Cinema: Franco Nero in anteprima nazionale a Firenze

Lunedì 17 novembre, ore 20.30 al Cinema Odeon, il Balkan Florence Express. Alfieri, Stensen e Spazio Uno insieme per tre giornate di proiezioni dedicate alla poetessa Alda Merini. David Bowie Is: arriva nei cinema toscani la mostra del Victoria & Albert Museum

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 novembre 2014 18:49
Cinema: Franco Nero in anteprima nazionale a Firenze

Apertura in grande stile, alla 50 Giorni, per il Balkan Florence Express, lunedì 17 novembre, con due pellicole firmate da Jasmila Žbanić. vincitrice dell’Orso d’Oro a Berlino nel 2006 con Il segreto di Esma. Si parte alle ore 18.00 con For those who can tell no tales, opera sui temi della guerra e delle sue conse-guenze sui corpi e sulle menti delle vittime e alle ore 20.30 si prosegue con l’anteprima italiana della com-media brillante Love Island, primo esperimento della regista in questo genere.

Un film dal tono quasi libe-ratorio, dopo il dramma degli anni della guerra: sullo sfondo di una suggestiva isola croata, amori e tradi-menti, equivoci e atmosfere carnevalesche consegneranno infatti agli spettatori un’immagine inconsueta dei Balcani, grazie anche all’interpretazione di attori del calibro di Franco Nero, Ermin Bravo (di recente aFirenze con lo spettacolo La notte di Enver) e della la star croata Leon Lucev.L'attore italiano Franco Nero recita nel film nei panni di un latin lover italiano.

Interprete di quasi 200 film, Franco Nero è uno degli attori più eclettici del panorama cinematografico italiano, che è riuscito a passare praticamente da tutti i generi – dallo spaghetti western al cinema impegnato, dalla commedia al film storico, dai b-movie a film d'autore, passando per tante serie tv e da un'esperienza di produttore - lavo-rando nella sua carriera con registi del calibro di Damiano Damiani (Il giorno della civetta 1969, che gli vale il David di Donatello, Confessione di un commissario di polizia al Procuratore della Repubblica,1971, e Perché si uccide un magistrato, 1974) Elio Petri (Un tranquillo posto in campagna, 1968), Bunuel (Tristana, 1970), Florestano Vancini (Il delitto Matteotti, 1973), Marco Bellocchio (Marcia trionfale, 1976) Rainer Werner Fassbinder (Querelle de Brest, 1982), Sergio Corbucci (Django, 1965), Quentin Tarantino (Django Unchained, 2012), solo per citarne alcuni. E sarà prorpio un film presentato in anteprima italiana alla 50 Giorni, a mostrare al pubblico l'ulti-ma interpretazione di Franco Nero, quella in Love Island, del 2014, dell'apprezzata regista bosniaca Ja-smila Žbanić. La prima giornata del festival si chiuderà quindi con un’altra anteprima: alle ore 22:00 con un film che par-la della “Zagabria criminale”, dalle tinte noir: Vegentarian Cannibal, opera del regista Branko Schimdt,che verrà proiettato alla presenza dell’attore protagonista René Bitorajac.A cinque anni dalla scomparsa, Cinema Spazio Uno, Cinema Stensen e Spazio Alfieri celebreranno la figura artistica e umana di Alda Merini con tre giornate - da lunedì 17 a mercoledì 19 novembre - dedicate alla proiezione di La pazza della porta accanto, il documentario di Antonietta de Lillo che racconta la vita e il pensiero della poetessa dei Navigli. Si parte lunedì 17 al Cinema Spazio Uno (Via del Sole 10, ore 19.00, 20.30 e 21.30) per continuare martedì 18 al Cinema Stensen (Viale Don Minzoni 25/c, ore 17.10, 20.10) e concludere mercoledì 19 allo Spazio Alfieri (Via dell’Ulivo 6, ore 22.30). Alda Merini si racconta alla telecamera della regista napoletana in una lunga intervista realizzata all’interno della sua casa milanese.

Ripercorre la propria vita in una narrazione intima e familiare, oscillando continuamente tra pubblico e privato e soffermandosi sui capitoli più significativi della sua esistenza: l'infanzia, la sua femminilità, gli amori, l'esperienza della maternità e il rapporto con i figli, la follia e la sua lucida riflessione sulla poesia e sull'arte. Ne nasce un documentario che non solo attraverso le parole, ma anche i gesti della poetessa, i dettagli della sua casa disordinata, le sigarette sempre sul tavolo, la bottiglia di Coca Cola che troneggia in cucina e le pareti della camera da letto ricoperte di numeri telefonici scritti col rossetto, tratteggia la figura di quella “pazza della porta accanto” – come lei stessa si definiva – che è stata una tra le più importanti e note figure letterarie del secolo scorso. Il film è il secondo capitolo di un omaggio che Antonietta de Lillo aveva dedicato ad Alda Merini già nel 1995 con il documentario Ogni sedia ha il suo rumore.

Vent’anni dopo, i materiali rimasti esclusi dal montaggio finale del film sono andati a costituire La pazza della porta accanto. “Sono ripartita da una frase che pronunciò Alda stessa – racconta la regista – Quando dopo due giorni in cui letteralmente invademmo la sua casa per le riprese nel 1995 le mi disse: come ve ne andate già... Ecco chi era la poetessa dei Navigli, una donne forte, un'artista potente, capace di sorprendenti sempre.”Dopo aver debuttato al Victoria and Albert Museum di Londra nel 2013 con uno straordinario record di pubblico (sono stati oltre 311.000 i visitatori in pochissimi mesi), arriva al cinema la più incredibile mostra mai allestita per il più camaleontico artista del rock internazionale: DAVID BOWIE. Girato tra le sale del Victoria and Albert Museum di Londra, David Bowie Is è un viaggio lungo 50 anni di carriera, innumerevoli trasformazioni e personaggi - dal Major Tom di “Space oddity” a “Ziggy Stardust”, dal Thin White Duke di “Station to Station” al diafano post-rocker di “Heroes” fino ai trionfi di “Let’s dance” e del più recente “The next day” - eccentrici costumi di scena e una colonna sonora composta di canzoni che hanno fatto la storia del rock.

David Bowie Is è una mostra diventata leggenda che ora arriva nei cinema italiani solo il 25 e il 26 novembre (elenco delle sale disponibile su www.nexodigital.it) per guidare gli spettatori tra i 300 oggetti esposti che includono filmati, fotografie, testi scritti a mano, storyboard per i video, bozzetti di costumi e scenografie...

Un patrimonio di memorabilia legati al mondo di un uomo che è stato in grado di cambiare la nostra cultura, dalla musica alla moda, dalle performance al design. Descritta da The Times come "elegante e oltraggiosa" e da The Guardian come "un trionfo", la mostra su Bowie è stata un successo clamoroso in patria dove i biglietti sono andati a ruba come mai nella storia del V & A Museum.

E mentre continua a girare per il globo, la mostra parte ora anche in tour… nei cinema del mondo. Il film accompagna infatti il pubblico in un viaggio straordinario attraverso le sale dell’esposizione con ospiti molto speciali, tra cui il leggendario stilista giapponese Kansai Yamamoto e il front-man dei Pulp Jarvis Cocker, per esplorare le storie che si nascondono dietro ad alcuni dei più begli oggetti esposti.

I curatori della mostra, Victoria Broackes e Geoffrey Marsh del Dipartimento di Teatro & Performance V & A -che propongono lungo il percorso i video musicali più memorabili e i rispettivi costumi originali, così come gli elementi più personali legati alla carriera e alla creatività dell’artista - hanno dichiarato: "Siamo felici che questa mostra straordinaria viaggi per il mondo, che le persone possano immergersi nel tour cinematografico dell’esposizione di Londra.

Il film offre affascinanti dettagli sugli oggetti chiave del David Bowie Archive, commenti di ospiti speciali e naturalmente… una fantastica colonna sonora! “. Intanto il 17 novembre verrà pubblicato su etichetta Parlophone NOTHING HAS CHANGED la raccolta definitiva di tutto il meglio della musica di Bowie dal 1964 al 2014, che comprende anche del materiale non pubblicato in precedenza e brani presentati per la prima volta.

La raccolta sarà disponibile in diversi formati: 3 CD, 2 CD, doppio LP, digital download ognuno con la propria copertina specifica. Jonathan Barnbrook, che ha creato l’artwork di NOTHING HAS CHANGED spiega: “Ogni formato ha un’immagine diversa. Il tema comune è Bowie che guarda lo specchio: qualcosa che fosse sufficientemente forte come “archetipo” da offrire un link visivo immediatamente riconoscibile, ma che fosse anche chiaro nel fare capire che questa è una raccolta di canzoni che copre l’esperienza di vita di una persona, non necessariamente un concetto specifico o un determinato periodo come fanno in genere gli album”. David Bowie is è stato girato e diretto da Hamish Hamilton, il regista Premio BAFTA degli Academy Awards e della Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici di Londra 2012. Il catalogo della mostra di Londra DAVID BOWIE E', è pubblicato in Italia da Rizzoli ed disponibile in tutte le librerie.

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