Giovani: il motore dello sviluppo locale

La rubrica sull'UE da Europe Direct del Comune di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 dicembre 2014 19:41
Giovani: il motore dello sviluppo locale

Il 17 e il 18 dicembre si è tenuto a Firenze, presso l’Educatorio del Fuligno, il laboratorio “Giovani: il motore dello sviluppo locale”, organizzato da Anci Toscana in collaborazione con il progetto Giovanisì della Regione Toscana.

Come descritto nel programma, durante la prima giornata i partecipanti si sono suddivisi in quattro gruppi che hanno lavorato sull’individuazione di punti di forza, criticità e istanze legate alle seguenti quattro tematiche:

  1. La partecipazione giovanile come elemento di sviluppo per il territorio
  2. La mobilità giovanile come possibilità di sviluppo per il territorio
  3. I giovani e la Green Economy: nuove frontiere di sviluppo
  4. I giovani come facilitatori dello sviluppo culturale, economico, commerciale

La prima parte della seconda giornata è stata dedicata alla restituzione e agli output elaborati dai quattro gruppi di lavoro, mentre nella seconda parte della giornata protagoniste sono state le testimonianze di alcuni esponenti politici di enti locali in merito alle iniziative attivate sui propri territori dalle politiche giovanili, del Presidente di Eurodesk Italia (rete europea dedicata all’informazione sui programmi per i giovani promossi dall’UE e dal Consiglio d’Europa) e di giovani che portano avanti in prima persona esempi concreti di partecipazione giovanile.

Approfondimenti

Nello specifico, con questo articolo, ci vogliamo concentrare sui contenuti e sulle proposte emerse dal tavolo di lavoro dedicato alla mobilità internazionale, di cui l’esempio più noto e di cui tutti almeno una volta hanno sentito parlare è l’Erasmus.

Europe Direct Firenze ha preso parte attivamente a questa interessante iniziativa, partecipando al tavolo della mobilità giovanile, forte della propria esperienza nell’orientamento alla mobilità internazionale attraverso l’erogazione del servizio Eurodesk presso l’ufficio stesso.

Il gruppo, composto principalmente da operatori locali di servizi collegati a programmi dell’Unione Europea, si sono confrontati in un dialogo partecipativo da cui sono emerse importanti considerazioni.

Tutti si sono trovati d’accordo nel definire i punti di forza di questo ambito: un giovane che sperimenta un periodo di studio, di formazione, di volontariato all’estero, sicuramente ne esce arricchito sia sotto il profilo personale in quanto acquisisce consapevolezza delle proprie abilità e attitudini, sia sotto il profilo civico poiché rafforza il valore della cittadinanza attiva nonché di quella europea, infine questa esperienza lo accresce sotto il profilo culturale e lavorativo in quanto si creano nuovi canali di contatto.

I partecipanti hanno anche evidenziato alcune criticità rispetto a questa tematica: troppo spesso le opportunità di mobilità sono intese come fuga all’estero da un paese che non offre niente ai giovani, troppo scarso è il riconoscimento che viene dato al bagaglio culturale ed esperienziale che questi ragazzi riportano al loro rientro.

Ma mai come oggi ai giovani vengono richieste le famose “soft skills”, ovvero le competenze trasversali che si traducono in alcune abilità concrete e molto preziose: capacità di relazione, di problem solving, di comunicazione, di organizzazione del proprio lavoro, di adattamento a diversi ambienti culturali, attitudine al lavoro di gruppo, spirito di iniziativa, flessibilità. E tutto ciò può essere appreso solo attraverso esperienze all’estero in cui i ragazzi si mettono in gioco in prima persona.

Quindi le istanze che il gruppo ha elaborato e ha riportato in plenaria si sono concentrate sulla richiesta alle istituzioni locali e nazionali di dare maggiore visibilità e di potenziare quelle reti e quei servizi che si occupano di mobilità giovanile internazionale.

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