​Forestale addio: in Toscana c'è un problema da risolvere

Lo smembramento della forestale preoccupa il personale civile rappresentato dai sindacati, ma anche i cittadini. E la politica si è posta il problema?

Antonio
Antonio Lenoci
21 luglio 2016 19:40
​Forestale addio: in Toscana c'è un problema da risolvere

La Regione Toscana ha già affrontato la questione? Sembrerebbe di no. Tra giugno e luglio a fare rumore ci hanno pensato Cgil-Cisl-Uil Toscana con rappresentanze a Firenze da Prato, Pistoia, Lucca, Massa e Carrara, Pisa e Livorno, Arezzo, Siena e Grosseto. Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Toscana hanno parlato di “sostanziale immobilismo della Regione Toscana che disattende gli annunci e le promesse dichiarate in merito alla lotta dei lavoratori del settore forestale” eppure quella regione conta oltre un milione di ettari di bosco.

E le promesse elettorali sull'attività di prevenzione e controllo idrogeologico, ambientale ed agroalimentare che fine fanno? Nove da Firenze ha intervistato in merito i consiglieri componenti della IV Commissione competente per materia ed il tema non risulta essere stato portato ancora all'ordine del giorno, "Ma presto lo sarà" conferma qualcuno.La consigliera Elisa Montemagni è una giovane geometra classe '86 residente a Massarosa, già segretario provinciale di Lucca per la Lega Nord, ed è tra le prime a rispondere al nostro appello "Il tema mi sta molto a cuore, avete fatto bene ad affrontarlo non solo per i forestali che compongono l'organico toscano, ma soprattutto perché parliamo della Toscana, una regione con un patrimonio ambientale inestimabile dove la superficie boscata rappresenta la maggior parte del territorio".Colpire tutti, penalizza solo qualcuno? "Ritengo assurda questa decisione che appare priva di una seria verifica e di motivazioni territoriali: la Toscana si troverebbe in difficoltà rispetto alle Regioni a Statuto Speciale ad esempio che certo non hanno il nostro stesso patrimonio boschivo... Investiamo già poche risorse nel sistema, per non contare poi i ripetuti appelli del presidente Enrico Rossi sulla prevenzione dal rischio idrogeologico..

dovremmo investire di più ed invece ci priviamo del Corpo forestale".Quali ricadute potrebbero esserci dalla dismissione del Corpo forestale? "Purtroppo si tratta di una decisione nazionale e quindi di una volontà superiore rispetto alla competenza regionale, ma certo fa riflettere questa idea di abolizione, per ottenere un risparmio minimo, senza aver previsto alcuna alternativa. Quando affronteremo la questione sarà mia premura mettere sul tavolo il problema della ridistribuzione delle competenze, è necessario sapere per tempo chi farà cosa, non possiamo certo permetterci di lasciare scoperta la tutela del nostro patrimonio".

Già presidente del gruppo Fratelli d'Italia è oggi Segretario dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, il consigliere Giovanni Donzelli dichiara a Nove da Firenze: "Se nessuno proporrà di dibattere l'argomento in Aula lo porteremo noi all'attenzione del Consiglio regionale. E' una vicenda incresciosa. Soprattutto se pensiamo che in Toscana subiamo il problema delle Ecomafie e vogliamo smantellare la Forestale per un presunto risparmio che sarebbe dell'1% visto che i costi effettivi resterebbero uguali".Un saldo negativo? "Quello che risparmi lo sottrai dalla guerra alle Ecomafie visto che solo il Corpo forestale ha sviluppato competenze specifiche in materia.

Noi siamo preoccupati.. anche le guardie ambientali volontarie sono state smantellate e poi ci ritroviamo con l'incendio della discarica del Cassero, ad esempio, che ci fa allarmare".La Toscana promuove la filiera corta difendendo il prodotto locale, a chi spetterà verificare la bontà della merce venduta? "Ho personalmente sollecitato maggiore controllo riguardo alle coltivazioni cinesi alle porte di Firenze.. quella di San Donnino è una filiera cortissima se ci pensiamo, ma non sappiamo neppure che semi vengano usati, né quali siano i concimi o i prodotti usati per coltivare.

Rischiamo ogni giorni di inquinare non solo il prodotto finale destinato al consumo, ma anche il territorio visto che le conseguenze sul terreno possono riproporsi a distanza di chilometri e di tempo. Magari nel campo attiguo opera un imprenditore agricolo che rispetta le regole in modo rigoroso, ma subisce le conseguenze delle coltivazioni illegali.. lui come i suoi prodotti. I controlli vanno aumentati altro che smantellare i corpi specializzati".Propedeutico allo smembramento di un organismo, il caso Province lo insegna, c'è la convinzione che lo stesso sia superfluo, è andata così anche con la Forestale? "Dobbiamo dire che negli anni sia i governi di sinistra che di centrodestra hanno abusato delle assunzioni a pioggia nelle guardie forestali di parenti, amici e raccomandati..

la politica stessa che ha rovinato il sistema poi dopo vuole smantellare il corpo e magari tutelando i raccomandati in altro modo.. il rimedio sarebbe peggiore del male".L'esempio delle Province è calzante? "La riforma è stata disastrosa l'unico effetto è stato offrire a Checco Zalone il materiale che ha permesso di farci ridere a Natale. Non ha portato alcun risparmio, oggi ci sono Consigli eletti indirettamente con i cittadini ancora più distanti, un disastro poi per le strutture con servizi che non vengono più svolti come prima.

Una follia. Se dovesse passare il Referendum si rischia lo stesso con il Senato. Finte abolizioni che cavalcano il populismo per risparmiare lo 0,5% sui costi e produrre poi effetti disastrosi".L'ex candidato Presidente, oggi capogruppo di Sì - Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori dichiara a Nove da Firenze: "Stiamo facendo un favore alle Ecomafie, anche perché ad oggi chi assorbirà i forestali sono quegli organi impegnati nel contrasto alla delinquenza in genere e l'aspetto specifico nel contrasto all'abusivismo edilizio, all'uso degli Ogm, alla lotta allo sversamento di rifiuti, per non parlare degli incendi dolosi..

verrà tutto cancellato. E' l'unica forza specializzata nel contrasto agli eco-reati che dall'ultimo report fornitoci certo non mancano anche sul nostro territorio". Reati senza controllo, come sostengono i sindacati? "Fino ad ora registriamo un ottimo lavoro svolto ad esempio sul bracconaggio, sugli abusi edilizi e le semine abusive.. In un Paese come il nostro dove il profitto è ricercato in maniera irresponsabile e dove abbiamo una scarsa propensione nel rispettare l'ambiente, servirebbe potenziare un Corpo come questo.

Invece, probabilmente per fare un favore a qualcuno, diminuiamo la tutela dell'ambiente. Noi siamo fortemente contrari e cercheremo di fare il possibile contro questa operazione. Risulta singolare poi la delega al governo su una materia che dovrebbe essere parlamentare, e su questo aspetto, da chiarire, ci studieremo prossimamente".

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