Gruppo Ristoratori Toscana: appello on-line per l'abolizione TARi e COSAP

Quasi 3.000 firme. Il Comune di San Casciano in Val di Pesa attiva azioni e misure immediate a sostegno del tessuto economico locale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 maggio 2020 23:55
Gruppo Ristoratori Toscana: appello on-line per l'abolizione TARi e COSAP

Il Gruppo Ristoratori Toscana - associazione che riunisce gli esercenti del settore della ristorazione della Regione - ha lanciato su Change.org, la piattaforma di petizioni on-line, un appello pubblico diretto al Sindaco di Firenze, Nardella, per chiedere l'abolizione per tutte le attività di ristorazione della TARI e della COSAP per tutto il 2020. L’appello - che al momento ha toccato quota 2.700 firme - sottolinea come l'abolizione di queste due tipologie di imposte aiuterebbe a garantire la sopravvivenza degli esercenti che, a causa della crisi legata al COVID 19, vedono la propria sostenibilità finanziaria messa in grave pericolo. “Possiamo insieme il primo mattoncino per garantire un futuro a questo settore.

Noi sicuramente non possiamo andare avanti senza di voi. Voi riuscireste ad immaginare un mondo senza di noi?” con queste parole si chiude la petizione rivolta al sindaco di Firenze Dario Nardella.

Il Comune di San Casciano adotta misure anticrisi a sostegno dei lavoratori e delle attività economiche locali. Le azioni messe in campo dalla giunta Ciappi mirano alla riduzione della pressione fiscale in merito alle imposte comunali Tosap e Imu. Riduzione del 25% sulla tassa per le occupazioni realizzate da venditori ambulanti per l'esercizio del commercio di generi non alimentari, abbattimento della tassa per le occupazioni permanenti realizzate dalle imprese di pubblico esercizio che sarà dovuta solo nella misura pari al 10% rispetto al tributo applicato per l'anno 2019.

Sono questi alcuni degli interventi, relativi al 2020, che l'amministrazione comunale applicherà in aggiunta alle disposizioni stabilite dal governo nel Decreto Rilancio, contenente "Misure urgenti in materia di salute e sostegno al lavoro e all'economia nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19". Le misure hanno ottenuto il voto favorevole del Consiglio comunale di San Casciano che qualche giorno fa ha approvato due importanti modifiche al regolamento per l'applicazione della Tosap, la tassa per l'occupazione degli spazi e delle aree pubbliche.

"Abbiamo proposto la modifica degli articoli 26 e 27 del regolamento comunale sulla Tosap - dichiara l’assessore al Bilancio Moreno Cheli - con l'intento di rafforzare le finalità solidali dei provvedimenti ministeriali, volti al rilancio del paese. Vogliamo fare la nostra parte e, con gli strumenti e le risorse di nostra competenza, agire nell'immediato a sostegno del nostro tessuto economico in modo da favorire la ripresa delle attività imprenditoriali e delle aziende di pubblico servizio.

Non ci limitiamo a recepire la normativa con tempestività che, come sappiamo, consentirà l’esenzione della Tosap per l’occupazione del suolo pubblico dal 1 maggio al 31 ottobre 2020, ma riduciamo ai minimi termini le tasse comunali per dare una mano a coloro che non hanno potuto lavorare in questo periodo. La riduzione della tassa sull'occupazione temporanea, stabilita nella misura del 25%, è destinata a sostenere gli ambulanti non alimentari che nella prima fase dell'emergenza epidemiologica sono stati costretti ad interrompere la loro attività.

Abbiamo applicato altresì una riduzione della tassa sull'occupazione permanente per le imprese di pubblico esercizio, come bar, ristoranti e attività abilitate alla somministrazione di cibi e bevande, stabilendo di rimborsare chi aveva già pagato in parte o per intero la propria quota". Altra misura inedita, approvata nella stessa seduta del Consiglio comunale, nell'ottica di stimolare il settore edilizio e dunque favorire la rimessa in moto della macchina economica del Chianti, è l'azzeramento dell'aliquota Imu 2020 per i fabbricati classificati come merce.

"Si tratta di fabbricati costruiti e destinati dall'impresa costruttrice alla vendita - precisa il sindaco Roberto Ciappi - che non producono reddito, per i quali abbiamo deciso di abbattere l'aliquota, normalmente assoggettata all’ex Tasi, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati. Anche questo vuole essere un provvedimento che agevola un’operazione di rilancio della nostra economia. Abbiamo scelto di applicare questi strumenti perché possano incidere nell’immediato e aiutare concretamente il mondo del lavoro dal quale dobbiamo ripartire tutti insieme”.

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