Giù 78 tralicci: la rete elettrica fiorentina sarà sempre più sotto terra

Presentato il piano di interventi di Terna per la sicurezza, l’efficienza e la sostenibilità in quest'area. Fino al 2023 saranno realizzati circa 15 km di nuove linee in cavo interrato, demolendo 20 km di vecchi elettrodotti. Nardella: “Vantaggi estetici e di sicurezza”. Al lavoro anche per la mobilità elettrica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 dicembre 2019 15:19
Giù 78 tralicci: la rete elettrica fiorentina sarà sempre più sotto terra

Presentato a Palazzo Vecchio il Piano di interventi per la razionalizzazione della rete elettrica nell’area di Firenze, finalizzata alla sua sicurezza, efficienza e sostenibilità.

Il piano, presentato dal sindaco Dario Nardella e dall’amministratore delegato di Terna Luigi Ferraris, prevede investimenti complessivi per 19 milioni di euro nel periodo 2019-2023 e porterà importanti benefici elettrici e ambientali nell’area di Firenze: a fronte della realizzazione di circa 15 km di nuove linee in cavo interrato, sarà infatti possibile demolire circa 20 km di vecchi elettrodotti e 78 tralicci, restituendo così territorio libero da infrastrutture elettriche.

Una volta conclusi gli interventi, Terna potrà anche rendere disponibile circa 11 km di infrastrutture elettriche predisposte per la posa di fibra ottica da utilizzare nell’ambito dei progetti di cablatura in corso nel capoluogo toscano. 

Tra i principali interventi ci sono il nuovo tratto interrato linea 132 kVCabina Primaria Cascine - Cabina Primaria Rifredi, il nuovo tratto interrato linea 132 kVCabina Primaria San Lorenzo a Greve - Peretola, la variante linea 132 kV Stazione Elettrica Casellina - Cabina Primaria Cascine e il nuovo tratto interrato linea 132 kVStazione Elettrica Tavarnuzze - San Lorenzo a Greve.

Per la realizzazione degli interventi previsti, il Comune e Terna hanno attivato le più avanzate modalità di collaborazione che porteranno a una stretta e piena partecipazione delle Istituzioni locali e della popolazione nella definizione delle azioni sul territorio.

Infine, Terna e il Comune studieranno congiuntamente interventi di mobilità sostenibile attraverso lo sviluppo di progetti per l’elettrificazione del trasporto pubblico o privato.

“Questo piano ha un grande vantaggio estetico di qualità per il nostro contesto paesaggistico - ha detto il sindaco Nardella -. Con questo investimento, che è il primo di questo genere nella storia di Terna a Firenze, facciamo scomparire alcuni alti e brutti tralicci dell’elettricità e i fili aerei perché tutto passerà sottoterra. L’immagine di Firenze migliorerà sempre di più e credo che i cittadini saranno molto contenti, soprattutto quelli che abitano nei pressi dei grandi tralicci che saranno eliminati.

Inoltre, aggiungiamo anche maggiore sicurezza”. “Con Silfi poi abbiamo conseguito un accordo che firmeremo presto - ha spiegato il sindaco - che permette al Comune, grazie a questo investimento di Terna, di avere in propria esclusiva disponibilità ben 11 chilometri di fibra ottica. Ciò significa che Silfi gestirà direttamente questa fibra, attraverso la quale far passare tutta una serie di dati che servono per migliorare tutta una serie di servizi tecnologici e digitali della città come le telecamere di videosorveglianza, l’illuminazione intelligente, la segnaletica comunicativa, la sensoristica per il traffico.

Grazie alla fibra ottica le città si stanno digitalizzando e questo sarà un ulteriore vantaggio per Firenze e i fiorentini”.

“La valorizzazione dei territori è al centro dell’impegno di Terna - ha dichiarato l’amministratore delegato di Terna Luigi Ferraris - e gli interventi di riassetto della rete elettrica presentato oggi è la conferma della nostra attenzione alla sostenibilità delle opere e al patrimonio artistico dei territori dove interveniamo. Il piano che ci impegniamo a realizzare, in stretta collaborazione con il Comune di Firenze, ci permetterà di demolire un grande numero di tralicci adottando soluzione tecnologiche all’avanguardia finalizzate alla più alta sostenibilità ambientale e sociale”.

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