Gravidanza a rischio: parto eccezionale al San Giovanni di Dio

Nel 2017 nel punto nascita dell’Ospedale San Giovanni di Dio sono nati 1.803 bambini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 gennaio 2018 13:34
Gravidanza a rischio: parto eccezionale al San Giovanni di Dio

 E’ la seconda volta in otto mesi che al San Giovanni Di Dio, viene effettuato un raro e delicato intervento per portare alla luce un bambino e salvare la sua mamma. Questa volta è accaduto prima di Natale.

Il parto ha avuto un esito positivo perché è stata nuovamente coinvolta un’équipe multidisciplinare formata dai radiologi interventisti di Careggi (Radiologia Vascolare ed Interventistica diretta dal dottor Fabrizio Fanelli), era presente il radiologo interventista Francesco Mondaini, e dagli operatori sanitari dell’Ospedale di Torregalli: i ginecologi Giovanni Grasso Canizzo e Alfonso Farruggia, le ostetriche Giovanna Pisanu e Stefania Mastropasqua, gli anestesisti Elisabetta Peruzzi, i neonatologi Francesca Montanelli e Beatrice Gambi, gli infermieri di sala operatoria e angiosuite Federica Niccolai, Olivia Bombaci, Silvia Tombelli e Piero Pugi, l’operatore socio sanitario Paola Pompei, il tecnico radiologo Simone Panci e i chirurghi vascolari dell’èquipe diretta dal dottor Stefano Michelagnoli.

Per la signora, esposta ad un grave rischio emorragico, l’intervento è stato pianificato nei più piccoli dettagli; era già seguita dai sanitari negli ambulatori per la gravidanza a rischio presenti in ospedale.

L’intervento, ha spiegato la dottoressa Paola Del Carlo, direttore del reparto di ostetricia e ginecologia, si è svolto in due fasi: nella prima in“angiosuite” sono stati posizionati i cateteri nelle arterie uterine e, successivamente, in sala operatoria è avvenuto l’intervento vero e proprio con il trasferimento di tutta l’équipe. I cateteri, che si potevano gonfiare come palloncini, hanno evitato l’emorragia, consentito di procedere con il taglio cesareo e la nascita, e mantenere l’integrità della paziente che potrà avere altri figli.

In questo secondo caso la mamma ha anche visto nascere il proprio bambino. “Questo grazie ad una anestesia locale, una peridurale continua”, ha aggiunto la dottoressa Elisabetta Peruzzi, della struttura complessa di rianimazione diretta dal dottor Roberto Oggioni,sottolineandoche durante l’intervento la signora è stata informata su quanto avveniva con uno straordinario supporto umano da parte degli operatori sanitari presenti in sala.

La dottoressa Del Carlo ha evidenziato che è stata messa in atto una organizzazione estremamente complessa: ogni passaggio, studiato nel cronoprogramma, si è verificato con successione puntuale e la nostra struttura ora si potrà identificare come centro per la gestione delle gravidanze ad alto rischio, grazie anche ad un notevole perfezionamento tecnologico: la tecnica di embolizzazione delle arterie ci ha ancora una volta consentito di affrontare un elevato rischio ostetrico, in modo sicuro e senza complicazioni. L’altro valore aggiunto è la stretta sinergia e collaborazione con i colleghi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi.

Nel 2017 nel punto nascita dell’Ospedale San Giovanni di Dio sono nati 1.803 bambini.

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