"Firenze in guerra": in mostra gli anni dell'occupazione e della Liberazione

Il programma di interventi per il settantesimo. In Palazzo Vecchio 'La guerra dei nostri nonni' di Aldo Cazzullo, lunedì 27 ottobre alle 18 in Sala d’Arme. Con l’autore saranno presenti il sindaco Nardella e l’europarlamentare Simona Bonafè. Modera il direttore del Tg2 Marcello Masi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 ottobre 2014 21:34

FIRENZE- Gli anni della guerra e della Liberazione a Firenze raccontati attraverso immagini inedite, documenti, oggetti, voci, filmati, un'esposizione che intreccia storie individuali ed esperienze collettive. E' la mostra "1940-1944 Firenze in guerra", organizzata dall'Istituto Storico della Resistenza in Toscana, con il sostegno della Regione, che si snoda fra Palazzo Medici Riccardi e il Rondò di Bacco a Palazzo Pitti, inaugurata giovedì e visitabile fino al 6 gennaio. La mostra, curata da Valeria Galimi e Francesca Cavarocchi, racconta i primi anni di guerra, che trasformarono progressivamente la vita quotidiana dei fiorentini, fino ai decisivi mesi dell'occupazione tedesca, della violenza diffusa, ma anche della solidarietà e della resistenza.

Tutti i fine settimana al Rondò di Bacco, nel complesso monumentale di Palazzo Pitti, un film sonoro e una serie di fotografie dell'epoca permettono di calarsi per 20 minuti nell'esperienza dei "giorni dell'emergenza", al buio, in un'atmosfera che richiama quella di un rifugio anti-aereo. Nell'occasione della mostra si attiva anche a Firenze il progetto "Memory Sharing" di Acquario della Memoria, che invita i fiorentini alla condivisione di foto, ricordi e testimonianze personali sugli anni della guerra a Firenze, pubblicati poi in rete e consegnati alla memoria delle prossime generazioni.

Per partecipare basta portare i propri ricordi al punto di raccolta presente alla mostra o connettersi a www.firenzeinguerra.com. Tra le tante attività che ruoteranno intorno all'esposizione, laboratori con le scuole, itinerari tematici e passeggiate con tablet e smartphone: grazie ad una app che rende visibili immagini d'epoca in tempo reale, saranno gli stessi luoghi della città a raccontare la loro storia.

Lunedì 27 ottobre a Palazzo Vecchio sarà presentato il libro di Aldo Cazzullo “La guerra dei nostri nonni”, edito da Mondadori. Alla presentazione, che si terrà in sala d’Arme alle 18, saranno presenti l’autore, il sindaco Dario Nardella e l’europarlamentare Simona Bonafè. Modererà il direttore del Tg2 Marcello Masi. Nel corso della presentazione saranno recitati alcuni brani grazie alla partecipazione di Daniele Biagini e Mario Pietramala della Compagnia del Teatro della Pergola attualmente impegnati nelle recite dei ‘Sei personaggi in cerca d’autore’. Per l’autore i protagonisti della Prima Guerra mondiale non sono re o imperatori, ma sono fanti, contadini.

Sono i nostri nonni. Ascoltare i loro racconti era come discendere, per un attimo, negli inferi, rivivere le atrocità del conflitto, affondare nel buio di trincea. Ma oggi i preziosi testimoni di quel massacro non ci sono più e la responsabilità di tramandare la storia alle nuove generazioni tocca a noi. Cazzullo pone al centro del suo racconto gli eroi senza targhe e senza fanfare. Si tratta della "grande massa dei corpi sacrificati alle atrocità della guerra industriale - spiega Cazzullo - Sono i feriti, i mutilati, gli esseri rimasti senza volto, talora non in senso metaforico, come le gueules cassées, le facce deformate dalle schegge e dalle esplosioni".

Pertanto, “Il recupero della memoria della Grande Guerra, cent’anni dopo, è un dovere nei confronti dei salvati e più ancora dei sommersi. Perché il mare grande dell’oblio, talora, restituisce un frammento del grande naufragio – uno scheletro, una foto, un diario – da cui si indovina la storia di un giovane che un secolo fa era alto, bello e ben fatto, come sono oggi i nostri ragazzi”.

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