origine del Chianti e che contava nel 2018 60 viticoltori aderenti. Caduta l’azienda in una procedura fallimentare, Tenute Piccini è intervenuta prima affittandola e infine acquistandola con un’operazione che ammonta a 7,2 milioni di euro, cifra che non include i fondi messi a disposizione per il progetto di rilancio che passerà attraverso un piano triennale di rinnovo della barriccaia e delle vasche in cemento, oltre all’acquisto di serbatoi atti alla micro-vinificazione, strumenti necessari per supportare un incremento qualitativo.

NUOVO PROGETTO ENOLOGICO

La regia di questo piano di rilancio è affidata all’enologo Riccardo Cotarella, tra i massimi consulenti enologici al mondo che sarà affiancato dal giovane talento Alessandro Barabesi, proveniente dal gruppo Frescobaldi, che sarà alla guida del team tecnico. Il focus del progetto stilato da Cotarella sono le denominazioni storiche del senese quali, Chianti Classico, Vernaccia di San Gimignano e Chianti Colli Senesi assieme agli immancabili Super Tuscan.

RAFFORZAMENTO DELLA COMUNITÀ DI VITICOLTORI

Ad oggi i viticoltori del Geografico sono 60. A loro ha pensato Tenute Piccini nel realizzare questo progetto, che rappresenta il salvataggio e il rafforzamento di una comunità che porta con sé valori sociale ed economici. Una convenzione con Banca Ifis, stipulata da Tenute Piccini nel giugno 2018, ha posto le basi per la garanzia del pagamento immediato agli agricoltori nel momento della consegna dell’uva e fissa scienze certe di versamenti in modo da dare loro fiducia e un più facile accesso al credito per appianare gli effetti della precedente crisi. 

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