"Firenze prossima": i cittadini decidono il futuro urbanistico

Al via la prima fase di ascolto online dei fiorentini sul Nuovo Piano operativo comunale. Depositato nella giornata di ieri il contributo sviluppato dal progetto partecipativo Laboratorio San Lorenzo. Anche a Livorno campagna di ascolto per la revisione del Piano Strutturale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2020 18:30

Il regolamento urbanistico va in pensione, con all’attivo oltre 334mila mq di superficie trasformata e 63milioni di euro restituiti alla collettività in opere pubbliche. Al suo posto entrerà in vigore il Piano operativo comunale che disegnerà la Firenze dei prossimi cinque anni. Per arrivare al nuovo strumento urbanistico prende avvio oggi una prima fase di ascolto digitale dei cittadini, che avranno l’opportunità di contribuire alla pianificazione urbana e alla definizione delle scelte sulla destinazione di spazi e funzioni: è ‘Firenze Prossima’ lo spazio digitale dedicato a raccogliere idee per immaginare la città di domani partendo dai bisogni e dai desideri di chi vive a Firenze. Alla fase dell’ascolto digitale, che si svolgerà dal primo ottobre al primo novembre, seguiranno le ulteriori modalità di partecipazione ufficiale che riguarderanno poi anche i soggetti collettivi. L’iniziativa si basa su una serie di strumenti, a partire dal sito www.firenzeprossima.it che ospita le informazioni sul progetto e sugli strumenti di pianificazione urbana; la mappa della città e i link alla compilazione dei questionari (si possono compilare solo online); una sezione Faq con le risposte utili a comprendere il funzionamento; una sezione ‘Risultati’ che sarà visibile dal 16 novembre.

Sono disponibili cinque questionari (uno per ogni quartiere, con una sezione comune per tutti e una specifica per ciascun quartiere), compilabili direttamente dal sito web o da link diretti che saranno diffusi via social network e whatsapp (dal 1° ottobre al 1° novembre).

In risposta all’avviso pubblico per la partecipazione alla redazione del Piano Operativo del Comune di Firenze, e a seguito dell’audizione presso le Commissioni Consiliari Sviluppo Economico, Urbanistica e Ambiente, i promotori del progetto partecipativo Laboratorio San Lorenzo, nella giornata di ieri, hanno depositato presso gli uffici comunali il proprio contributo per l’aggiornamento del quadro conoscitivo. Con il deposito di una sintesi dei risultati del progetto, sviluppati sulla base di indicazioni circostanziate e documentate sulle criticità dell’area e sulle strategie utili a risolverle, i promotori intendono partecipare al primo stadio del procedimento di revisione degli strumenti di pianificazione territoriale di competenza comunale.

L’iniziativa rientra nel processo di sviluppo della nuova fase di recezione e attuazione del programma di azione elaborato dal LSL per la rigenerazione partecipata degli spazi pubblici del rione San Lorenzo e dell’ex Convento di Sant’Orsola.

«Sin dal lancio del progetto LSL, abbiamo costantemente coinvolto le diverse amministrazioni pubbliche competenti» - dichiara l’architetta Anna Grande, responsabile operativa delle indagini urbanistiche del Laboratorio San Lorenzo - «affinché i risultati elaborati collettivamente da cittadini, esperti e tecnici degli enti pubblici, raggiungessero il livello di qualità idoneo alla concreta implementazione. Per noi è fondamentale massimizzare il rendimento del finanziamento pubblico ottenuto dalla Regione Toscana per la realizzazione del nostro progetto partecipativo sul centro storico di Firenze.

Riteniamo dunque necessario dedicare molta attenzione anche alla presente fase di promozione e monitoraggio della recezione dei risultati del progetto negli strumenti di programmazione degli enti territoriali. Sebbene le risorse del cofinanziamento dell’Autorità Regionale per la Partecipazione siano già esaurite, in quanto completamente impegnate per le attività di analisi ed elaborazione nel corso del 2019, e il sostegno finanziario del Comune, annunciato dall’Assessora alla partecipazione, Alessia Bettini, nella seduta del 9 dicembre scorso, non sia stato ancora definito e predisposto a sostegno delle attuali attività di coordinamento e monitoraggio».

«Nel nostro paese si parla molto di partecipazione per la rigenerazione urbana, ma in realtà troppo spesso questi processi si risolvono in meri percorsi di ascolto di alcuni gruppi di cittadini» - aggiunge l’architetta - «senza l’implementazione di metodologie adeguate, capaci di coinvolgere operativamente anche competenze professionali intersettoriali, a partire dal coordinamento e della riduzione della frammentazione di quelle interne alla PA, gli esiti di tali percorsi non riescono a produrre un programma definito e strategico di interventi realizzabili, tanto meno in ambito architettonico-urbanistico e su diversa scala.

L’effetto finale è che il prodotto di questo tipo di partecipazione non può integrarsi efficacemente con le attività amministrative degli enti pubblici». «Vorremmo Firenze all’avanguardia nell’attrezzare amministratori e amministrati con processi partecipativi realmente capaci di creare valore e di individuare soluzioni efficaci, efficienti, economicamente e ambientalmente sostenibili per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti» - conclude Grande - «con soddisfazione abbiamo riscontrato che alcuni elementi da noi elaborati, e presentati pubblicamente a dicembre, sono già stati recepiti nel recente documento ‘Rinasce Firenze’ promosso dal Comune.

Adesso, depositando presso gli uffici comunali la sintesi dei risultati prodotti dal nostro progetto partecipativo, col Santorsolaproject e gli altri promotori, rappresentati del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze e dell’Ordine degli Architetti, intendiamo partecipare al procedimento in corso per la revisione degli strumenti di pianificazione territoriale dell’amministrazione comunale in modo da continuare a offrire analisi e strumenti conoscitivi a supporto dei decisori pubblici.

Anche in occasione dell’audizione congiunta delle Commissioni Consiliari, Sviluppo Economico, Urbanistica e Ambiente del Comune, cui siamo stati invitati lo scorso luglio per presentare gli esiti del nostro progetto, i Presidenti Enrico Conti, Renzo Pampaloni e Leonardo Calistri hanno individuato la redazione del nuovo Piano Operativo quale prima occasione utile a recepire parte delle proposte sviluppate nel corso del Laboratorio San Lorenzo. Con l’intenzione di continuare a proporre un contributo concreto alla programmazione territoriale e alla elaborazione delle politiche pubbliche, a partire da una strategia partecipata per migliorare fruibilità e vivibilità degli spazi pubblici del centro storico e per promuovere la riapertura del complesso di Sant'Orsola valorizzando le risorse del contesto in cui è inserito, ci auguriamo che quanto offerto sia oggetto di attenzione per l’adozione di un reale modello decisionale collaborativo al servizio dell’interesse pubblico».

Il processo partecipativo Laboratorio San Lorenzo, ideato e promosso dal coordinamento Santorsolaproject, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze e l'Ordine degli Architetti, e col supporto di Cantieri Animati, è stato cofinanziato dall'Autorità Regionale per la Partecipazione (2019) e ha raccolto la manifestazione di interesse della Città Metropolitana di Firenze.

Anche il Comune di Livorno sta avviando un percorso di rivisitazione della propria strumentazione urbanistica, che prevede la formazione del nuovo Piano Operativo e la conseguente revisione del Piano Strutturale vigente. Questa fondamentale fase di programmazione urbanistica sarà preceduta da un percorso di ascolto, rivolto al mondo della rappresentanza economica e sociale e delle competenze specialistiche, dei portatori di interessi, della cittadinanza attiva. L’assessora Viviani ha invitato la città a cogliere l’occasione di questo percorso partecipativo, “dove l’urbanistica rappresenta il filo conduttore, ma anche l’ opportunità di incontro e confronto fra vari mondi e vari attori, per costruire il futuro della città con spirito critico e senso di responsabilità, un futuro fatto di lavoro, di attenzione all’ambiente e al sociale, ma anche di bellezza”. Mai come ora ascoltare la città e le sue molte voci è una condizione necessaria per mettere mano alla programmazione del futuro e per costruire regole di comportamento e strategie di azione efficaci anche perché condivise. Il percorso di ascolto con cui questa fase di programmazione urbanistica si apre, si propone con due diversi “registri” per raccogliere le voci della città, interpretarne le aspirazioni e le attese, comporle in un palinsesto vivace ed espressivo con cui il Piano potrà e dovrà interloquire. Il primo registro è quello del rapporto con gli interessi organizzati, cioè con il mondo della rappresentanza economica e sociale e delle competenze specialistiche.

Il mondo dei corpi intermedi. Il secondo è quello del rapporto con il mondo delle attese diffuse, della auto-organizzazione civica attorno a specifici temi e luoghi. Il mondo della cittadinanza attiva. Nei confronti del primo gruppo di interlocutori il percorso di ascolto è articolato tematicamente ed è organizzato nella forma dei focus groups; tavoli tematici cui si partecipa per invito, che hanno una propria ritualità e regole di funzionamento che facilitano l’emergere di valutazioni e giudizi strutturati. Sono programmati otto tavoli tematici ciascuno dei quali prevede due incontri: il primo di essi è dedicato alla ricostruzione del quadro delle criticità (e delle opportunità) presenti; il secondo incontro è invece dedicato alla individuazione di possibili linee di azione e proposte. I temi individuati per caratterizzare i diversi tavoli sono:

  1. Il Mare, economia e vita
  2. Livorno città regionale: ruoli logistici economici e specializzazioni funzionali
  3. le grandi infrastrutture sociali, economia e welfare
  4. il capitale umano: giovani, formazione, attrattività, economia della conoscenza
  5. Lo spazio rurale: agricoltura, natura, reti ecologiche e parchi
  6. La prossimità: spazi pubblici, vicinato servizi, luoghi dell'abitare
  7. la mobilità urbana sostenibile
  8. la città degli stili di vita salutari: benessere sport, parchi urbani

I lavori dei tavoli, moderati dalla presenza di facilitatori del confronto e organizzati nel rispetto delle necessarie cautele sanitarie, si terranno presso l’Urban Center al Cisternino di Città. Nei confronti della più vasta platea dei processi di auto-organizzazione che attraversano la vita urbana e concorrono a segnarne l’agenda, la scelta è quella di organizzare momenti di incontro estesi ed aperti, vere conferenze cittadine con l’unico vincolo di una organizzazione dei lavori attenta alla gestione dei tempi per consentire ad ogni voce urbana di avere una tribuna e un pubblico attento – oltre alla Amministrazione – a cui rivolgere le proprie istanze. Si prevede di organizzare questo confronto con due assemblee cittadine dedicate rispettivamente ai temi:

  1. dello spazio pubblico: manutenzione, gestione, valorizzazione dei luoghi al servizio delle relazioni di prossimità
  2. della l'animazione urbana: commercio di vicinato, spazi di lavoro (co-working), eventi, mobilità sostenibile

Le assemblee cittadine verranno organizzate – sempre con le necessarie cautele sanitarie – presso la sede del Cisternino di città (Urban center). Il calendario proposto completa in un arco di tempo ravvicinato un primo ciclo di consultazioni, propedeutico all’avvio del vero e proprio percorso di pianificazione e rivolto, dunque, ad orientarne lo svolgimento. Altri momenti di ascolto e partecipazione saranno organizzati successivamente, tenendo conto della esperienza maturata.

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