Firenze: monopattini a flusso libero, che fine ha fatto il progetto?

Bundu e Palagi (SPC) chiedono spiegazioni all'amministrazione. Il 28 marzo 2019 venne approvata una mozione e il 23 giugno la Giunta "annunciava la preparazione di un bando di concessione da 24 mesi. Ora l'improvviso rallentamento. Perché?". Anche Draghi (FDI) a favore della micro mobilità: "Ganza, ecologica e futurista"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 settembre 2019 11:35
Firenze: monopattini a flusso libero, che fine ha fatto il progetto?

A proposito dei monopattini a flusso libero, o elettrici che dir si voglia, intervengono i i consiglieri del gruppo Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi:

"Era il 28 marzo 2019, quando una mozione promossa dal gruppo Firenze Riparte a Sinistra è stata approvata dal Consiglio Comunale, in merito alle valutazioni preliminari per un servizio di monopattini a flusso libero. Non si chiedeva all'Amministrazione un generico impegno rispetto a qualche indagine sulla possibilità di istituire questo servizio nella nostra città, ma si invitava a redigere un bando, tenendo in debito conto di tutti gli aspetti rilevanti (sostenibilità energetica, trattamento dei dati, pluralità degli operatori, educazione e sensibilizzazione dell'utenza).

"Altre città - proseguono Bundu e Palagi - sembravano intanto essersi già avviate lungo le stesso percorso, ma, ad oggi, parrebbe che il Comune di Milano, tra le città già avviatesi, avrebbe sospeso il servizio dei monopattini a noleggio (spaventando l'attuale Giunta fiorentina?). Una retromarcia decisa per poter nel frattempo confrontarsi con tutti i gestori coinvolti e valutare la specifica regolamentazione ministeriale, per poi arrivare ad un bando con un quadro normativo e contrattuale più chiaro e definito.

Come d'altronde era stato giustamente richiesto dal Consiglio comunale di Firenze all'Amministrazione. Così il 23 giugno la Giunta fiorentina annunciava la preparazione di un bando di concessione da 24 mesi, mentre a inizio luglio in Gazzetta Ufficiale è arrivato anche il decreto ministeriale per la sperimentazione della circolazione su strada di dispositivi per la micromobilità elettrica. Oggi però - concludono gli esponenti di SPC - apprendiamo invece di un improvviso rallentamento dell'Amministrazione comunale, che esprime nuove perplessità, dichiarando di "non essere molto propensi".

Potremmo pertanto dire che ad oggi allora le idee sono poche e confuse?". 

"Ganza, ecologica e futurista". Così definisce la micro mobilità il consigliere di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi, vice presidente della commissione Ambiente e Mobilità a Palazzo Vecchio.

"Nel Marzo 2019 – ricorda Draghi – il Comune approvò una mozione per richiedere “di attivarsi immediatamente per la pubblicazione del bando per i monopattini elettrici, con un occhio particolare all'individuazione delle regole per la sua gestione”. Giusto a Luglio il Ministero dei trasporti attraverso un Decreto aveva regolamentato il settore della micro mobilità, difatti l’Assessore Del Re alla luce di ciò non aveva esitato a dichiarare sui giornali che a breve “avrebbe sperimentato il monopattino elettrico secondo le direttive”.

Tuttavia, oggi si apprende da un articolo de La Nazione che l’assessore Giorgetti ha compiuto un dietro front, a mio parere, inspiegabile". "Perciò – annuncia il capogruppo – sarà presentata un’interrogazione per chiedere i motivi di questo cambio di passo; non è possibile che le strade strette e la segnaletica comportino particolari “rischi” o almeno, non era al corrente l’amministrazione comunale due mesi fa che la città avesse queste peculiarità? Cosa ne sarà dei Segway, dei monowheel, degli hoverboard che già esistono e circolano in città?".

"Fratelli d’Italia ritiene che la mobilità alternativa (bike, scooter, car sharing) sia stato un apporto benefico per la città in questi anni, come lo sarebbe il car pooling. Basti notare il successo che ha avuto il bike sharing utilizzato tantissimo da residenti, turisti e studenti.

Il monopattino elettrico è un'innovazione che potrà aiutare la città di Firenze ad essere meno inquinata, a velocizzare e rendere agevoli gli spostamenti della cittadinanza, a partire da quella più giovane" conclude Draghi. 

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