“Firenze Rock Festival”: sotterra l’intero “campionario” di droga e si mette a spacciare al dettaglio

La Polizia arresta un 20enne gambiano e sequestra oltre 2 etti di “fumo” scovato sotto terra da “Amper” il cane poliziotto. Borseggiatori arrestati alla fermata dell’autobus mentre si spartiscono il bottino. Avevano appena portato via il portafogli ad un giovane che stava andando alle Cascine

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 giugno 2018 22:55
“Firenze Rock Festival”: sotterra l’intero “campionario” di droga e si mette a spacciare al dettaglio

Giovedì mattina la Polizia di Stato ha arrestato un pusher gambiano di 20 anni sorpreso all’opera alle Cascine, il parco fiorentino che in questi giorni ospita un importante evento musicale seguito da tantissimi giovani. Dopo averlo sorpreso a vendere una dose di hashish ad un suo coetaneo, gli agenti della Squadra Mobile gli hanno sequestrato anche l’intero “campionario”, ovvero oltre 200 grammi di droga - tra hashish e marijuana - sotterrata nei dintorni della fermata della Tranvia. Gli uomini del Nucleo Pattuglie della Sezione Contrasto alla Criminalità Diffusa, da tempo appostati in zona, stavano già tenendo d’occhio il cittadino straniero, dal momento del suo arrivo al parco insieme ad altri suoi connazionali. Il giovane aveva fin da subito attirato l’attenzione degli investigatori che, ben nascosti tra la vegetazione, l’avevano chiaramente visto scavare delle buche in terra, per poi nasconderci dentro delle buste sospette. Secondo gli inquirenti, in questo modo lo spacciatore, per non rischiare di farsi sorprendere con addosso due etti di merce, avrebbe messo “al sicuro” l’ingente quantitativo di droga, pronto a soddisfare di volta in volta le eventuali richieste della sua clientela. Per recuperare tutta la droga nascosta sotto terra gli investigatori si sono ancora una volta affidati all’infallibile fiuto di Amper, il cane poliziotto della Questura di Firenze.

In una buca, insieme allo stupefacente, è stata trovata anche una bilancina di precisione.

Ieri, sempre alle Cascine, una pattuglia del Reparto Prevenzione Crimine Toscana ha arrestato un altro cittadino del Gambia con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Questa volta si tratta di un 24enne; il giovane è stato fermato mentre stava pedalando in bicicletta nel parco: addosso aveva qualche grammo di marijuana e 7 dosi di eroina. Durante i controlli Amper ha infine trovato altri 2 etti di sostanza stupefacente - tra hashish e marijuana - nascosta da ignoti tra la vegetazione.

Si stavano già spartendo il bottino del colpo messo a segno pochi istanti prima a bordo di un autobus diretto al “Firenze Rock Festival”, quando sono stati fermati dagli agenti della Squadra Mobile. Ieri, alla fermata dell’autobus di via Cavour, sono così finiti in manette due borseggiatori: si tratta di un siciliano di 49 anni e di un 43enne di origini kosovare, entrambi già noti alle forze dell’ordine.

Proprio in occasione dell’importante evento musicale che in questi giorni richiama nel capoluogo toscano decine di migliaia di persone da ogni parte della penisola, la Questura di Firenze ha organizzato una serie di specifici servizi antiborseggio con poliziotti in borghese pronti ad intervenire in ogni situazione. Già dal primo pomeriggio, considerando che molti appassionati di musica si stavano avvicinando al parco delle Cascine, gli agenti della Sezione Contrasto alla Criminalità Diffusa - coordinati dal Vice Questore Aggiunto Antonio Nori - stavano tenendo d’occhio i vari percorsi urbani, con particolare attenzione ad autobus di linea e tranvia.

Intorno alle 15.30 l’attenzione degli agenti è stata richiamata da un gruppetto sospetto nei pressi della fermata dell’autobus di via Cavour in zona San Marco. All’arrivo di un bus proprio diretto alle Cascine, gli investigatori hanno notato salire sul mezzo, insieme ad un folto gruppo di persone, due uomini sospetti: uno si è messo davanti a tre ragazzi mentre l’altro si è piazzato dietro cominciando a spingere i passeggeri. Tra una spinta e l’altra, quest’ultimo ha sfilato con destrezza il portafoglio dalla tasca di uno dei tre ragazzi e, scambiato un cenno d’intesa con il complice, entrambi sono scesi al volo dall’autobus prima che si richiudessero le portiere. Il bus è ripartito senza che la vittima del furto si accorgesse di nulla.

In mezzo alla calca, generalmente non viene mai dato troppo peso a qualche spinta, un elemento comune ai furti perpetrati nei luoghi affollati e che sarebbe proprio alla base della tecnica notoriamente utilizzata per sfilare i portafogli dalle tasche di giacche e pantaloni. I poliziotti hanno assistito in diretta alla scena e al momento giusto sono entrati in azione: borseggiatore e complice sono stati fermati mentre avevano ancora in mano il portafoglio appena rubato e si stavano dividendo 115 euro contenuti al suo interno.

La refurtiva è stata successivamente restituita alla vittima. Al momento del controllo la Polizia di Stato ha sottoposto a fermo per identificazione anche altre due persone - due cittadini georgiani di 31 e 48 (entrambi noti alle forze dell’ordine sempre per reati contro il patrimonio) - trovate insieme agli arrestati, ma nei confronti delle quali - al momento - non sarebbero emerse responsabilità in merito all’episodio che ha portato all’arresto dei borseggiatori.

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