France Odeon: al film “Tour de France” di Rachid Djaïdani il premio Foglia d'oro 2016.

La Giuria dell’ottava edizione di France Odeon ha attribuito il Premio Foglia d’Oro 2016 al film “Tour de France” di Rachid Djaïdani. La Giuria ha inoltre deciso di attribuire un Premio Speciale Foglia d‘Oro a “Médecin de campagne” di Thomas Lilti.

Alessandro
Alessandro Lazzeri
03 novembre 2016 01:48
France Odeon: al film “Tour de France” di Rachid Djaïdani il premio Foglia d'oro 2016.

“Tour de France” è una sorta di road movie, dove i compagni di viaggio sono un rapper di origine algerina e un operaio francese sciovinista e antimusulmano. Il francese Serge (Gerard Depardieu) è appassionato di mare e pittura e intraprende il viaggio allo scopo di dipingere i principali porti di Francia, sulla falsariga di quanto fatto dal pittore settecentesco Joseph Vernet. In questo viaggio ha bisogno di un autista che l'ho accompagni. Lo accompagna Far'Hook-Sadek, un giovane rapper che sfugge dalla vendetta di un rapper rivale e s'imbarca quasi per caso in questa strana avventura.

I due dopo non poche diffidenze iniziali procederanno in una sorta di viaggio di formazione, che li cambierà entrambi. Serge e Far'Hook Sadek diventeranno amici, perché la solidarietà annullerà nel viaggio ogni distanza tra i due. Il francese anti-immigrati supererà i propri pregiudizi, vedendo l'uomo dietro lo straniero. Il regista affronta temi classici quale il viaggio e l'incontro-scontro tra due persone molto diverse, senza cadere nella banalità. Il film è divertente e commovente.

Un viaggio nella Francia profonda che evidenzia le difficoltà d'integrazione e l'auspicabile necessità di un dialogo scevro da pregiudizi e paure. Un messaggio che Rachid Djadani esprime con la qualità di un buon cinema, di un'ottima musica e di bravi interpreti. Un film che mostra il divario tra le culture urbane e tradizionali in Francia, argomento raramente affrontato al cinema, ma particolarmente attuale nella realtà contemporanea .

All'anteprima italiana Gerard Depardieu, interrogato sul perché avesse scelto d'interpretare questo film. Ha dichiarato: “Perché è un piccolo film di grandi emozioni. Che affronta il tema del momento: comunicare. Perché è un film contro la paura che tutti abbiamo dell’altro”.

Al film è stato meritatamente attribuito dalla giuria, che ha visionato gli undici film presentati alla rassegna fiorentina, il Premio Foglia d'oro. Il riconoscimento – che consiste in un campione battuto a mano di foglia d’oro di alcuni grammi, materia prima con la quale dal ‘600 viene fatta la doratura dell’opera d’arte – è stato istituito quest’anno per la prima volta grazie alla preziosa collaborazione con Giusto Manetti Battiloro.

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