Grandi Opere ferme: tra Inceneritore, Aeroporto e Alta Velocità

​Oggi una comunicazione della Giunta su Aeroporto, Stazione Foster, Case Passerini, Autostrada e normativa VIA

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 ottobre 2017 16:47
Grandi Opere ferme: tra Inceneritore, Aeroporto e Alta Velocità

Sul nuovo Aeroporto, Inceneritore, sottoattraversamento TAV e sull’Autostrada A11, "non siamo più negli anni ’60 del secolo scorso" tuona l'opposizione di sinistra in Consiglio regionale dopo che la Giunta toscana relaziona in merito allo stato dei lavori riguardanti le Grandi opere strategiche.

“Una comunicazione deludente e reticente - affermano i consiglieri regionali Tommaso Fattori e Paolo Sarti - che evita di entrare nel merito dei problemi aperti e decide di non dire quel che evidentemente sarebbe scomodo dire. Debolissime, politicamente, le ragioni addotte per giustificare la scelta di non ricorrere, come hanno fatto altre Regioni italiane, contro la nuova normativa di Valutazione di Impatto Ambientale voluta dal ministro Galletti, abdicando così alla difesa degli interessi della comunità regionale.”Aeroporto di Firenze, nuova stazione Foster e gestione terre e rocce da scavo, impianto di Case Passerini, terze corsie autostradali.

La comunicazione dell’assessore regionale ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli fa il punto in aula sulle procedure di valutazione ambientale e autorizzative, sia sulle dotazioni impiantistiche per lo smaltimento dei rifiuti della Piana fiorentina. L’assessore ha precisato che i procedimenti inerenti le opere infrastrutturali oggetto della richiesta di comunicazione sono stati in larga parte conclusi, la Regione si è già espressa e la competenza amministrativa, sia per la Via (valutazione di impatto ambientale), sia per l’approvazione dei progetti è principalmente statale.

In merito all’aeroporto di Firenze, il Masterplan 2014-2019 dell’Amerigo Vespucci si trova in fase di Via di competenza statale. La Regione si era espressa con orientamento favorevole alla realizzazione degli interventi, a condizione dell’esecuzione di alcune opere compensative per il miglioramento della mobilità collettiva, per ridurre l’inquinamento atmosferico, per il mantenimento dell’attività agricola. Tra queste alcune hanno già preso avvio: è stato siglato un accordo su “programma di interventi di forestazione, imboschimento e promozione delle attività agricole nel parco agricolo della Piana” e sono stati stanziati 7milioni di euro per potenziare la rete ciclopedonale della Piana.

Ceccarelli ha detto che sulla Stazione Foster, per il “Nodo di Firenze” è stato concluso l’intervento relativo al dispositivo di scavalco tra le stazioni di Firenze Castello e Firenze Rifredi. Le principali opere del “Nodo alta velocità”, che restano ancora da completare sono il passante sotterraneo tra Rifredi e Campo di Marte e la nuova stazione Foster di Belfiore. I lavori dello scavo meccanizzato del Passante non sono stati ancora avviati a causa dell’indagine della Procura della Repubblica.

Il progetto della gestione delle terre e rocce da scavo prevedeva che il materiale fosse utilizzato per il ripristino ambientale dell’area mineraria di Cavriglia, Santa Barbara. Nell’ambito del procedimento di Via di competenza statale per la realizzazione a Santa Barbara delle due colline di schermo, si è posta la questione della qualificazione delle terre e sono state avviate due distinte procedure di VIA.

Riguardo alla realizzazione dell’Inceneritore di Case Passerini, il nuovo impianto di termovalorizzazione proposto da Q-Thermo, è stato sottoposto alla procedura di Via provinciale e ha ricevuto parere positivo di compatibilità ambientale.

Terze corsie autostradali. La fine dei lavori per l’A1 Barberino di Mugello-Firenze nord (17,5 chilometri) è prevista per il 2020. I lavori in fase di ultimazione riguardano i primi tre chilometri di autostrada e la viabilità locale e relativa cantierizzazione. Risulta realizzato al 90 per cento il tratto Firenze nord-Firenze sud (22 chilometri). Anche la conclusione dei lavori di ampliamento della terza corsia di Firenze Sud-Incisa Reggello (19 chilometri) è prevista per il 2020. Per il tratto Incisa/Valdarno (18,4 chilometri) è stata conclusa la Via mentre per l’ampliamento della terza corsia del tratto dell’A11 Firenze-Pistoia è stato espresso dal Ministero il parere di compatibilità ambientale.

Ceccarelli ha ribadito che la Giunta si sta adoperando affinché tutte le opere infrastrutturali presenti nel piano regionale integrato infrastrutture e mobilità (Priim) arrivino a conclusione per alzare il livello di qualità, sicurezza, accessibilità, interconnessione e sostenibilità delle infrastrutture. 

Le controdeduzioni di Fattori e Sarti: “Riguardo a Peretola la Giunta parla esplicitamente di ‘nuovo aeroporto’ e non di ‘nuova pista’, come scritto nella programmazione regionale. Questa è una candida ammissione della realtà, dato che si è fino a oggi continuato a spacciare per ‘ampliamento’ quello che è invece a tutti gli effetti un nuovo aeroporto, anche per aggirare le più stringenti direttive sicurezza”.

“Ci viene poi ricordato che la giunta, con delibera 1168/2015, ha espresso un ‘orientamento favorevole’ al nuovo aeroporto ma si evita di ricordare quel che c’era scritto nel parere tecnico ambientale del NURV. I tecnici della Regione evidenziavano profili d’illegittimità del procedimento, gravi lacune, carenze progettuali, mancanze documentali e persino consistenti inesattezze rispetto ai dati sulla qualità dell’aria e sull’inquinamento acustico. E allora sorge la domanda: perché, a fronte di un procedimento ritenuto illegittimo dai tecnici della regione, la Giunta non ha ritenuto di chiedere al Ministero dell’Ambiente il doveroso rispetto delle norme vigenti?".

“Quando poi si fa riferimento agli interventi compensativi e si nominano ciclopista e rimboschimento della Piana per l’appunto si evita di menzionare le innumerevoli e fondamentali prescrizioni che il PIT assegna a carico e spese del proponente su vari aspetti fondamentali: reticolo idraulico, biodiversità, inquinamento atmosferico e acustico e così via”.“E ora? I tecnici del Ministero hanno imposto 142 fra prescrizioni e sub prescrizioni, una vera e propria bocciatura mascherata”.

“Ma l’indirizzo politico è di andar avanti ad ogni costo. E per aggirare le pesanti inadempienze di ENAC si confida adesso nella nuova procedura di VIA, appositamente e scandalosamente rimodellata dal Ministero, che semplifica le procedure e contingenta i tempi dell’iter a discapito della correttezza amministrativa e peggiorando la qualità della verifica ambientale. Innanzitutto la Nuova VIA legittima il Masterplan, ossia il generico e fumoso progetto aeroportuale presentato da ENAC e a suo tempo ritenuto erroneamente equivalente al ‘Progetto definitivo’ richiesto dalla precedente normativa”.

“Tuttavia questo tentativo di aggiramento è destinato a naufragare grazie alla rivolta dei Comuni della Piana, che in definitiva non chiedono altro che il rispetto delle norme urbanistiche comunali, e grazie ai ricorsi di comitati e associazioni alla Commissione UE oltre ai ricorsi di varie Regioni alla Corte Costituzionale”. “Per quanto concerne il capitolo Case Passerini”, continuano Fattori e Sarti, “la comunicazione liquida la questione in due parole, in attesa della sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso al Tar che nel frattempo ha fermato tutto.” “Con un po’ d’ironia potremmo dire che forse è un buon segno, dato che anche la maggioranza è pienamente consapevole che il progetto ormai è da archiviare e probabilmente stanno solo cercando un’exit strategy”.

“Non si tratta solo di prendere atto della rivolta dei cittadini della piana, stanchi di essere considerati una pattumiera e di vivere in una delle aree più inquinate d’Europa, ma anche di varare finalmente un nuovo piano regionale dei rifiuti che aggiorni vecchie previsioni rivelatesi sbagliate e gonfiate, guardando davvero alle direttive UE sull’economia circolare. Un nostro atto in tal senso è stato votato all’unanimità dal Consiglio regionale qualche mese fa”.“Riguardo al sottoattraversamento TAV e alla Stazione Foster, nonostante i molti annunci, tutto è ancora fermo.

I lavori principali dello scavo del Passante non sono avviati e il Ministero dell'ambiente ha chiesto nuove integrazioni al Piano di smaltimento delle terre di scavo. Ci domandiamo perché continuare a insistere con questa costosissima e pericolosa follia. A fine 2016 Ferrovie dello Stato aveva presentato nuove soluzioni tecniche che evitano di scavar sottoterra, così come esiste un ottimo progetto di superficie elaborato a suo tempo da tecnici e ricercatori dell’Università di Firenze, tenuto a marcire in un cassetto.

Perché spendere una montagna di denaro quando si potrebbero ottenere i medesimi risultati spendendo un decimo? Perché fare una stazione in cui si fermeranno pochissimi treni? Chi risarcirà i tanti cittadini che vedranno seriamente danneggiate le loro abitazioni dagli scavi?”, si chiedono Fattori e Sarti.“Per quanto concerne la Terza Corsia dell’A11, sarebbe molto più utile finalizzare le risorse disponibili per la cura del ferro, favorendo collegamenti veloci su rotaia nell’area metropolitana insieme a interventi seri per la sicurezza stradale e per la mitigazione dell'inquinamento acustico e dell'aria causati dal traffico automobilistico nelle aree attraversate dall’autostrada.

Quantomeno - se si andrà avanti - che vi siano monitoraggi aggiornati sull’impatto dell'opera, considerato che i dati del gestore sono ormai vecchi, e che sia favorito il massimo coinvolgimento dei soggetti interessati, a partire dalle associazioni e dai comitati dei cittadini, nelle decisioni della Conferenza dei Servizi”."Deludente - commenta il vice presidente del Consiglio Marco Stella - la comunicazione dell'assessore. Purtroppo la relazione ha confermato quel che diciamo da tempo: in Toscana le infrastrutture sono ferme da decenni, per colpa di una sinistra che governa nel segno dell'immobilismo".

"Oltre alla Tav, i cui lavori sono stati stoppati fino al marzo 2018 - sottolinea Stella - sono troppe le grandi opere necessarie a Firenze e in Toscana ancora ferme al palo. A cominciare dalla pista dell'aeroporto di Peretola, per arrivare all'ammodernamento del polo fieristico. Chi ha la responsabilità di amministrare deve capire che le infrastrutture efficienti sono fondamentali per il rilancio e la crescita economica del territorio, e il tempo speso finora è stato troppo: occorre una decisa inversione di tendenza"

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