Grandi eventi a Firenze nel mese di novembre

Dalla visita del Papa all'assemblea della Nato. Amato (Gruppo Misto): “Contrastano tra di loro”. Il gruppo consiliare Firenze Riparte a sinistra lancia un’iniziativa di solidarietà internazionale delle città d’arte a favore dei rifugiati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 ottobre 2015 22:19
Grandi eventi a Firenze nel mese di novembre

Oggi in Consiglio comunale la comunicazione con la quale il sindaco ha ricordato i numerosi eventi di portata nazionale ed internazionale che interesseranno la città di Firenze nel mese di Novembre 2015.

Si comincia in realtà il 29 ottobre, con l'inaugurazione del nuovo Museo dell'Opera del Duomo, straordinario contenitore di otto secoli di storia dell'arte a Firenze, 750 opere che ripercorrono il Medio Evo ed il Rinascimento fiorentino, con un allestimento suggestivo e strumenti multimediali innovativi. Importantissima anche la conclusione, proprio in questi giorni, dei lavori di restauro al Battistero, da sempre luogo simbolo della fiorentinità.

Il convegno ecclesiale della chiesa Italiana sarà dal 9 al 13 novembre con la visita del Papa di martedì 10. 2.300 convegnisti per una settimana daranno vita alla riflessione decennale della chiesa italiana che detterà gli indirizzi futuri del cammino. Nel corso del convegno sono stati organizzati 30 eventi che rappresentano la città e che incarnano il nuovo umanesimo. Non solo Dante, gli Uffizi, il corridoio vasariano, ma anche la Madonnina del grappa, la figura di don Milani, villa lorenzi, il CEIS, esperienze di affido, di carità di solidarietà, oltre alla mostra a palazzo strozzi Bellezza divina tra Van Ghog, Chagal e Fontana.

Il prefetto Alessio Giuffrida ha firmato stamani il decreto per la chiusura di dodici istituti scolastici nel giorno della visita del Papa a Firenze il prossimo 10 novembre. Si tratta di scuole situate nelle immediate vicinanze e lungo il percorso del corteo papale, che si snoderà tra Campo di Marte e il centro storico cittadino. Si tratta di zone che, interessate da provvedimenti di divieto e/o limitazione del traffico e da elevate misure per la salvaguardia del Santo Padre, saranno difficilmente raggiungibili da parte degli studenti e delle loro famiglie. La sicurezza della collettività nel corso di una manifestazione di questa portata è uno degli obiettivi dei numerosi tavoli tecnici che si sono tenuti in questi mesi per pianificare ogni aspetto dell’avvenimento.

L'11 novembre il Forum united university: 70 conferme di sindaci di 60 città del mondo. A distanza di 60 anni dall’incontro dei sindaci del mondo promosso dal sindaco La Pira in Santa Croce. Centrale il tema del ruolo delle città nella costruzione della pace, che si potrà sviluppare attraverso il confronto e il dialogo tra primi cittadini di luoghi di guerra.

Poi il 18 novembre la visita del presidente Mattarella in occasione dei 150 anni di Firenze capitale d’Italia. (1865/1870) La mattina nel salone dei 500. Il 18 novembre 1865 il Salone dei Cinquecento accoglieva la Camera dei Deputati; l'inizio di cinque anni straordinari, in cui Firenze fu capitale politica e culturale e si rivoluzionò urbanisticamente per diventare una moderna città europea. Seguendo il filo del recente convegno "Ereditare il passato, progettare il futuro" a cui ho partecipato in rappresentanza del Comune, il ricordo di quegli anni non significa solo la celebrazione di un passato glorioso, ma richiama anche il presente della nostra città, che con un nuovo Piano Strutturale e un nuovo Regolamento Urbanistico si trova ad affrontare, come allora, interventi di trasformazione e riqualificazione di contenitori dismessi.

E il 26/27 novembre l'Assemblea parlamentare di tutte le assemblee elettive dei paesi della Nato: un'occasione questa importante per parlare di terrorismo internazionale e per riflettere anche sul ruolo di questa istituzione spesso al centro delle critiche da parte dell'opinione pubblica.

“Tre eventi di notevole spessore ma anche contrastanti”. E’ il commento di Miriam Amato che spiega: “Il Sindaco Nardella ci racconta dei prossimi eventi che caratterizzeranno la nostra città, tre eventi di notevole spessore ma a mio avviso anche contrastanti, si va dal visita del Papa all'incontro dei sindaci per il dialogo sulla pace all'assemblea parlamentare della Nato”. “Nei primi due casi il tema centrale è in effetti la pace ed il dialogo, citando il Papa: non è la cultura dello scontro, del conflitto, quella che costruisce la convivenza nei popoli e tra i popoli, ma quella del dialogo, dell'incontro come unica strada di pace” sottolinea la consigliera del gruppo misto Miriam Amato che però punta il dito sull’altro evento che verrà organizzato in città: “La stessa Firenze descritta come ambasciatrice di pace sarà sede dell'assemblea parlamentare della Nato, che solo qualche settimana fa ha compiuto l'ennesima strage in Afghanistan, colpendo l'ospedale di Medici senza Frontiere, che ha in Turchia il secondo esercito di terra, proprio dove l'opposizione viene schiacciata, che ha come alleata Israele dove vengono quotidianamente ammazzati decine di palestinesi.

Per non dimenticare dei fatti ucraini e della politica bellica attuata negli ultimi decenni”. “Nella Firenze ambasciatrice di pace – conclude Amato – ci saranno le zone rosse, un territorio militarizzato con possibili repressione di chi manifesterà dissenso?”, ho provato a chiederlo senza però ottenere risposta, forse perché fino a qualche tempo fa nei cortei contro la guerra ci si poteva incontrare anche gli esponenti del PD , che oggi promuovono l'incontri della Nato”.

Il gruppo Firenze Riparte a Sinistra, tramite il consigliere Trombi, ha fatto una proposta ben precisa al consiglio comunale e più in generale alla giunta ed al sindaco. La proposta nasce dal senso di orrore e indignazione che hanno suscitato in tutti noi le immagini della guerra, del bimbo morto sul bagnasciuga, dei rifugiati in fuga, dei crimini contro l’umanità, ma anche la distruzione delle opere d’arte, pensiamo alle meraviglia di Palmira oggi, e agli splendidi Buddha di Bamiyan di ieri.

L’arte è un inno all’umanità e alla sua bellezza, e crediamo che la risposta dell’arte alla barbarie debba essere la solidarietà. Crediamo nella necessità di concretizzare questa indignazione, e crediamo che la città di Firenze, il cui patrimonio artistico è ineguagliato al mondo, sia la più titolata a lanciare un’iniziativa che proponiamo al sindaco ed alla giunta: "L’arte contro la guerra - le città d’arte aperte contro la barbarie”. Un’iniziativa che parte dalla nostra cittadinanza, una comunità imbevuta di arte, cresciuta in mezzo ad un patrimonio di impareggiabile valore, un’iniziativa che chiede di aprire le porte della nostra città ai rifugiati, ad ogni livello, perché trovino accoglienza e solidarietà come risposta alla barbarie, e che prosegua la tradizione ormai consolidata della nostra regione. Un’iniziativa che richiederà sforzi particolari da parte dell’amministrazione per rendere coordinate e più incisive le azioni individuali, andando a cercare fondi e idee, offrendo una regia a livello cittadino, anche coinvolgendo i turisti.

Crediamo infatti che sarebbe giusto chiedere, a chi viene a visitare il nostro patrimonio, di contribuire allo sforzo della città, alla risposta che una città d’arte dà alla barbarie. L’iniziativa dunque includerà una campagna di crowdfounding, aperta in particolare ai turisti ma non solo, per sostenere i nostri sforzi. Infine, Firenze dovrebbe farsi promotrice a livello internazionale, cercando di coinvolgere altre città d’arte in Europa, perché mettano in pratica la stessa campagna in maniera coordinata. Ci auguriamo che il sindaco voglia far sua questa proposta, approfittando anche del contesto favorevole degli eventi che interesseranno la città di Firenze nel novembre 2015, e ci rendiamo disponibili sin d’ora per dare il nostro contributo per realizzare la proposta.

In evidenza