Gara Tpl Toscana: il Consiglio di Stato chiede un approfondimento

Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia: "Ora si aprono sscenari fino pochi mesi fa non calcolati. La nuova Giunta non può fare finta di nulla". Lombardi (Autolinee Toscane): "Mobit presenta una lettura distorta e di parte". On. Mugnai e On. Ripani (Forza Italia) : "Chiediamo alla nuova Giunta Regionale che ogni atto di gara venga sospeso finché non ci sarà chiarezza amministrativa e penale!". La Pietra (FdI): "Giani sospenda l'aggiudicazione a Autolinee Toscane. Ora necessari prudenza e buon senso"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 ottobre 2020 21:24
Gara Tpl Toscana: il Consiglio di Stato chiede un approfondimento

Oggi le agenzie di stampa hanno annunciato che il Consiglio di Stato ha accolto le istanze di Mobit per un approfondimento dei criteri di calcolo del debito finanziario adottati da Autolinee Toscane nel suo piano economico finanziario.

"Indubbiamente tutto questo segnerà in modo importante e significativo il percorso giudiziario amministrativo in corso -interviene l'On. Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia, che prosegue- Forza Italia dopo tante battaglie condotte a sostegno di Mobit nota con piacere che qualcosa si muove finalmente e la giustizia potrà adesso fare il suo regolare corso per il bene dei cittadini toscani e dei dipendenti." "Il Tar della Toscana viene a tutti gli effetti sconfessato.

Ora per la Gara sul trasporto pubblico locale si aprono nuovi scenari fino pochi mesi fa non calcolati. Tante parole dette in passato anche dalla Giunta uscente potrebbero sciogliersi "come neve al sole". La Neo Giunta Regionale Toscana si trova davanti subito un impegno importante: agire di conseguenza con atti importanti a tutela del Tpl dopo il parere del Consiglio di Stato. Far finta di nulla sarebbe folle".

Mobit presenta una lettura distorta e di parte dell’ordinanza del Consiglio di Stato emessa ieri. In realtà – afferma Bruno Lombardi, presidente di AT - il Collegio di esperti, nominato ieri e composto da tre docenti universitari, è chiamato a valutare correttezza e coerenza non solo del Pef di Autolinee Toscane ma di ambedue i Pef, compreso quello di Mobit”. Lo stabilisce la stessa ordinanza, a pag. 9, quando precisa che “la verificazione dovrà inoltre estendersi all’esame del Pef presentato da Mobit, allo scopo di valutarne i requisiti di bancabilità, congruità e sostenibilità finanziaria”. La nuova udienza fissata per l’11 marzo è una conseguenza tecnica, necessaria per consentire al Collegio di esperti, cui sono stati concessi 90 giorni di tempo, di completare l’istruttoria.

E non costituisce affatto, come invece afferma Mobit, un “riconoscimento alla fondatezza dei dubbi sostenuti da noi sostenuti”, né tanto meno “una sconfessione di quanto stabilito dalla sentenza del Tar”. Sentenza, quella del Tar, che resta efficace ed esecutiva: è bene ricordare che sulla sentenza del Tar il Consiglio di Stato si è pronunciato lo scorso 15 giugno respingendo la richiesta di sospensiva presentata da Mobit. Per cui l’aggiudicazione ad Autolinee Toscane resta in vigore e la verifica sui Pef non mette in discussione l’obbligo di proseguire l’attività prevista dal contratto di concessione. L’ordinanza del Consiglio di Stato del 20 ottobre si limita a disporre un supplemento di istruttoria, senza nulla aggiungere o togliere, né tanto meno sconfessare, rispetto alle valutazioni già espresse in giugno. “La legislazione italiana – conclude Lombardi - prevede che le sentenze dei Tar debbano obbligatoriamente essere eseguite fino a quando non vengano sospese o annullate, il che sinora non è avvenuto.

Anzi è previsto un danno erariale a carico di chi ritarda questo adempimento”.

“Considerato che anche il Consiglio di Stato, martedì, ha disposto una verifica tecnica (CTU) per fare chiarezza sul piano economico finanziario presentato da Autolinee Toscane, azienda controllata dalla società di Stato Francese RATP, e che questo fatto rilevante si aggiunge alla ancor più rilevante attività in corso della Procura della Repubblica di Firenze che, da quanto si è appreso nei mesi scorsi a mezzo stampa, ha messo sotto indagine, proprio sullo stesso argomento, tutta la Commissione di gara, il RUP e l’ex Presidente della Regione Enrico Rossi, chiediamo alla nuova Giunta Regionale ed al Presidente Giani che ogni atto di gara venga sospeso finché non ci sarà chiarezza amministrativa e penale!” "Possiamo solo aggiungere che in questo momento di estrema difficoltà in cui è in corso una pandemia, il trasporto pubblico Toscano, asset strategico per ogni Stato che tocca la vita di tutti i cittadini, deve essere guardato con occhi diversi che impongono grandissima prudenza e considerazione." "Quando Mobit sollevava certi dubbi negli scorsi mesi forse andava ascoltato di più senza pregiudizi politici.

L'obiettivo doveva sempre essere uno ed uno solo per la Regione Toscana: tutelare gli utenti toscani e garantire loro il miglior servizio possibile. Forza Italia su questo era stata chiarissima da sempre."

"A quanto si apprende sul caso del Trasporto Pubblico Locale della Toscana il Consiglio di Stato ha nominato la CTU composta da tre membri e ha fissato l’udienza per marzo del 2021. Questo a dimostrazione della complessità della vicenda della gara unica del Tpl. A questo, poi, si aggiunge l’indagine della Procura fiorentina che ha deciso di procedere contro l’ex governatore Rossi e alcuni funzionari. Questi due elementi dovrebbero essere attentamente valutati dal nuovo governo regionale consigliandogli di sospendere l’aggiudicazione ad Autolinee Toscane, società controllata da Rapt, l’azienda di stato francese, fino a che la situazione non sarà definita e chiarita definitivamente.

E questo perchè ogni azione potrebbe rivelarsi sbagliata. Penso, ad esempio, all’eventuale passaggio di proprietà dei mezzi e degli immobili ad AT. Infatti, nel caso la Procura dovesse rilevare profili di colpevolezza, dimostrando che i tanti dubbi e le tante ombre che si stendono sulla gara sono fondati, come sarà possibile tornare indietro? Le aziende a quel punto sarebbero impossibilitate a riattivare il servizio con disastrose ripercussioni sia sul servizio che sul sistema economico regionale.

Invece, un'eventuale sospensione, anche alla luce dalla delicata situazione dovuta al Covid, permetterebbe alle attuali aziende di poter gestire la situazione con maggiore tranquillità, in particolare sul piano bancario, e conseguentemente di fornire un servizio adeguato alla situazione. Ecco, in questo momento occorre buon senso e responsabilità" dichiara il senatore di Fratelli d'Italia, Patrizio La Pietra.

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