Gioco d'azzardo: quando Firenze era una piccola Las Vegas

Gli anni '70, il boom economico, le bische clandestine e la voglia di riscatto in una Firenze che non c'è più.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 ottobre 2016 11:15
Gioco d'azzardo: quando Firenze era una piccola Las Vegas

Scommesse, notti intere passate al tavolo verde, roulette e bische clandestine: nella storia della Firenze degli anni '70 si annida la storia del gioco d'azzardo in Italia. Un mondo sommerso, quello delle bische a Firenze, molto frequentato, all'epoca, soprattutto da coloro che si erano arricchiti con il boom economico dell'Italia del dopoguerra. Un'Italia martoriata dal II conflitto mondiale che, colpita brutalmente dagli orrori della guerra, sentiva ora un forte bisogno di riscatto economico e sociale.

Se si pensa al fatto che con le carte del poker o con le puntate alla roulette, in un solo istante, sono andati in fumo interi patrimoni, viene la pelle d'oca, eppure così è stato: guadagni di una vita, castelli e attività commerciali sono passate "di mano in mano" proprio sui tavoli da gioco, davanti agli occhi impassibili dei croupiers a fare da testimoni.

Giovanni Bruzzi, famoso biscazziere fiorentino racconta nei suoi libri che la Firenze degli anni Settanti era un po' come una piccola Las Vegas: a sedere ai tavoli di molti dei club privati della città non era la povera gente, bensì industriali, banchieri e star del cinema alla ricerca di un abbraccio della "dea bendata".

Le forze dell'ordine, proprio a motivo della presenza di persone importanti, si mostrava tollerante verso questo mondo, illegale, ma frequentato da persone la cui fedina penale era, di fatto, pulita. La criminalità organizzata non aveva ancora messo le mani sul mondo delle scommesse. E' solo negli anni '80, infatti, con il terrorismo e la piaga dell'eroina, che questo mondo si è trasformato in quel che è a tutt'oggi: un mondo frequentato dalla malavita e confinato in luoghi marginali.

Il mondo delle scommesse oggi

E’ innegabile il fatto che in Italia sopravvivano numerose bische clandestine e le indagini della polizia spesso portano agli onori della cronaca In Italia quello che è il fenomeno del gioco d’azzardo illegale. Secondo i dati della Guardia di Finanza, solo nell’ultimo anno le bische clandestine sono cresciute di almeno il 30% e il dato è, dunque, alquanto preoccupante. L’Italia ha regolamentato il gioco d’azzardo nel 1942, facendo una netta distinzione tra bische clandestine e gioco autorizzato dall’AAMS dove, a farla da padrone, sono sicuramente le scommesse legate al mondo calcistico.

In questo panorama si inseriscono nuovi player del mercato, tra cui Gazzabet, sito specializzato su scommesse in ambito calcistico nazionale e non, che dà la possibilità al pubblico italiano di scommettere sui principali eventi sportivi di tutto il mondo. Di fatto, il mondo dell’online ha rivoluzionato le regole del gioco d’azzardo e di questo non si può non tenere conto quanto ci si approccia all’analisi di questo “strano” fenomeno sociale.

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