Firenze scopre il bene comune: nascono i Patti di collaborazione

Palazzo Vecchio deve "facilitare l'autonoma organizzazione dei cittadini per il perseguimento del bene comune"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 ottobre 2017 17:29
Firenze scopre il bene comune: nascono i Patti di collaborazione

 E' stato presentato, dai componenti dell'ottava Commissione: Città metropolitana, decentramento e quartieri e dai presidenti dei quartieri, il regolamento sulla collaborazione tra cittadine, cittadini e amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani.

“Il Regolamento sui Beni Comuni è uno strumento di cui si è dotata l'amministrazione comunale per semplificare il rapporto con i propri cittadini. L'articolo 118 della Costituzione – spiega la presidente della Commissione Città metropolitana, decentramento e quartieri Stefania Collesei, consigliera di Articolo Uno - MDP – afferma che le amministrazioni devono facilitare l'autonoma organizzazione dei cittadini per il perseguimento del bene comune. Sulla base di questo articolo della Costituzione il Comune di Firenze istituisce lo strumento dei Patti di collaborazione che possono essere firmati da singoli, gruppi di cittadini o comitati con l'amministrazione in modo paritario per il perseguimento del bene comune che può essere la cura di un giardino o la ristrutturazione di un edificio per uso pubblico oppure per beni immateriali come la salvaguardia di una tradizione culturale o di un rione.

Già in passato abbiamo assistito a iniziative simili trovando però difficoltà burocratiche anche perché costretti a relazionarsi con più soggetti dell'amministrazione pubblica. Adesso, in collaborazione con i quartieri che saranno i protagonisti dell'attuazione di questo regolamento, grazie a questi Patti di collaborazione verrà istituito l'ufficio dell'Amministrazione condivisa così la cittadinanza attiva verrà facilitata. 

Attraverso il lavoro collettivo – conclude la presidente Stefania Collesei – si va a costruire una nuova cittadinanza ed una nuova collettività. E' stato un lavoro bello e appassionante che ha coinvolto tutta l'ottava Commissione, i quartieri e le associazioni. Un particolare ringraziamento agli uffici, a Civism, Cesvot e Lions”.

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