Florovivaismo in Toscana: con il bonus, crescono investimenti su giardini privati

Dalle prime rilevazioni si prevedono aumenti dal 5 al 10%

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 aprile 2018 17:41
Florovivaismo in Toscana: con il bonus, crescono investimenti su giardini privati

“Con questo cambio violento delle temperature, prestiamo più attenzione alle nostre piante e ai nostri fiori”. L’avvertimento arriva da Confagricoltura Toscana. “Siamo passati dall’inverno alla primavera inoltrata, quasi estate, con temperature che toccano anche i 30 gradi - osserva Francesco Mati, presidente sezione prodotto vivaistico di Confagricoltura Toscana - Una situazione che potrebbe incidere sulla fase delicata del risveglio e che richiede più cura per i nostri giardini, terrazzi e balconi”.

Come il tempo, anche la situazione del settore florovivaistico volge al bello. Crescono gli investimenti privati su giardini, terrazze e balconi. Una crescita che si auspica sia tra il 5 e il 10%, attribuita soprattutto all’introduzione del bonus verde, il provvedimento che prevede la detrazione del 36% fino ad un importo massimo di 5mila euro da distribuire in 10 anni.

Aumentano anche le esportazioni di fiori e piante in Toscana e si consolida il trend di crescita già delineato rispetto al 2017, con un più 11% che si distacca da una media nazionale del 6,4%

Una notizia più che positiva per un settore che solo a Pistoia vede impegnate oltre 1.300 aziende, 6 mila lavoratori, che raddoppiano se si considera l’indotto, e con un fatturato di circa 700 milioni di euro, un terzo della Produzione Lorda Vendibile agricola di tutta la Toscana.

“I dati sulle esportazioni non sono ancora definitivi, ma la sensazione che tutto il settore sta avvertendo in maniera forte è di positività - spiega Francesco Mati - Non siamo ancora usciti definitivamente dalla crisi, ma le prime rilevazioni ci dicono che è in aumento anche il verde privato, grazie soprattutto al bonus verde, partito quest’anno in fase di sperimentazione. E’ un’iniziativa che sta dando risultati e, se si pensa alle condizioni del verde pubblico, un aumento non può che far bene all’ambiente e alla qualità dell’aria delle nostre città. Al momento - continua Mati - non abbiamo dati definitivi, anzi auspichiamo una maggiore collaborazione con gli organi preposti alla raccolta di informazioni e dati statistici per meglio organizzare e costruire politiche di rilancio del settore”

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