Giachi: «Amministrazione in prima linea contro il degrado»

La vicesindaca intervenuta questo pomeriggio in consiglio comunale. Arianna Xekalos (M5S): “Il fenomeno movida non è diminuito”. Torselli (FdI-An): “Minacce di morte ai commercianti che denunciano l’illegalità dilagante”. Cristina Scaletti (La Firenze Viva): "Convochiamo gli Stati Generali della Cultura". Le volanti scoprono un’auto piena di merce contraffatta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 ottobre 2014 18:59
Giachi: «Amministrazione in prima linea contro il degrado»

«Siamo in prima linea con i 1500 volontari degli Angeli del Bello. Ma il degrado di Firenze non è figlio degli atti di questa amministrazione». È quanto ha sottolineato la vicesindaca Cristina Giachi rispondendo, questo pomeriggio in consiglio comunale, ad una domanda di attualità. «Il turismo è cresciuto, anche quest’anno, del 3% - ha ricordato la vicesindaca Giachi – i visitatori dei musei del 35%. Inoltre, negli ultimi mesi, è stato aperto il Museo del Novecento, attuato con progetti ambiziosi il salvataggio del Teatro della Pergola destinato ad una fine amara e che ora, invece, ‘vola’ grazie a progetti culturali di altissimo livello.

La ‘Firenze romana aprirà gli scavi gli scavi al pubblico a dicembre e, addirittura, l’Unesco l’ha scelta come sede mondiale del forum sula valorizzazione dei beni culturali». «La città è assediata da persone incivili, è vero – ha aggiunto – ma questo degrado non è figlio delle nostre azioni politiche e amministrative come qualcuno vorrebbe far credere con questo falso sillogismo». «Condé Nast – ha concluso Cristina Giachi – ha riconfermato Firenze come prima città a destinazione nel mondo per attrazione culturale.

Questi sono i fatti, il resto lo affidiamo alle cronache».Oggi, in Consiglio Comunale, replicando alla risposta offerta dalla vicesindaco Giachi alla sua domanda d'attualità, la consigliera Scaletti (La Firenze Viva) ha proposto all'Amministrazione la “Convocazione degli Stati Generali della Cultura. Un modo alto per confrontarsi sulla profonda crisi d'identità che da anni caratterizza la città e anche per raccogliere il grido di dolore lanciato dal maestro Franco Zeffirelli. Purtroppo – ha aggiunto Scaletti – ogni volta che poniamo questioni o interrogazioni sulla Cultura, non c'è mai il Sindaco a rispondere.

Eppure, è stato proprio Nardella ad aver voluto mantenere al suo ufficio una delle più importanti deleghe di una città quale Firenze. La Cultura, appunto. E spiace dover constatare che ad oggi – francamente – non si siano visto apprezzabili risultati. Con la conseguenza che anche il Consiglio Comunale si trova privo di una solida interlocuzione politica o di fronte a risposte non consone. La domanda posta oggi, ad esempio, partiva dalle osservazioni del maestro Zeffirelli, (condivise, del resto, anche nella risposta pubblica del sindaco Nardella e che si possono riassumere nella constatazione della perdita dei valori sostanziali che animano la cultura di questa città e del degrado che l’attraversa).

Ma non ci si può trincerare, come ha fatto oggi l’assessore Giachi, dietro a singoli elementi, quali la costruzione del nuovo Teatro dell’Opera che – tra l'altro – ancora non si sa come gestirlo, con quali soldi. C'era molta più consapevolezza ed umiltà nella lettera aperta al maestro Zeffirelli da parte del sindaco Nardella che nella risposta alla mia domanda di attualità del vice sindaco Giachi. Ripetiamolo: Serve una proposta forte, politica, da parte del Sindaco. Da qui, la proposta per la città degli “Stati generali della Cultura”.

Occorre – conclude la consigliera Scaletti – mettere intorno a un ideale tavolo tutti coloro che sono e fanno cultura a Firenze. In vari modi e in vari settori. E che non vedono l’ora di confrontarsi ed avanzare proposte per contribuire al rilancio culturale (e non solo) della nostra città”.

“Non è accettabile che il Sindaco si presenti in Consiglio Comunale, racconti la sua bella storiella, mostrando slide illeggibili e non permettendo ai consiglieri di poter approfondire prima il tema trattato, e studiare la soluzione migliore per i cittadini. Non basta infatti la pedonalizzazione – interviene la consigliera del Movimento 5 Stelle Arianna Xekalos – come non basta inserire i clienti abituali degli artigiani nella lista bianca, perché i commercianti non vivono solo di clienti abituali: questa giunta deve dare risposte concrete ai cittadini, che non devono perdere il lavoro per delle scelte politiche sbagliate. Anche la pedonalizzazione non è sufficiente, se non è accompagnata da uno sviluppo di mezzi di trasporto alternativo ed efficienti. Per quanto riguarda Piazza del Carmine, invece, è importante ricordare alla Giunta, che i suoi residenti chiedono di poter riposare – conclude la consigliera Xekalos – e non di avere un concerto per Capodanno”.

“Alcuni esercenti dei negozi di San Lorenzo, da qualche mese, hanno rotto il muro di omertà e hanno cominciato a denunciare pubblicamente, attraverso i social network e con denunce circostanziate alle forze dell’ordine, i tanti episodi di illegalità e degrado che funestano il quartiere. Ebbene, in risposta al coraggio della denuncia, ecco la vigliaccheria della violenza da parte dei venditori abusivi che sono arrivati a minacciare di morte i commercianti se non smetteranno di attirare l’attenzione sui loro traffici illeciti”.

Questa la dichiarazione del capogruppo di FdI-An Francesco Torselli.“Uno dei racconti più agghiaccianti riguarda una ragazza seguita da alcuni di questi personaggi mentre, finito l’orario di lavoro, si recava a prendere il mezzo pubblico per tornare a casa, e che si è vista circondata e minacciata che ci sarebbero state serie conseguenze se non avesse cessato di denunciarli” ha aggiunto l’esponente del centrodestra. “Se fino ad oggi l’amministrazione comunale ha finto di non vedere chi vendeva oggetti contraffatti o spacciava a San Lorenzo, di fronte a questo atteggiamento di violenza e di minaccia, non può più restare immobile: serve una reazione immediata” sostiene il consigliere.“Mi piace sottolineare che molti dei commercianti che hanno cominciato questa opera di denuncia sono stranieri: persone che sono venute qui a lavorare, che hanno imparato ad amare e rispettare la nostra città e che oggi ricevono in cambio l’indifferenza delle istituzioni e l’arroganza di chi viola impunemente le leggi” ha concluso Torselli.Ieri pomeriggio in viale Nenni la polizia ha effettuato un controllo su una station wagon il cui carico, ben in mostra, aveva subito insospettito gli agenti.

Appena gli operatori si sono accostati al mezzo, fermo all’incrocio con via Antonio del Pollaiolo, hanno subito notato che l’auto, occupata da due cittadini senegalesi, aveva il pianale posteriore pieno di merce: borse, cinture, piumini e giubbini delle più famose marche italiane e straniere. Le verifiche hanno subito fatto emergere che si trattava di capi contraffatti, verosimilmente destinati alla vendita abusiva su strada. La coppia di stranieri, di 28 e 31 anni, è finita nei guai: dovranno rispondere del reato di introduzione nello stato di prodotti con marchi falsi e ricettazione in concorso.

Il materiale è stato sequestrato.

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