Geologi toscani contro abolizione tariffari, è degrado della professionalità

Il 13 maggio manifestazione degli Ordini professionali per accendere i riflettori sugli effetti dell'abolizione dei "minimi tariffari"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 maggio 2017 13:47
Geologi toscani contro abolizione tariffari, è degrado della professionalità

La presidente Maria Teresa Fagioli: «Si è instaurato, nei confronti di chi vive del proprio lavoro intellettuale, una specie di caporalato istituzionale, dove lavora solo chi si sottomette ad accettare una paga da fame. In 11 anni l’abolizione di tariffe minime obbligatorie ha portato soltanto un danno per tutti».

«Lavoro professionale mercificato e remunerato al di sotto di qualsiasi limite sindacale a danno della qualità e del pubblico interesse che le Pubbliche Amministrazioni credevano di tutelare col ricorso sistematico a bandi al ribasso. Non è un caso che le ristrutturazioni di edifici pubblici appaltate al ribasso sino state collaudate nei fatti, dal terremoto, con numerosi crolli». La presidente dell'Ordine dei Geologi della Toscana, Maria Teresa Fagioli, non ha dubbi sul fatto che siano questi alcuni degli effetti dell'abolizione dei famigerati “minimi tariffari” avvenuta 11 anni fa con il cosiddetto Decreto Bersani.

«Si è instaurato, nei confronti di chi vive del proprio lavoro intellettuale, una specie di caporalato istituzionale, dove lavora solo chi si sottomette ad accettare una paga da fame, ma raramente la fame ispira a lavorare, in scienza e coscienza, al massimo stato dell’arte». E le ripercussioni sono anche sul mercato dei privati. «La scomparsa di un riferimento tariffario minimo obbligatorio ha posto il committente, spesso ignaro di cosa gli venga offerto in termini di qualità, a scegliere la minor spesa.

Il risultato, è il dilagare di prodotti intellettuali frutto del più vergognoso copia-incolla, complice il controllo di qualità “a campione” per cui, qualunque schifezza tu abbia prodotto, hai il 90% di probabilità di passarla liscia».

Una manifestazione contro il ribasso per fame della qualità del lavoro professionale. Contro questa situazione, il 13 maggio i professionisti manifestano a Roma per richiamare l’attenzione pubblica e quella governativa proprio sui “minimi tariffari”. Una manifestazione organizzata dall’Ordine degli Avvocati Architetti ed Ingegneri di Roma e Provincia e dall’Ordine degli avvocati di Napoli «e alla quale noi geologi dell’Ordine della Toscana riteniamo giusto di aderire».

La liberalizzazione, solo un danno per tutti. Per la presidente Fagioli, «in 11 anni si è potuto verificare il danno che l’abolizione di tariffe minime obbligatorie ha apportato sia ai professionisti, sia ai cittadini. L’abolizione era stata gabellata come doveroso adeguamento a fantomatiche direttive europee di liberalizzare del mercato a favore dei giovani. Poi la Corte di Giustizia della UE ha definitivamente chiarito che il “doveroso adeguamento” era una bufala. Ma ormai nel frattempo il danno era fatto e la millantata “liberalizzazione” e le conseguenti “opportunità per i giovani” si sono dimostrate per quel che era facile prevedere sarebbero diventate».

La Germania mantiene i minimi tariffari, l'Italia dovrebbe ripensarci. A guardare poi quello che succede nell'Unione Europea, ci si accorge che «la Germania, vera locomotiva economica europea, i minimi tariffari professionali non solo li mantiene, ma li ha adeguati al 2013. E il suo governo federale attesta che lo “Scopo della prescrizione di tariffe minime è la prevenzione di una competizione sconsiderata, che metterebbe a repentaglio la qualità delle prestazioni professionistiche”.

Che aggiunge “Sul mercato esistono lacune di informazione, che impediscono ai committenti una equa valutazione delle prestazioni professionali. In tale ottica i minimi di tariffa collegati a prescrizioni minime possono anche contribuire alla protezione dei consumatori”». Per quanto riguarda l'Italia, «le recenti dichiarazioni del ministro della Giustizia Andrea Orlando che ha aperto uno spiraglio verso l'equo compenso, fanno pensare che, meglio tardi che mai, si stia comprendendo il problema.

L’adesione dell’OG Toscana alla manifestazione va proprio nella direzione di sensibilizzare il governo a queste problematiche e supportare i Consigli Nazionali per il loro lavoro».

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