Ieri la III edizione di Vignaioli di Radda

Una manifestazione esclusiva per appassionati, già prenotati, e addetti ai lavori, accorsi nel cuore del Chianti, per degustare le annate in commercio dei 24 vignaioli che si sono riuniti in associazione per promuove agricoltura e natura. Ma a disposizione c'erano anche alcune riserve, a dimostrazione di una zona vocata anche alla produzione di vini da invecchiamento

Nicola
Nicola Novelli
25 maggio 2019 08:20
Ieri la III edizione di Vignaioli di Radda
Foto di Miriam Curatolo

Si è svolta ieri pomeriggio la terza edizione di Vignaioli di Radda . Addetti ai lavori e wine lovers (prenotati in anticipo) sono accorsi a Radda in Chianti per assaggiare la produzione vinicola dei 24 soci che compongono l'Associazione Vignaioli di Radda, nata per promuovere un'agricoltura sostenibile in tutte le sue forme, adottando programmi di coltivazione biologica e biodinamica ed utilizzando sostanze e tecniche a minimo impatto ambientale.

L'Associazione Vignaioli di Radda, costituitasi ufficialmente l'11 settembre 2018, è formata da 24 produttori che si sono uniti per promuovere le eccellenze vitivinicole di quest'area del Chianti Classico. Essi, al di là delle diverse dimensioni aziendali, origini e storie personali, condividono il comune amore per un territorio meraviglioso ed il desiderio di preservarlo e ‘comunicarlo’ in forma coordinata. Rispetto dell’ambiente e della biodiversità, conoscenza dell’area e delle sue tradizioni colturali ed enologiche, vini prodotti da uve del territorio e centralità del Sangiovese: questi sono alcuni dei punti fondamentali contenuti nello Statuto dell’Associazione.

I soci sono: Borgo La Stella, Borgo Salcetino, Brancaia, Cantina Castelvecchi, Caparsa, Castello di Albola, Castello di Monterinaldi, Castello di Radda, Castello di Volpaia, Castello di Monterinaldi, Colle Bereto, Fattoria di Montemaggio, Istine, L’Erta di Radda, Monteraponi, Montevertine, Podere Capaccia, Podere l’Aja, Podere Terreno alla Volpaia, Poggerino, Pruneto, Tenuta Carleone di Castiglioni, Terrabianca, Val delle Corti, Vignavecchia. Presidente dell’Associazione è Roberto Bianchi di Val delle Corti, mentre Vice Presidente Martino Manetti di Montevertine.

Ieri gli ospiti dell'associazione hanno vissuto lo splendido pomeriggio di sole di un territorio che assomiglia ormai più a un giardino che a una zona agricola. Radda è il cuore del cuore del Chianti. Le sue colline svettano sul territorio come le antiche torri di pietra che ne contraddistinguono i profili. Questi vigneti di altura sono contornate da dimore splendidamente restaurate, contese dal fior fiore dell'Europa più ricca. Percorrendo le provinciali nei dintorni non è difficile imbattersi in una alternanza di trattori e Ferrari, biciclette sportive e prototipi a due ruote di grossa cilindrata. Uno dei luoghi di maggior ricchezza dell'intero continente.

Un territorio ricco, a partire dai vini di altissima qualità che produce e distribuisce in tutto il mondo. La sua produzione enologica marcata dal Chianti Classico è geograficamente referenziata dalla bellezza di un paesaggio di boschi e colline, coltivazioni autoctone e animali selvatici, che sono ormai il marchio di fabbrica della Toscana.

Ieri pomeriggio, nel chiostro della Casa Chianti Classico a Radda, un antico monastero ai piedi del borgo, sono state offerte in degustazione le etichette dei 24 soci dell'Associazione. Ai banchi di assaggio, oltre alle annate in commercio, erano proposte anche le vecchie annate, riserve e gran riserve, a dimostrazione che Radda è una zona vocata anche alla produzione di vini da invecchiamento.

Chi non ha potuto partecipare non si preoccupi. I Vignaioli di Radda saranno i protagonisti della manifestazione promossa dalla Proloco di Radda Radda nel bicchiere, alla sua 24^ edizione, che si svolgerà l'1 ed il 2 giugno 2019.

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