I “Fiori d'inverno a New York” di Francesco Clemente in mostra a Siena

A Santa Maria della Scala sino al 2 ottobre le opere di uno dei più importanti artisti contemporanei. Il pittore rende omaggio alla città che già nel 2012 ha dimostrato un vivo interesse per la sua arte con la nomina per l’esecuzione del drappellone del Palio.

Alessandro
Alessandro Lazzeri
29 giugno 2016 12:28
I “Fiori d'inverno a New York” di Francesco Clemente in mostra a Siena

Il complesso museale di Santa Maria della Scala dedica una mostra a Francesco Clemente, curata da Max Seidel con la collaborazione di Carlotta Castellani, intitolata “Fiori d’inverno a New York”. La moglie dell’artista, Alba Primiceri, ha scelto dei fiori presenti a New York nei mesi invernali che Francesco Clemente ha poi rielaborato -selezionando pigmenti di origine vegetale - creando a dieci tele di grande formato. Questa piccola ma significativa mostra induce a una rivisitazione sulla lunga e significativa attività di un pittore, che ha avuto ampi riconoscimenti critici e che negli “States” è considerato l'artista italiano vivente più celebre al mondo.

Il pittore, nato a Napoli il 23 marzo 1952 e affermatosi negli anni Ottanta con il gruppo della Transavanguardia, che comprendeva anche S. Chia, E. Cucchi, M. Paladino, N. De Maria, ha poi continuato a esporre in numerose mostre personali e in rassegne internazionali. Il suo lavoro che mostra riferimenti espressionisti e surrealisti, evidenzia nella sua prassi gli elementi più significativi di un movimento post -modernista che, teorizzato da Achille Bonito Oliva, non soltanto si proponeva di superare il linguaggio astratto-concettuale delle neoavanguardie attraverso un ritorno a materiali e tecniche pittoriche tradizionali, ma si poneva come movimento di transizione, una sorta di nomadismo culturale aperto alle suggestioni artistiche più diverse.

L'infinito viaggiare dell'artista che ha vissuto tra l'Italia, l'India e gli Stati Uniti gli ha permesso di attingere liberamente dalle fonti più svariate come la mitologia classica, il buddhismo, la storia e la letteratura orientali e l’immaginario contemporaneo. Oltre agli straordinari “Fiori d'inverno a New York “sono presenti in mostra anche le opere della serie intitolata “l’Albero della vita” che rappresenta la summa del linguaggio adottato dall’artista fin dai suoi esordi, con riferimenti ad alcuni motivi presenti nella sua produzione e collegati al tema del ciclo della vita, con suggestioni alla Matisse e con un evidente interesse per le tradizioni contemplative dell’India, paese dove l’artista ha vissuto per lunghi periodi fin dai primi anni Settanta e dove continua a soggiornare per molti mesi l’anno.

La mostra, promossa e organizzata dal Comune di Siena, è realizzata in collaborazione con Opera Gruppo-Civita. Il catalogo, curato dall’editore Sillabe s.r.l., è accompagnato da una presentazione di Daniele Pittèri, da un’intervista di Max Seidel all’artista e da un testo di Carlotta Castellani.

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