I privilegi della Regione Toscana: gli anticipi all’indennità di fine mandato

Le scelte incoerenti con la Spending review. I Cobas intervengono anche sui vitalizi attivati nell'anno 2014

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 gennaio 2015 23:10
I privilegi della Regione Toscana: gli anticipi all’indennità di fine mandato

Il 30 maggio 2014 con Decreto dirigenziale n.229 del settore bilancio e finanze (pubblicato sulla banca dati del Consiglio regionale per estremi nel rispetto della privacy) del dirigente regionale Fabrizio Mascagni abbiamo notizia dell’erogazione anticipi su indennità di fine mandato dei consiglieri regionali: Ammirati Paolo Enrico, Parrini Gianluca, Ciucchi Pieraldo, Monaci Alberto, Remaschi Marco e Marcheschi Paolo (art.26 LR 3/09).

Il 24 luglio 2014 con Decreto dirigenziale n.352 si dà luogo alla erogazione anticipi su indennità di fine mandato dei consiglieri regionali Mattei Fabrizio, Tognocchi Pier Paolo, Pugnalini Rosanna e Bugli Vittorio. Il 1 ottobre 2014 con Decreto dirigenziale n. 460 Erogazione anticipi su indennità di fine mandato consiglieri/assessori regionali: Carraresi Marco, Del Carlo Giuseppe, Lazzeri Gianluca, Salvadori Gianni e Fuscagni Stefania. L’11 dicembre 2014 con Decreto dirigenziale n. 690 erogazione anticipi su indennità di fine mandato consiglieri regionali Venturi Gianfranco e Brogi Lorenzo. Il 23 luglio 2014 con Decreto dirigenziale n. 347 del 23 luglio 2014 determinazione e liquidazione indennità di fine mandato ex consigliere regionale Danti Nicola.

La legge regionale 3/2009 agli articoli 25 e 26 norma l’indennità di fine mandato che corrisponde a una mensilità dell’indennità di carica lorda in godimento nel corso del mese in cui si verifica la cessazione della carica per gli anni maturati dopo il 1 gennaio 2013, per gli anni precedenti l’importo è determinato senza la riduzione del 10% dell’indennità di carica ai sensi della legge finanziaria 2006 (art.26, comma 1, LR3/2009). Lo stesso articolo al comma 5 bis stabilisce “Il soggetto avente diritto può richiedere l’erogazione anticipata di parte dell’indennità di fine mandato nella misura non superiori ore all’ammontare del 70 per cento di quanto maturato al momento della richiesta.

L’erogazione è conseguente alle accertate disponibilità di bilancio”. I vitalizi a gennaio 2014 costavano alla regione una quota lorda mensile di 381.663,72, e una quota lorda annuale di 4.579.964,64, a cui vanno aggiunti quelli che hanno maturato il diritto durante l’anno.

Approfondimenti

Vediamone alcuni. Il 19 novembre 2014 con Decreto dirigenziale n.593 corresponsione assegno vitalizio ex consigliere Frosini Gino, consigliere della 6 e 7 legislatura – LR 3/2009 (10 anni di lavoro, è nato il 12 novembre 1954).

Il 19 novembre 2014 Decreto n. 592 corresponsione assegno vitalizio ex consigliere Cecchetti Enrico, consigliere della 6 e 7 legislatura (un altro con 10 anni di duro lavoro, 59 anni, nato il 4 novembre 1954, oggi assessore con delega al Bilancio, Finanze nel Comune di Lucca)Il 13 ottobre 2014 con Decreto dirigenziale n.482 corresponsione assegno vitalizio anticipato ex consigliere regionale Bertolozzi Paolo, consigliere della 4, 5, 6, 7 e 8 legislatura (oggi ha 57 anni appena compiuti).Il 9 settembre 2014 con Decreto dirigenziale n.

428 Ripristino assegno vitalizio al Sig. Berlinguer Luigi, consigliere della 2 e 3 legislatura (docente universitario e ministro della pubblica istruzione fra il 1996 e l’aprile 2000, si sospetta abbia altre pensioni).Il 24 luglio 2014 con Decreto dirigenziale n.350 corresponsione assegno vitalizio anticipato ex consigliere Mammuccini Maria Grazia, consigliere della 4 e 5 legislatura (nata il 18 maggio 1959).Il 28 marzo 2014 con Decreto dirigenziale n.149 contribuzione volontaria ex art.15 LR 3/2009 e attribuzione assegno vitalizio Sig.

Allocca Salvatore, assessore regionale della 9 legislatura.Il 28 marzo 2014 con Decreto n.150 corresponsione assegno vitalizio ex consigliere Roggiolani Fabio, consigliere della 7 e 8 legislatura (nato 3 marzo 1954)Il 15 gennaio 2014 con Decreto dirigenziale Corresponsione assegno vitalizio ex consigliere Giorgi Ambra, consigliere per parte della 7 e parte della 8 legislatura. (nata il 2 dicembre 1953).La legge regionale 9 gennaio 2009 n.3 Testo unico delle norme sui consiglieri e sui componenti della giunta regionale all’art.11 prevede: L’assegno vitalizio mensile spetta ai soggetti..cessati dal mandato che abbiano compiuti sessanta anni di età ed abbiano corrisposto i contributi per almeno 5 anni; comma 2 l’assegno vitalizio è cumulabile, ai sensi della normativa vigente, senza detrazione alcuna, con ogni altro eventuale trattamento di quiescenza spettante, a qualsiasi titolo, al consigliere cessato dal mandato.

Retribuzioni

Ricordiamo che la retribuzione media annua di un lavoratore dipendente in regione e autonomie locali è di 29.626 euro lordi (comprensiva di tutto, tredicesima, produttività etc). I 10 assessori hanno una retribuzione mensile lorda di 11.549,62 euro (138.000 ero lordi annui); il presidente Rossi ha una retribuzione di 13.000 euro lordi al mese (156.000 euro lordi annui). L’indennità di carica è il 65% dell’indennità parlamentare e l’indennità di funzione è anch’essa commisurata a una percentuale dell’indennità dei componenti della camera dei deputati (il 25% per il presidente, il 15% per gli assessori).I 55 consiglieri hanno una retribuzione annua fra i 110.000 e i 130.000 euro lordi per un totale di spesa per la regione di 6.790.938,80 euro annui (dati aggiornati al 30 novembre 2014).

Ridurre il numero da 10 a 8 per gli assessori e da 55 a 40 per i consiglieri non basta se non si eliminano i privilegi economici. Un reddito più simile a quello di chi lavora per loro consentirebbe un consistente risparmio. E poi, eliminare i privilegi non dovrebbe essere alla base della Spending review?

“Guarda caso, malgrado si dica che non ci sono soldi, per i vitalizi si trovano. Mentre si chiedono sacrifici a tutti, mentre per i lavoratori si prospettano pensioni a 70 e più anni -risponde Marvi Maggio dei Cobas Regione Toscana- mentre gli anni di lavoro richiesti per andare in pensione sono 42 (in crescita in rapporto alla speranza di vita), mentre per i lavoratori le liquidazioni vengono posticipate di due anni dalla fine del rapporto di lavoro, mentre la disoccupazione dilaga proprio per le politiche di austerità messe in atto dai partiti al governo, c’è chi conserva privilegi inaccettabili. Come ha detto Rossi sui vigili romani: Con tanti precari e disoccupati è una grave offesa per chi ha fame di lavoro e soprattutto di reddito.Volete sapere come risparmiare? Eliminate subito queste inaccettabili ingiustizie!A parte tutto, non si vergognano? Di solito no, fino a quando non vengono presi con le mani nella marmellata”.

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