Firenze: la Foster collegata alla stazione di Santa Maria Novella da un people mover?

Il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Riccardo Nencini "Ancora Ferrovie non hanno chiarito". "Ora tocca al ministero richiamare tutti al rispetto degli accordi sottoscritti: realizzazione del tunnel e della stazione Foster" chiede il segretario generale della Fit-Cisl Toscana, Stefano Boni

Redazione Nove da Firenze
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03 gennaio 2017 21:39
Firenze: la Foster collegata alla stazione di Santa Maria Novella da un people mover?

(DIRE) Firenze, 3 gen. - La Foster "pensata come un prolungamento di Santa Maria Novella", collegata cioe'' alla stazione centrale di Firenze "da un people mover" oppure da un "doppio tapis roulant". E'' la richiesta avanzata dalla Regione Toscana, come spiega l''assessore ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli nel corso della conferma stampa convocata con il viceministro alla Infrastrutture e Trasporti Riccardo Nencini per fare il punto sugli investimenti sbloccati nell''anno appena trascorso sul fronte infrastrutturale.

Se sul doppio tunnel Tav infatti, gia'' nell''ultimo scorcio del 2016, si e'' arrivati ad una sintesi positiva tra gli attori istituzionali e non chiamati in causa, sull''altro versante, la ''fermata'' Av, la partita si sta incagliando. Dopo gli affondi scagliati la scorsa estate dal sindaco Dario Nardella e la conseguente riflessione intrapresa nel quartier generale di Fs-Rfi a Roma, il si'' agli oltre sei chilometri di sottoattraversamento e'' arrivato da Ferrovie, dalla Regione e dal Comune, con il governo a far da ''notaio''.

Non e'' un caso che proprio a dicembre, chiarito il punto, Nodavia abbia sottoscritto e presentato al ministero dell''Ambiente il piano di utilizzo delle terre di scavo (Put), l''ultimo ostacolo allo scavo del tunnel che dovrebbe condurre alla stazione sotterranea. Ma qui il nodo che rimane da sciogliere. Per Fs e Rfi la Foster non rientra piu'' nei radar della partita: troppo cari i costi di gestione (si parla su Firenze di circa sei milioni di euro l''anno) a fronte di scarsi utili; troppo lontana da Santa Maria Novella, il cuore del sistema ferroviario fiorentino e toscano, quindi fuori mercato (con Roma Tiburtina che insegna e con lo spettro Italo pronto a mangiare fette business ai Freccia Rossa se attraccati nell''area degli ex Macelli). Per Ferrovie il capitolo sembra chiuso, insomma, o quasi: il grosso dei Frecciarossa, circa il 70% delle corse a Santa Maria Novella; il 30% a Campo di Marte, via tunnel, cosi'' come quei treni veloci Milano-Roma che non fermano a Firenze, oppure i merci.

Non lo e'' per la Regione Toscana, in primis, ne'' per il Comune di Firenze con Nardella che in autunno si e'' allineato alle posizioni del governatore Enrico Rossi e del Pd toscano: serve una stazione passante, la "mini Foster", ridotta -come chiesto proprio da Nardella- perche'' sprovvista dei 30.000 metri quadrati di centro commerciale bocciato con nettezza da Palazzo Vecchio. Per questo, come confermato dall''assessore Ceccarelli, 15 giorni fa la Regione ha inviato una lettere a Fs "in cui chiediamo integrazioni" sulla proposta avanzata da Rfi.

"Tunnel e stazione Foster- spiega Ceccarelli sono il frutto di una progettazione, con tanto di Via. Un piano attorno al quale sono state fatte scelte urbanistiche, ambientali, idrauliche. Non credo quindi possibile che ad un certo punto si sfili una parte dell''intervento senza gli approfondimenti necessari". C''e'' la volonta'' di conferma del sottoattraversamento "e qui sottolineo un aspetto positivo, quel Put finalmente presentato da Nodavia". Detto questo pero'' "crediamo che Firenze abbia bisogno di una stazione passante piu'' vicina possibile a Santa Maria Novella, che ne valorizzi la centralita''".

E'' cosi'' il discorso ricade sulla Foster, tra viale Belfiore e gli ex Macelli, distante da Smn "circa 900 metri". Da qui l''idea della Foster come "prolungamento di Smn", con i metri che intercorrono tra i due attracchi da coprire con un people mover o con un doppio tapis rulant: "Ci dicono che una tapis roulant di 900 metri sarebbe troppo lungo. Io dico smezziamolo, facciamone due da circa 400 metri l''uno. Non mi pare un grosso problema". Problemi, invece che secondo la Regione si addensano su Campo di Marte, la stazione passante immaginata Fs.

"Campo di Marte- ribatte Ceccarelli- contrasta con la scelta di puntare sulla centralita'' di Santa Maria Novella e con quel principio, sottoscritto da tutti, Fs compresa, che vuole una stretta connessione tra il servizio regionale, concentrato a Smn, e i treni dell''alta velocita''". Per la Regione e per i Comuni in campo resta un unico orientamento, la Foster, con "dimensioni su cui possiamo discutere", precisa Ceccarelli. Ora la palla passa a Ferrovie e Rfi: "Dalla Regione e'' partita la lettera, stiamo a spettando una risposta", conclude l''assessore.

Se il tema e'' il futuro del passante Tav di Firenze, per il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Riccardo Nencini "la strada percorribile deve rispondere a tre obiettivi sui quali ancora Ferrovie non ha chiarito". Il primo, spiega nel corso di una conferenza stampa convocata a fianco dell''assessore regionale ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli per fare il punto sulle opere infrastrutturali in Toscana, "e'' la priorita'' che abbiamo deciso di assegnare al traffico e al sistema regionale; ai pendolari, lavoratori e studenti in primis".

Il secondo "e'' il futuro di Santa Maria Novella, uno snodo fondamentale nella rete ferroviaria italiana destinato, come facilmente prevedibile visto che si tratta di una dinamica che investe tutto il Paese cosi'' come per gli aeroporti, a crescere in volumi". Il terzo punto poi, sottolinea Nencini, riguarda gli impegni che l''Italia si e'' presa con l''Unione Europea, quello cioe'' di "trasferire entro il 2030 il 30% del trasporto merci dalla gomma al ferro". Vincolo che salira'' al 50% entro il 2050 ma che ad oggi, spiega il viceministro "e'' fermo al 7%.

Serve quindi anche sul nodo fiorentino una compatibilita'' di sistema che consenta di rispettare questo impegno nazionale". Per adesso, pero'', come confermato da Nencini da Ferrovie tutto tace: "Non ci sono novita'' o nuovo riunioni convocate con i soggetti istituzionali coinvolti, ovvero ministero, Regione, Comune e Fs-Rfi". Si tratta di un nuovo stop? "No- risponde il viceministro- pero'' rispetto alla previsioni iniziali", i tre punti messi nero su bianco a Roma nel vertice ''in casa'' di Ferrovie "e condivisi da tutti, c''e'' l''obbligo di una puntualizzazione.

Bologna e Firenze rappresentano un nodo chiave. Per questo tutte le decisioni prese devono essere di una chiarezza cristallina". Anche per l''assessore Ceccarelli "si esce da questa fase e si avra'' un''accelerazione sui lavori fermi da troppo tempo solo con idee chiarissime e definitive". La riflessione intrapresa lo scorso luglio "era necessaria, ma ora il quadro ha bisogno di integrazioni. Quelle che abbiamo chiesto a Rfi", conclude l''assessore.

"E'' stato il ministero dei Trasporti a lanciare l''idea di un restyling del progetto Tav Firenze. Ora tocca al ministero sciogliere il nodo, mettendo Fs davanti alle proprie responsabilita'' e richiamando tutti al rispetto degli accordi sottoscritti: realizzazione del tunnel e della stazione Foster". A dirlo e'' il segretario generale della Fit-Cisl Toscana, Stefano Boni, che torna a prendere posizione sul nodo fiorentino dell''alta velocita'' ferroviaria. La situazione "e'' in stallo" sottolinea il sindacato, che quindi lancia un sospetto: "Crediamo che Fs stia cercando di guadagnare tempo per realizzare l''adeguamento tecnologico del nodo ferroviario fiorentino con ammodernamento, per 25 milioni di euro, degli apparati per la circolazione (Ertms/Etcs), che dovrebbe dare la possibilita'', teorica, di triplicare i treni in ingresso ed in uscita dalla stazione di Santa Maria Novella".

Il termine dei lavori, aggiunge Boni, "e'' previsto per meta'' 2019 e in quella data Ferrovie potra'' argomentare che non serve piu'' la Foster e che lo scambio fra i viaggiatori dei treni alta velocita''-regionali lo si puo'' fare in parte a Smn e in parte a Campo Marte". Il tunnel, invece, "servira'' solo a velocizzare il corridoio europeo a solo vantaggio delle Ferrovie e senza nessun ritorno per il nostro territorio". La stazione Foster, pero'', "e'' stata pensata cosi'' e in quella zona per consentire lo scambio con Santa Maria Novella, mettendo in sintonia l''alta velocita'' con i treni pendolari, senza impattare sul centro.

E tutto lo sviluppo dell''area di Firenze in questi ultimi 20 anni, compresa la tramvia, si e'' adeguato a questa previsione". Ora quindi, conclude l''esponente della Cisl, "sarebbe opportuno che il ministero dei Trasporti battesse un colpo, per riaffermare che l''unico progetto sostenibile e realizzabile senza perdere tempo, e'' quello originale, con il tunnel e la stazione Foster", perche'' Fs "non puo'' essere il soggetto che decide cosa si deve o non si deve fare su un territorio".

(Dig/ Dire)

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