Firenze: approvato dal Consiglio comunale il primo Regolamento urbanistico

L’assessore Meucci: “Renzi mi affidò il compito, Nardella me lo ha confermato, oggi posso dire di averlo portato a termine”. Arianna Xekalos (Capogruppo M5S): “La visione diversa è possibile, noi lo abbiamo dimostrato, presentando numerosissimi emendamenti”. Il presidente della III commissione Bieber: “Volumi zero, riqualificazione e rigenerazione, sostenibilità, rete ecologica, semplificazione, housing sociale, cultura: così il tessuto urbano si trasforma”. Miriam Amato (Gruppo Misto): “C’è poco da festeggiare. A pagare sono sempre i cittadini e l’ambiente”. Andrea Ceccarelli (Vice Capogruppo Partito Democratico): “Ora cominciamo a lavorare alla costruzione di un vero e partecipato Piano strutturale metropolitano”. Scaletti: “Persa un’occasione di democrazia”. Angelo Bassi (Capogruppo Partito Democratico): “Oltre il 60% delle 700 osservazioni sono state accolte”. Silvia Noferi (M5S): “La nostra idea di città si fonda su un’idea diversa dalla vostra”. Fabrizio Ricci (Presidente della Commissione Ambiente, Vivibilità e Viabilità): “Abbiamo fatto delle scelte innovative: il percorso ecologico, il patrimonio arboreo, la previsione di alcuni parcheggi”. Luca Madiai e Laura Magni (Consiglieri M5S Quartiere 3): “Questo Regolamento Urbanistico non rispecchia le richieste, né le esigenze dei cittadini”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 aprile 2015 18:58
Firenze: approvato dal Consiglio comunale il primo Regolamento urbanistico

Con 24 voti favorevoli e 10 voti contrari è stato approvato questo pomeriggio a Palazzo Vecchio il primo regolamento urbanistico della città di Firenze. I lavori dell’assemblea sull’atto, cominciati martedì, sono durati tre giorni. Sono stati discussi 339 emendamenti presentati dai consiglieri, a cui si sono aggiunti 10 emendamenti da parte delle commissioni consiliari. 13 in totale gli emendamenti approvati: 5 proposti dalla III commissione, 7 dai consiglieri di opposizione, 1 proposto dalla giunta. Il voto in consiglio di oggi rappresenta la conclusione di un lavoro che ha visto 23 sedute della III commissione sul regolamento urbanistico (in cui sono state esaminate le circa 800 osservazioni presentate da cittadini, associazioni ed enti).

Anche oggi oggi davanti a Palazzo Vecchio presidio organizzato dai Comitati Fiorentini che hanno evidenziato come "l'ascolto propagandato dall'Amministrazione Comunale si sia rivelato solo propaganda .nessuno dei tanti problemi sollevati è stato fatto proprio dalla maggioranza di palazzo vecchio perché non fa parte del proprio disegno".

“Cinque anni fa il sindaco Matteo Renzi mi disse: ‘Dopo il piano strutturale, ora devi fare il Regolamento urbanistico’. Lo scorso anno il sindaco Dario Nardella mi ha confermato questo incarico. Oggi posso dire di aver rispettato questo impegno: Firenze ha il suo Regolamento urbanistico. Sono emozionata e orgogliosa, per me, per l’Amministrazione comunale, per Firenze. Per me, che ho dedicato questi ultimi cinque anni a un progetto bellissimo e ambizioso che oggi vede la luce. Per l’Amministrazione comunale, che finalmente ha realizzato un risultato non riuscito a nessuno prima.

Per Firenze, che ora può davvero essere la città delle opportunità e della rinascita. Ancora una volta modello per l’Italia. Oggi è un giorno da ricordare”. Così l’assessore all’Urbanistica e Politiche del territorio Elisabetta Meucci commentando l’approvazione in Consiglio comunale del Regolamento urbanistico.“Non possiamo negare che l’Amministrazione abbia lavorato tanto per arrivare all’approvazione del Regolamento Urbanistico; purtroppo però ha lavorato male, le loro scelte noi non le condividiamo. Le motivazioni sono numerose – spiega la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio comunale Arianna Xekalos – dall’inserimento di 27 nuove schede, fuori termine, all’emendamento della Giunta presentato, alla vigilia del voto, per inserire 14 nuove osservazioni, presentate quando i termini erano ormai scaduti. Non condividiamo neanche la scelta di non mantenere il vincolo nell’Area dei Nidiaci, che per noi deve rimanere un’area pubblica; e ci aspettavamo che l’Amministrazione condividesse la nostra posizione, soprattutto per le affermazioni fatte durante la campagna elettorale dallo stesso Sindaco. Siamo inoltre per garantire che istruzione e salute non siano svendute, ed è anche per questo che abbiamo presentato numerosi emendamenti per garantire, tra l’altro, anche che il presidio di Santa Rosa resti nello stabilimento attuale, e per garantire una continuità nell’erogazione dei servizi sanitari, che devono rimanere tutti e dello stesso livello qualitativo. Non possiamo condividere neanche le scelte di creare numerosi parcheggi, magari anche interrati, in numerose aree di Firenze, compreso il centro storico: parcheggi che spesso sottrarranno il verde pubblico alla collettività, creando danni soprattutto per i residenti delle zone. Altro tema che ci sta particolarmente a cuore è il futuro dell’area dell’ex Manifattura Tabacchi: un’area che per noi doveva essere valorizzata, valutando le possibilità di realizzarci una Manifattura delle Belle Arti, oppure – come in molti paesi europei – utilizzarla come sede universitaria.

Purtroppo anche in questo caso la direzione di questa Amministrazione va da un’altra parte, scegliendo, come sempre, trasformazioni che comportino nuove residenze, strutture turistico – ricettive, destinazioni commerciali e parcheggi. Per il MoVimento 5 Stelle il Regolamento Urbanistico doveva incentrarsi invece, nella tutela e nel recupero del Verde; nella tutela dell’Ambiente e nella valorizzazione dell’energia rinnovabile. Questo Regolamento invece garantirà cementificazioni, perdita di aree verdi, come quella di Rusciano, sostituite da inutili parcheggi. La visione di una Firenze diversa è possibile, noi lo abbiamo dimostrato, presentando numerosissimi emendamenti: se si voleva davvero un progetto che andasse incontro alle esigenze dei cittadini, dovevano essere prese decisioni del tutto differenti, considerando le nostre proposte; invece hanno scelto di continuare per la direzione intrapresa, e lo si evince dal fatto che hanno approvato soltanto 7 emendamenti su 340 presentati da tutta la minoranza. Il voto di oggi – conclude Arianna Xekalos – non è da festeggiare: è l’inizio del disfacimento della nostra città”.“Il primo regolamento urbanistico di Firenze è realtà: dopo tre giorni di lavori del consiglio comunale, seguiti a mesi di impegno da parte della commissione urbanistica e agli anni in cui l’amministrazione comunale ha definito il piano strutturale, lo strumento che disegnerà la città nei prossimi anni è operativo.

Da oggi il lavoro, dalla carta, passa alla realtà concreta, con davanti l’obiettivo del Rum, il Regolamento urbanistico metropolitano”. Questa la dichiarazione del presidente della III commissione Leonardo Bieber a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio comunale del Regolamento urbanistico. “E’ stato detto da molti che questo è per Firenze un momento storico, noi aggiungiamo che, se lo è, è anche perché dentro il regolamento sono entrati concetti destinati a restare negli anni a venire: volumi zero, riqualificazione e rigenerazione, sostenibilità, rete ecologica, semplificazione, housing sociale.

E la cultura, grazie alla quale sarà possibile riqualificare luoghi della città che cesseranno di essere contenitori vuoti per tornare ad essere spazi pubblici fruiti dai cittadini – ha aggiunto il presidente Bieber –. Firenze grazie a questo strumento diverrà sempre più città a misura d’uomo. Desidero ringraziare tutti i compagni di viaggio di questo lavoro fatto per Firenze e per i fiorentini”.Ma quali volumi zero, il nuovo regolamento urbanistico si ripercuoterà sui cittadini e sugli ultimi beni comuni rimasti a Firenze”.

Dopo la dura opposizione al bilancio, Miriam Amato conferma il suo voto contrario anche per il regolamento urbanistico. “Il bilancio approvato – sottolinea la consigliera Miriam Amato – punta su investimenti non certi quali multe, tassa di soggiorno e fondi di RFI legati al progetto tunnel tav. Ho ribadito la necessità di ripristinare il patrimonio arboreo al posto di fioriere artistiche, di considerati prioritari gli interventi per l’ ITI Leonardo e per la bonifica d'amianto nelle scuole comunali, mettendo in sicurezza gli edifici pubblici.

Proposte respinte quasi in toto dalla maggioranza che ha adesso approvato l’ennesimo regolamento urbanistico che si ripercuoterà sulla vita dei cittadini”. “I volumi zero sono solo a parole, perché il regolamento nasconde in realtà dei volumi occulti, che vanno ad inserirsi in un territorio già precario e martoriato dal cemento e dalle nuove grandi opere: attraverso la perequazione, che permette lo spostamento di volumi, si assiste ad incrementi di superficie pari al 30% se si mantiene la destinazione d'uso, del 20% se viene modificata.

Poi ci sono i nuovi volumi dei parcheggi interrati del centro storico – stiamo parlando di centinaia di metri cubi – ma anche i volumi edificabili nelle zone sportive, e dulcis in fundo l’attacco finale a un patrimoni pubblici quali il parco del Mensola, ridotto ad un lembo, e l'area di San Salvi che potrebbe diventare terreno fertile per l’ennesima speculazione privata. A pagare saranno ancora una volta i cittadini e l’ambiente”. “Alcune osservazioni presentate dalla società civile sono state accolte e parzialmente accolte, ma i nodi cruciali per i quali i cittadini sono scesi in piazza, si sono mobilitati, hanno studiato fornendo elementi utili essenziali per un’altra visione della città, a partire da chi la vive quotidianamente, non sono state minimamente prese in considerazione considerate.

Cittadini e comitati perdono ogni speranza e vedono oggi concretizzarsi i loro timori, mentre la maggioranza accoglie osservazioni arrivate fuori tempo massimo. Le regole – conclude la consigliera del gruppo misto Miriam Amato – valgono solo per alcuni. Con gli effetti di queste decisioni faremo tutti i conti nei prossimi anni”.“L’approvazione del Regolamento Urbanistico di Firenze – il primo, dopo anni di lavoro e di confronto con i cittadini – è un fatto storico e dota la città di uno strumento non solo tecnico urbanistico, ma con importantissime ricadute sociali, economiche, culturali”. È quanto ha dichiarato il Vice Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale Andrea Ceccarelli che è anche Consigliere Metropolitano e ha la delega alla pianificazione territoriale e alle infrastrutture. “Si tratta di un atto – ha continuato Ceccarelli – che arriva successivamente all’adozione e alla approvazione del primo Piano Strutturale a volumi zero, che privilegia la riqualificazione del patrimonio esistente, il recupero dei cosiddetti contenitori vuoti e politiche tese ad un minore consumo del suolo.

Un atto che arriva a conclusione di un lungo percorso di confronto e di partecipazione popolare, come dimostrano le assemblee sul Piano Strutturale o le numerosissime audizioni nelle diverse Commissioni Consiliari o il coinvolgimento dei Consigli di Quartiere a partire dall’inizio dello scorso mandato amministrativo”. “Ora – ha concluso Ceccarelli – dobbiamo partire da domani alla costruzione di un vero e proprio Piano Strutturale Metropolitano, anche perché la pianificazione territoriale ha sempre più necessità di essere concepita in termini di area e non può più chiudersi dentro angusti confini, che esistono ormai solo sul piano amministrativo.

So che anche questa sarà una sfida difficile e che richiederà un grande sforzo politico e culturale da parte di tutti, a cominciare dai Sindaci dei Comuni del territorio fiorentino, con i quali vogliamo condividere il lavoro che ci porterà a centrare questo importante obiettivo”.“Il sindaco Nardella quando si insediò disse che sarebbe stato il sindaco di tutti, della maggioranza e dell'opposizione, di chi lo aveva votato e di chi no -interviene la capogruppo di La Firenze Viva Cristina Scaletti- E mi piacque perché di questo Firenze aveva bisogno, e sarebbe stato un bell'esempio di modello democratico.

Invece oggi vediamo che su quasi 350 emendamenti dell'opposizione sul regolamento urbanistico ne sono stati approvati dalla maggioranza 7. E’ questa la democrazia, l'attenzione verso chi la pensa diversamente, verso chi esprime un'idea altra? Basterebbe la questione dei Nidiaci per raccontare non solo il tradimento delle promesse elettorali fatte da Dario Nardella nella scorsa primavera, ma anche la triste constatazione della ResPubblica che si ferma davanti alla ResPrivata. E speriamo che il futuro dia ragione al sindaco sui 2.000 nuovi posti di lavoro che questo regolamento dovrebbe offrire e che non succeda come con gli annunciati posti di lavoro dell'ex sindaco attuale premier Matteo Renzi che con tono trionfante gridava alla ripresa, alla fine della crisi, e invece i dati di questi giorni piovono come una doccia gelata: 67.000 disoccupati in più rispetto al febbraio 2014. Infine, nel suo discorso il Sindaco cita il Poggi e spiace che non sia conseguente evitando di accogliere gli emendamenti che volevano includere nel verde storico culturale il tratto del viale del Poggio Imperiale da Porta Romana alla villa del Poggio Imperiale, impianto urbanistico a verde di impareggiabile significato, risalente al Seicento, nonché il viale Machiavelli e la sua continuazione nei viali dei Colli fino a Piazza Ferrucci.

Senza considerare che sono inspiegabilmente esclusi dalla rete ecologica nella mappa del Parco delle Cascine il prato delle Cornacchie e le Otto Viottole. Peccato, anche in questo caso è stata persa un'occasione di partecipazione e democrazia”."Tra le diverse caratteristiche di questo Regolamento Urbanistico – spiega la consigliera PD Stefania Collesei – ne vanno sottolineate a mio avviso almeno due: quella della rigenerazione urbana e quella dello sviluppo della mobilità pubblica. La scelta di non espandere ulteriormente, di alleggerire zone della città troppo densificate,dare una regola che limiti i frazionamenti che consentano appartamenti da 28 mq, vanno nella direzione di una città più ordinata e più vivibile.

Così come completare il sistema tranviario delle linee 2 e 3 con opere connesse come il sottopasso Cadorna-Lami e prevedere la realizzazione della linea 4 della tranvia che colleghi la Leopolda con San Donnino passando dalle Piagge, va incontro all’esigenza di una mobilità pubblica efficiente ed ecologica. Alcune parti si sono mostrate più problematiche ed andranno approfondite, anche insieme ai Quartieri, in fase di piani attuativi, come quella dei parcheggi in area UNESCO, perché non si rivelino attrattori di traffico. Va riconosciuto che nella lunga fase di preparazione del voto di stamani,sono stati fatti effettivi e sostanziali cambiamenti che hanno migliorato il testo.

Per quanto mi riguarda – aggiunge la consigliera Collesei – è stata importante la disponibilità ad accogliere lo stralcio del parcheggio di piazza del Carmine, lo stralcio del sovrappasso Rigutini-Giuliani, la salvaguardia del giardino della scuola Guicciardini,la modifica della scheda sull' ex Panificio Militare e la realizzazione del relativo giardino verso piazza Dalmazia ,la modifica della scheda di Sollicciano sottraendo a previste aree per depositi a cielo aperto per destinarle ad attività agricole periurbane anche per fini sociali ed educativi. Il regolamento urbanistico è un atto a lungo atteso dalla città.

Questo ha anche un respiro metropolitano, che guarda oltre i confini della città. Che pensa alle zone di confine e alla riqualificazione delle periferie. Se dunque all’interno di questo complesso documento vi sono, probabilmente, anche interventi che necessitano di particolare cura ed attenzione, vale l’impianto generale di notevole respiro. Sono orgogliosa – conclude la consigliera Collesei – di aver contribuito con interventi, riflessioni ed infine con il mio voto finale positivo alla approvazione di questo importante atto”.“L’approvazione di questo Regolamento Urbanistico non coincide con l’idea di tutela dell’ambiente su cui il M5S basa tutta la sua politica. Ho cercato di spiegarlo nei miei interventi in aula nei giorni scorsi” spiega la consigliera portavoce del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi. “Siamo contro la trasformazione della città che non abbia a capo la tutela del territorio, sia quello già urbanizzato, sia quello a verde per cui siamo contro la costruzione di grandi opere fortemente impattanti a livello di inquinamento, oltre che estremamente costose, come l’aeroporto e l’inceneritore, ma soprattutto siamo contro una pianificazione che non tuteli gli interessi della collettività. È per questo – prosegue la consigliera portavoce del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – che non ho ritenuto necessario farmi interprete di battaglie a favore di un singolo cittadino, ma solo di temi e argomenti che potevano avere una ricaduta generale. Nel caso dei Nidiaci c’è stato anche qualcosa di più, oltre che il tradimento di promesse elettorali, c’è stato un comportamento colpevolmente omissivo che ha favorito una società di investimento nello “scippo” di un bene pubblico. Cosa su cui tutti sembrano sorvolare, ma chi sono i responsabili? Su questo chiedo al Sindaco un intervento e una spiegazione, per la cittadinanza, non per noi consiglieri che in quest’aula abbiamo votato, contro o a favore degli emendamenti che riguardano questa questione. Perché non ci siano ombre e perché se qualcuno ha sbagliato, paghi e sia messo in condizione di non sbagliare di nuovo. La nostra idea di città si fonda su un’idea diversa dalla vostra, una città che sia dei fiorentini, di tutti i fiorentini e non solo una città vetrina, il cui immenso e impareggiabile patrimonio artistico, culturale ed architettonico venga usato alla stregua di un’attrazione stile “Gardaland” facendo di tutto per far arrivare una massa sempre più numerosa di turisti. Non condividiamo le giustificazioni della creazione di posti di lavoro che vengono sempre portate per condire le presentazioni di opere ciclopiche, come nel caso del nuovo stadio, giusto per non dilungarsi negli esempi. Posti di lavoro che nella quasi totalità dei casi non toccano i cittadini di Firenze.

 Un vero sviluppo economico si basa sulla creazione e sulla tutela di attività che abbiano un radicamento sul territorio, che creino un indotto, si avvantaggino di caratteristiche peculiari e insostituibili del territorio e non so perché mi vengono in mente i lavoratori dei Musei, delle Biblioteche, delle scuole per l’infanzia, del Maggio, della Mukki. Siamo contro i parcheggi interrati nel centro storico perché attrattori di traffico e inquinamento. Vorremmo un reale sviluppo del trasporto pubblico ecologico, delle piste ciclabili e dei parcheggi scambiatori. Avremmo voluto che l’intervento sulla Manifattura Tabacchi fosse il volano della nuova città metropolitana, di una Firenze in grado di riacquistare il suo ruolo di guida culturale e del gusto, divenendo sede di importanti centri di istruzioni artistica, architettonica e del design. La Manifattura Tabacchi potrebbe essere la più grande occasione per la città di Firenze dai tempi del Poggi. Ma tutti gli emendamenti presentati, tranne 7 sono stati bocciati. Questa – conclude la consigliera portavoce del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – è anche una idea diversa di democrazia e di ascolto delle minoranze”.Abbiamo scritto una data importante nella storia della nostra città”.

Il Presidente della Commissione Ambiente, vivibilità urbana e mobilità Fabrizio Ricci esprime grande soddisfazione per l’approvazione del Regolamento Urbanistico Comunale. “Abbiamo avuto l’onore di partecipare al disegno urbanistico del territorio di Firenze. Lo abbiamo fatto insieme ai Quartieri, ai quali va il mio ringraziamento, tenendo presente sia di tutte le peculiarità della popolazione che della morfologia del territorio stesso. Connubio non facile da fare coincidere ma proprio per questo il risultato oggi raggiunto ci inorgoglisce maggiormente.

Il Regolamento Urbanistico – prosegue il Presidente Ricci – ha toccato tutte le realtà, dalla più piccola alla più grande, è intervenuto ponendo dei vincoli dove ce n’era bisogno ed ha allargato le maglie dove si doveva concedere qualcosa, il tutto però per l’interesse collettivo e per valorizzare e rendere più vivibile il territorio comunale. Abbiamo fatto delle scelte innovative: mi viene in mente il percorso ecologico, ridisegnando in alcuni punti della città, il patrimonio arboreo sia delle piazze che dei viali; la previsione di alcuni parcheggi siano essi interrati che di superficie; si è istituito la perequazione andando ad individuare alcune aree di atterraggio per spostare la SUL dal centro alla periferia premiando quei cittadini che operano per il bene e l’interesse comune.

Come Presidente della Commissione Ambiente, Vivibilità e Viabilità – prosegue Fabrizio Ricci – non posso che essere soddisfatto per le scelte che sono state fatte in materia di investimenti e di progettazione sia del patrimonio arboreo che per la previsione delle nuove infrastrutture da realizzarsi nei prossimi cinque anni come il sistema tramviario, la bretella Pistoiese-Rosselli, il sottoattraversamento del Sodo, i parcheggi scambiatori, la riqualificazione dei contenitori dismessi (caserme, Manifattura Tabacchi, Panificio Militare ecc.).

Grande interesse si è posto alle aree agricole valorizzandole e prevedendo anche alcuni manufatti. Il tutto però – conclude il Presidente Ricci – tenendo ben presente di non alterare quelli equilibri che sono caratteristici della campagna toscana. Molta attenzione è stata posta al centro storico (Area Unesco) dove sono stati posti dei vincoli restrittivi tesi a non modificare un tessuto urbano che è fra i più belli e importanti del nostro pianeta”.Nonostante l’Assessora Meucci in Consiglio, durante la presentazione del RU, abbia parlato di percorso trasparente e partecipato; quello che vediamo in realtà – spiegano la Capogruppo del M5S in Consiglio comunale Arianna Xekalos ed i consiglieri del M5S Luca Madiai e laura Magni – è solo un atto che risponde alle esigenze di pochi, non accogliendo o accogliendo parzialmente e solo nella forma, le richieste di comitati e di gruppi di cittadini.

Al Quartiere 3, in particolare, non condividiamo alcune opere previste sul territorio del nostro quartiere: come quelle del cosiddetto Polo dell’acqua che ricade in una zona verde e che costerà milioni di euro, senza prima prendere in considerazione altre alternative possibili; il parcheggio delle Due Strade che ricoprirà un terreno agricolo di 12000 mq sottoposto a vincolo paesaggistico, come fatto notare dalle osservazioni del comitato appositamente creato e dalla associazione Italia nostra; la vendita della Villa di Rusciano e la sua destinazione a struttura turistico-ricettiva e condividiamo l’osservazione della soprintendenza che a riguardo si esprime affermando: “non viene condivisa l’impostazione di indicare gli edifici storici quali contenitori privilegiati da destinare a strutture ricettive/alberghiere”; non ci convince neanche la realizzazione di un nuovo parcheggio nell'area verde di Rusciano in quanto ricadente in area sensibile, su cui tra l'altro è già stato realizzato un intervento analogo. Questo Regolamento Urbanistico – aggiungono Xekalos, Madiai e Magni – avrebbe dovuto invece dare delle risposte che fossero più vicine alle necessità dei cittadini: avrebbe dovuto prevedere meno cementificazione e più aree verdi, che invece la realizzazione di nuovi parcheggi tende sottrarre; e ancora avrebbe dovuto prevedere la creazione di una rete capillare e interconnessa di piste ciclabili, dal momento che quelle esistenti sono insufficienti, tra loro discontinue e spesso maltenute.

Il nostro parere è che sotto la maschera dei volumi zero si celino ancora una volta opere dal grande impatto che non miglioreranno la vita dei cittadini, aumenteranno la superficie impermeabilizzata del nostro territorio, incoraggeranno l’uso dell’auto privata e priveranno per sempre la collettività di alcuni beni comuni di inestimabile valore. Vogliamo in oltre ricordare i pareri sul RU della Asl dipartimento igiene e prevenzione”.

Approfondimenti
Foto gallery
Notizie correlate
In evidenza