Igor Mitoraj, il suo legame con la Toscana

Cordoglio del presidente della Regione Rossi, dell'assessora Nocentini, del vicepresidente del Consiglio regionale, Giuliano Fedeli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 ottobre 2014 18:28
Igor Mitoraj, il suo legame con la Toscana

FIRENZE - Grande cordoglio a nome di tutta la Toscana esprime il presidente Enrico Rossi alla notizia della scomparsa idello scultore polacco Igor Mitoraj, "una perdita per tutta la cultura mondiale, ma in particolare per la nostra regione cui l'artista è stato particolarmente legato".

"Si parla - sottolinea l'assessora alla cultura Sara Nocentini - di un legame formatosi attraverso i riferimenti alla sua tradizione artistica della Toscana, alle sue eccellenze artigiane, ai suoi materiali preziosi, primo fra tutti il marmo apuano. Non fu un caso se decise di aprire agli inizia degli anni Ottanta uno studio proprio a Pietrasanta, dove ha lasciato opere preziose e rinomate".

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"Lo stile di questo artista, - prosegue Nocentini - , così fortemente radicato nella tradizione classica è diventato un elemento riconoscibile del nostro vivere quotidiano - i famosi volti giganti spezzati e bendati, i mastodontici busti classici tagliati e frammentati simbolo dell'uomo moderno, con le sue fragilità, figure classiche e tragicamente calate nei giorni contemporanei -, grazie alla numerosa quantità di opere che l'artista ha lasciato in questa terra e che ritroviamo in luoghi e spazi rappresentativi della società civile, segni riconoscibili di collaborazioni fruttuose che Mitoraj aveva saputo stabilire con la società toscana".

Una triste giornata per la cultura quella odierna, che deve registrare anche un altro decesso reso noto stamani sempre a Pietrasanta, ricorda l'assessora Nocentini; quello dello scultore francese Daniel Milhaud, figlio del celebre musicista Darius. "Anche per lui, che aveva creato in una vecchia segheria di marmo rilevata sul territorio pietrasantino un suo laboratorio di creazione artistica di grande livello, vola il ricordo della Toscana" conclude Nocentini.

Cordoglio per la scomparsa di Igor Mitoraj e riconoscenza verso la figura dello scultore morto a Parigi, che con la Toscana e in particolare con il Consiglio regionale aveva instaurato uno stretto rapporto. Lo ha espresso anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Giuliano Fedeli: “Rendiamo omaggio ad un grande artista dei nostri tempi, quale è stato Igor Mitoraj. Vorrei ricordare – spiega Fedeli – il particolare rapporto che il maestro ha sempre avuto con la nostra Regione. Nel 2002, la sua opera dal titolo ‘Nascita di Venere’, che è custodita dal Consiglio regionale e che i cittadini possono ammirare, è stata il simbolo della Festa della Toscana. Quell’incontro ha contribuito a stringere una relazione più stretta tra l’Assemblea toscana e il mondo dell’arte. Infatti, se la casa di tutti i toscani è soprattutto la casa dei suoi artisti – chiude il vicepresidente Fedeli – lo si deve anche al maestro Mitoraj”. 

 "Ricordo con emozione l’incontro con Igor Mitoraj, avvenuto lo scorso aprile a Firenze in occasione della mostra ‘Gioielli d’artista’ al quale il maestro ha contributo prestando alcune sue opere; è stata la sua ultima apparizione in pubblico". Il ricordo, netto, arriva dal presidente dell’Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte Giampiero Maracchi il quale lo incontrò all’inaugurazione della rassegna, aperta fino al 15 ottobre nella sede dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e al Museo Horne.

 

Promossa e organizzata da Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte (Oma), l’esposizione è dedicata ai pittori e agli scultori che praticano anche le arti orafe e ad artisti orafi toscani e stranieri che lavorano anche in Toscana. Tra le 300 opere esposte, figurano anche dei capolavori prestati dal maestro quali gioielli e sculture tra le quali un grande bronzo, ‘Torso di Ikaro’ del 2002, collocato all’ingresso del Museo Horne. 

 

“Igor Mitoraj – ha detto Ornella Casazza, curatrice della mostra assieme a Laura Felici - è stato con noi all’ inaugurazione della mostra collettiva sui gioielli d’artista. Gli sono estremamente grata perché, nel segno dell’amicizia che ci ha legato per tanti anni, si era tanto prodigato e, nonostante le sue condizioni di salute, è stato con noi prestando i suoi pezzi più belli all’Associazione OmA e al Museo Horne. È un prestito sicuramente significativo anche per la città di Firenze”.

 

‘Gioielli d’artista. La tradizione nella modernità’ è allestita fino al 15 ottobre allo Spazio Mostre dell’ Ente Cassa di Risparmio di Firenze (Via Bufalini 6 – Tel. 055 5384001- Ingresso libero) e al Museo Horne (Via de’ Benci 6 – tel 055 244661)

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