Firenze taglia i servizi e non avvia lavori? Ha 40 milioni in cassa

L’assessore Perra: “Patto di stabilità rispettato, nessun taglio ai servizi e un surplus di 40milioni da investire nel 2016”. Piena fiducia da parte del Gruppo del Partito Democratico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 aprile 2016 16:36
Firenze taglia i servizi e non avvia lavori? Ha 40 milioni in cassa

Il Comune di Firenze ha chiuso il 2015 con un surplus da 40,7 milioni di euro sui vincoli del patto di stabilità. L'opposizione chiede le dimissioni dell'assessore Lorenzo Perra.

"Un bilancio che sballa e che dimostra che il Comune di Firenze non ha i conti sotto controllo. Non parliamo di un saldo negativo. Infatti dal punto di vista contabile non fa perdere nemmeno un euro. Ma sono 40 i milioni di euro, quasi il 10% della spesa totale di spesa corrente, di cui 24 di minori spese e circa 16 di maggiori entrate, che sono rimasti in cassa al Comune alla fine dell'anno, oltre i limiti imposti dalla normativa nazionale" così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta le cifre del bilancio comunale. “Se l’errore è avvenuto almeno che si faccia un 'mea culpa'.

Nel settore finanziario sono ormai una consuetudine tali episodi e non vorremmo presto dover chiedere le dimissioni di qualche direttore. Se fosse successo in un altro Comune, non ci saremmo sorpresi, se il Premier avesse preso questo come pretesto per chiedere non solo le dimissioni del sindaco e dei vertici ma anche per dimostrare quanto fosse falso che le amministrazioni locali sono in difficoltà economica per i tagli del governo.

Invece in questo caso siamo certi che calerà un velo di silenzio" continua GrassiTroppa paura di spendere? Non si tratta di un tesoretto che potrà esser speso il prossimo anno, ma dell'effetto di una cattiva gestione contabile. L’unico effetto che si riscontra è un taglio sotterraneo ai servizi alla persona, al sociale e al settore educativo. Per non parlare del il blocco dei lavori pubblici nel 2015, che sarebbero potuti esser avviati e che invece per paura di sforare non sono stati appaltatiprosegue il consigliere Grassi che chiede a Nardella: “Vogliamo un chiarimento.

Se ci sono state responsabilità della dirigenza tecnica è giusto saperlo. E non si nasconda dietro al nuovo metodo di contabilità. Il vertice della direzione Risorse Finanziarie deve pianificare e prevedere i flussi di cassa in entrata e di imporre alle direzioni tecniche di monitorare con estrema attenzione i flussi in uscita”.

“Fortunata Firenze ad avere un assessore competente e trasparente come Lorenzo Perra. L'Assessore in questi due anni ha realizzato bilanci che vedono le imposte per i cittadini più basse d'Italia, inalterati i servizi e tanti soldi per gli investimenti; basta vedere quanti cantieri aperti ci sono in città. Se questi soldi non sono stati spesi nel 2015 –afferma il vice presidente della commissione controllo partecipate Luca Milani– cercheremo di capirne le motivazioni verificando con le varie direzioni, ma ci tengo a sottolineare che questo non ha pregiudicato alcuna diminuzione ne taglio ai servizi. Tutto quello che avremmo potuto spendere in più, per gli investimenti nel 2015, sarà speso nell’esercizio 2016. Questo è un anno fondamentale nel quale il patto di stabilità non pone i soliti limiti; è quindi determinante – conclude l’esponente PD Luca Milani – portare a compimento quanto previsto dal piano degli investimenti e su questo dobbiamo concentrare tutte le nostre attenzioni ed energie; non perdere tempo prezioso per rispondere alle polemiche”.

"E' incredibile che il Comune di Firenze si sia ritrovato con 40 milioni di euro di 'tesoretto' a sua insaputa e non possa spenderli, obbligato a trasferirli dall'esercizio 2015 a quello 2016. Qui si tratta di superficialità, e chiediamo che l'assessore al Bilancio Lorenzo Perra si dimetta" commentano il coordinatore cittadino e il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Vecchio, Marco Stella e Jacopo Cellai, insieme a tutti i consiglieri comunali azzurri."Non è accettabile - sottolinea Forza Italia - che l'assessore dia la colpa dell'accaduto a un cortocircuito burocratico tra la direzione delle risorse finanziarie e tutte le altre direzioni di Palazzo Vecchio.

Queste risorse sarebbero state importanti per gli investimenti: si tratta del 10% della spesa corrente, che comporterà tagli ai servizi alla persona, al sociale e al settore educativo. Siamo increduli per la superficialità con cui vengono gestite le casse pubbliche. L'assessore Perra farebbe bene a pensare a rassegnare le dimissioni: la responsabilità politica è enorme, considerato anche che la notizia è emersa solo oggi, mentre i voti sugli assestamenti di bilancio li abbiamo fatti a novembre scorso".

“Il Comune di Firenze rispetta e contribuisce ai vincoli del deficit statale in maniera più che positiva rispetto quanto previsto alla fine dell’anno. Nessuna somma viene persa, ma solo trasferita nell’anno 2016. Tutto quello che avremmo potuto spendere in più per gli investimenti nel 2015 sarà speso nell’esercizio 2016, mentre nessun taglio o riduzione si è determinata sui servizi ai cittadini poiché nessun vincolo ha riguardato la spesa corrente, che non ha subito alcun blocco in corso d'anno”.

Così l’assessore al Bilancio Lorenzo Perra nel corso dell’audizione in seduta congiunta della commissioni sul rendiconto 2015. “Il surplus di 40milioni di euro – ha proseguito Perra - è spiegabile con il fatto che gli accertamenti in entrata, soprattutto quelli da trasferimenti di altri enti pubblici, si sono manifestati negli ultimi giorni dell’anno per effetto del patto di stabilità interno di ciascun ente, e questo non ha consentito a tutte le direzioni del Comune di adeguare i propri impegni di spesa all'andamento delle entrate.

Inoltre, il 2015 è stato il primo anno di effettiva applicazione delle nuove regole del bilancio armonizzato motivo che origina, in tutti i comuni di grandi dimensioni, risultati di gestione a consuntivo molto diversi da quanto inizialmente stanziato nel bilancio di previsione”.

Il Gruppo del Partito Democratico esprime piena fiducia nei confronti del proprio Assessore al Bilancio, Lorenzo Perra, accusato dalle opposizioni a seguito della presentazione del rendiconto 2015: “Come, infatti, è stato espresso stamani dagli Uffici in sede di commissioni congiunte – afferma il Capogruppo Angelo Bassi –, nell’anno 2015 vi è stato un cambiamento normativo nella gestione finanziaria, riverberante i suoi riflessi anche in fase di rendicontazione, che doveva essere recepito da tutte le Direzioni dell'amministrazione.

A ragione di questo cambiamento in atto, sono molti, infatti, i Comuni che quest'anno hanno chiuso il proprio bilancio con un surplus rispetto al patto di stabilità (vedi Bologna con un surplus di 19 milioni di euro o Prato con un surplus di 24 milioni), e dunque quello che si è verificato quest'anno a Firenze in sede di rendicontazione è in linea con quello che è successo anche in molte altre amministrazioni comunali. Consiglio, piuttosto – specialmente a Stella e Cellai – di guardare quello che è avvenuto a Venezia, amministrata da Forza Italia con il Sindaco Brugnaro: lì l'amministrazione comunale ha sforato il patto di stabilità ed è andata sotto di ben 18 milioni di euro.

Questo vuol dire che l'amministrazione veneziana nell'anno in corso potrà impiegare meno risorse, ed allora saranno “dolori” per i suoi cittadini. I cittadini fiorentini, invece, possono stare tranquilli: il patto di stabilità è stato rispettato e l'intero surplus rispetto al patto che si è verificato nella nostra città potrà essere infatti interamente impiegato nell'anno 2016. Non corrisponde, infatti, a verità quello che le opposizioni riferiscono: nessun servizio è stato tagliato o sarà tagliato.Anche a fronte di un'amministrazione che sta al primo posto delle classifiche nazionali per la gestione delle imposte, non abbiamo davvero niente da recriminare ad una Giunta attenta e scrupolosa nella gestione delle proprie risorse”.

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