Firenze: manifestazione contro l’utilizzo dei cavalli per le carrozzelle

L'iniziativa è stata promossa oggi da LAV, LEAL Arezzo, LIDA, LIV Toscana, NALA

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 luglio 2016 23:06
Firenze: manifestazione contro l’utilizzo dei cavalli per le carrozzelle

Manifestazione oggi a Firenze per chiedere l'abolizione delle carrozzelle trainate dai cavalli e un diverso modo di vedere la città, con altri mezzi e senza sfruttare gli animali. L'iniziativa è stata promossa da LAV Firenze, LEAL Arezzo, LIDA Firenze, LIV Toscana, NALA.Da piazza san Lorenzo i manifestanti hanno percorso Borgo san Lorenzo, via Cerretani, via dei Pescioni, via dei Pecori, via Roma fino a piazza della Repubblica. Sono stati distribuiti a cittadini e turisti dei volantini per sensibilizzare sulla sofferenza e l’abuso che subiscono i cavalli costretti a trainare le carrozze per molte ore al giorno e con ogni temperatura.

Malgrado il regolamento cittadino di tutela animale contenga una sezione aggiuntiva dedicata ai cavalli e l’articolo 43 (Limitazioni all’uso, comma 3) preveda che “è vietato sottoporre l’animale ad attività di trasporto quando la temperatura ambiente sia superiore a 35 gradi all’ombra”, questi animali vengono costretti a lavorare o a stazionare in attesa di turisti senza alcun riparo e a ogni temperatura. Come riportano le cronache cittadine, sempre più frequentemente i cavalli hanno malori e si ribellano per il caldo imbizzarrendosi e rovesciando la carrozzella, come recentemente accaduto in piazza della Signoria.

“Le carrozzelle a Firenze e le botticelle a Roma – hanno spiegato gli organizzatori - vengono usate per il divertimento di turisti poco accorti che non si sono mai domandati cosa si nasconda dietro questa pratica. Un divertimento anacronistico che comporta enorme sofferenza per i cavalli, costretti a portare un carico che supera gli 800 chili, sotto il sole cocente in estate ed esposti alla pioggia e al freddo in inverno, in mezzo al traffico e ai rumori assordanti che li spaventano. Spesso svengono per la stanchezza o si feriscono perché i loro zoccoli non sono fatti per calpestare l’asfalto cittadino.

Sono picchiati per continuare a camminare anche quando sono visibilmente sfiancati dalla fatica e costretti a indossare il morso, uno strumento che provoca loro un grande dolore alla bocca e che li rende a forza remissivi e sottomessi. I cavalli sono animali sensibili e intelligenti e continuano a essere sfruttati solo per una tradizione che, come tutte quelle che infliggono inutile sofferenza a degli individui senzienti, dovrebbe essere abolita. Chiediamo a tutti i cittadini di aiutarci a liberarli da questa inutile tortura e di unirsi alla richiesta per l’abolizione delle carrozzelle.

I vetturini potranno convertire la loro attività sostituendo ai cavalli altri mezzi elettrici e più attuali, dimostrando di essere al passo con i tempi e di voler far parte di una società più evoluta e civile".

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