Firenze non riesce a muoversi: ciclisti, pedoni ed automobilisti

Biciclette poco considerate dall'amministrazione o dai concittadini?

Antonio
Antonio Lenoci
15 giugno 2015 15:18
Firenze non riesce a muoversi: ciclisti, pedoni ed automobilisti

 "Poche centinaia di metri di nuove piste ciclabili e di manutenzioni, poche rastrelliere in più che addirittura sono state dimenticate lungo la nuova pista di via Kassel, dove tutto lo spazio nel parcheggio è stato riservato solo a auto e motorini, per cui i ciclisti devono "arrangiarsi" legando le bici ai parapedonali..." questo è il magro bilancio, secondo i ciclisti fiorentini, al termine di un anno di amministrazione Nardella.Ma è solo l'Amministrazione che volta le spalle ai ciclisti, oppure si tratta di una barriera architettonica per la mobilità elementare ben presente e difficile da eliminare dalla testa dei fiorentini?Se da una parte mancano le rastrelliere ed i percorsi sicuri, dall'altra c'è chi procede per chilometri contromano, chi allucchetta il mezzo sul marciapiede ostruendo il passaggio a carrozzine, disabili ed anche ai pedoni oppure chi non riesce ad attraversare le strisce perché non ottiene mai il diritto di passo. Per non parlare di chi, sul marciapiede promiscuo dedicato a pedoni e ciclisti, ci parcheggia l'auto.Persino gli autisti del trasporto pubblico odiano i ciclisti che bloccano lo scorrimento del traffico e vorrebbero corsie preferenziali vietate alle due ruote.  La vittima dello specchietto è un classico: chi parcheggia in doppia fila si guarda bene dal verificare se vi siano ciclisti in arrivo prima di aprire lo sportello.

Retrovisore.. chissà come mai l'avranno chiamato così.Dopo la cura delle piste ciclabili effettuata da Matteo Renzi che spesso ha inaugurato raccordi e ciclopiste in sella all'amata due ruote e dopo aver ospitato i Mondiali di Ciclismo, a Firenze non si arresta il dibattito su quella che è la città più amata e premiata del mondo perché considerata a misura di ciclista e criticata aspramente invece da chi ciclista è, o prova ad esserlo, in città.Chi pedala attacca: "Malgrado le tante promesse fatte all'epoca dei Mondiali di Ciclismo e in campagna elettorale è aumentata l'invasione dei mezzi a motore nelle aree dove sarebbe loro vietato: la sosta in doppia fila, sulle strisce pedonali, sui marciapiedi, in divieto, ecc.

è sentita quasi come un diritto perché non c'è più spazio: ad esempio piazza Artusi, ufficialmente pedonale, nel pomeriggio diventa un enorme parcheggio dove pedoni e ciclisti devono soccombere alla legge del più forte, via del Paradiso ogni giorno è occupata per metà da una media di 30 auto parcheggiate sulla striscia continua che ne indicherebbe il divieto, via di Villamagna con le auto spesso parcheggiate sul marciapiede parallelamente alla pista ciclabile e proprio accanto alla stazione dei vigili di Gavinana, e così via" scrivono gli amanti delle due ruote che ogni giorno devono inventarsi qualcosa per assicurare il proprio mezzo sottraendolo ai malintenzionati e sfruttando per questo parcheggi alternativi alle rastrelliere sulle quali restano solo le ruote a ricordare la fu bicicletta trafugata. Città Ciclabile da anni chiede di "ridistribuire lo spazio nelle strade, attualmente quasi tutto occupato dai mezzi a motore, e maggiori risorse economiche ed umane a favore della ciclabilità.

Senza questa radicale inversione di tendenza i risultati continueranno ad essere più che deludenti".Arrivano le Tramvie, Firenze cambia dimensione e studia la viabilità alternativa per quando la Tav "libererà i binari di superficie" però poi si cercano posti perché chi si muove in auto non sa come fare e chiede la Ztl chiusa, ma aperta, parcheggi scambiatori e chiede aiuto per non restare intrappolato tra i cantieri o impantanato in due gocce d'acqua. Il trasporto pubblico necessita di più corse.

I pedoni rischiano di essere investiti per mancanza della precedenza e non è possibile spostarsi in bicicletta, anzi sarebbe preferibile non scendere mai per non lasciarla incustodita. Forse dobbiamo prendere meglio le misure: ci stiamo tutti?

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