Finanziamento a tasso zero per avviare l'attività: ecco come fare

 Prestiti più facili per i giovani professionisti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 marzo 2015 16:21
Finanziamento a tasso zero per avviare l'attività: ecco come fare

 La novità si è concretizzata in due atti approvati nei giorni scorsi dalla giunta su proposta dell'assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini che rendono possibile, per la prima volta, accedere a finanziamenti in conto interesse a tasso zero, oltre prevedere a una serie di semplificazioni per rendere più spedite le pratiche per ottenere la garanzia.

Le norme che vengono modificate sono il Regolamento di attuazione dell'art. 9 della legge regionale 30 dicembre 2008, n.73 "Norme in materia di sostegno alla innovazione delle attività professionali intellettuali". Questa prima modifica permette di semplificare le procedure e rendere più facile l'accesso al fondo, rendendo più veloce la presentazione della domanda e l'attivazione della garanzia.L'altra modifica, che dovrà essere approvata dal consiglio, riguarda la legge per l'aspetto del finanziamento in conto interessi a tasso zero.

"Abbiamo deciso di introdurre queste novità – spiega l'assessore Simoncini – per andare incontro alle difficoltà di tanti giovani professionisti che, pur avendo idee e capacità, spesso non riescono ad avviare l'attività per mancanza di capitali da investire. Oltre a ad agevolare le operazioni di garanzia, che concediamo a titolo gratuito, i professionisti singoli o associati potranno accedere a finanziamenti in conto interessi a tasso zero. Ancora un passo in avanti, dunque, verso la piena valorizzazione del mondo delle professioni, con un'attenzione particolare verso i più giovani, che rappresentano una quota consistente dell'economia regionale e che, a causa della crisi e delle difficoltà crescenti nell'accesso al credito, stanno attraversando notevoli difficoltà".

 Il nuovo intervento diventa parte di un pacchetto complessivo di misure a favore dei giovani (Giovanisì) e per promuovere la competitività e la produttività della Toscana, generando un volume di finanziamenti attivabili pari a 1 milione e 683 mila euro.

Il contributo in conto interessi è concesso per prestiti d'onore ai giovani esercenti la pratica o il tirocinio professionale, per l'acquisizione di strumenti informatici.

Per prestiti ai giovani con età inferiore a 40 anni, finalizzati al supporto delle spese di impianto di nuovi studi professionali, mediante progetti di avvio e programmi per l'acquisizione di beni strumentali innovativi e tecnologie pe l'attività professionale.

I prestiti sono assistiti dalla garanzia, così come previsto dal regolamento, fino ad un importo massimo dell'80 per cento dell'ammontare complessivo delle operazioni finanziariIl soggetto gestore del fondo è Toscanamuove (https://www.toscanamuove.it/Home/BandiGestiti). Tutte le info anche sulle pagine della Regione, professioniintellettuali e su Giovanisì.

 L'attenzione verso le professioni si è di recente concretizzata anche sul piano istituzionale. La giunta ha deciso nei giorni scorsi la partecipazione, in qualità di invitati permanenti, dei due vicepresidenti della Commissione regionale delle professioni che rappresentano rispettivamente le professioni ordinistiche e quelle dei prestatori d'opera intellettuale.

Oltre ad essere rappresentati al tavolo di concertazione, rappresentanti delle professioni saranno per la prima volta anche nei Comitati di sorveglianza di Fesr e Fse. Quanto alla nuova programmazione del Fse 2014-20, potranno essere finanziati interventi mirati di formazione continua, e di supporto all'autoimpiego, percorsi di co-working, praticantat e anche incentivi per l'occupazione.

Piccoli prestiti Ancora sul fronte del credito, sono stati introdotti piccoli prestiti fino a 3 mila euro, per i professionisti con partita Iva, allargando così la platea dei beneficiari di una legge che prevede interventi a favore delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà che potranno beneficiare anche del fondo istituito per i piccoli prestiti a imprese colpite da calamità.

Professioni e autoimprenditorialità Favorire l'accesso alle professioni e l'autoimprenditorialità dei giovani è anche l'obiettivo della misura - inserita nel progetto Giovanisì – dei praticantati retribuiti. Grazie alla collaborazione con il mondo accademico e delle professioni, attraverso 19 protocolli di intesa, è stata estesa la possibilità di retribuzione anche ai tirocini, obbligatori e non, finalizzati alla pratica di studio. Con il primo bando sono state avviate 539 attività di praticantato, cui si aggiungeranno le 220 domande presentate con il secondo bando, per un totale di 759 praticantati avviati.

Altre iniziative I giovani professionisti in Toscana possono contare anche su due strumenti innovativi: un'operazione, in due fasi, per l'avio di attività di co-working, con l'individuazione di spazi (ad oggi sono 9 gli spazi accreditati, per una ventina di domande di voucher) e l'assegnazione di voucher (finanziati grazie a 200 mila euro di risorse anticipate dalla Regione sul Fse 2014-20) a favore di coloro che vogliono entrare nella rete.

Un ulteriore supporto per giovani professionisti verrà da Garanzia Giovani: la giunta sta definendo gli indirizzi per il sostegno ai processi di autoimpiego, che offre strumenti per la formazione di coloro che intendono avviare un'impresa o lavoro autonomo. Il bando uscirà fra breve e le risorse disponibili sono pari ad 1 milione per il 2015.

Gli scritti ad Ordini, Collegi, associazioni professionali in Toscana sono circa 148.000, circa 39 professionisti ogni mille abitanti, 4 in più della media nazionale, più o meno il 10% degli occupati, una densità seconda solo a quella di regno Unito e Olanda. In Italia il mondo delle professioni rappresenta il 20% del Pil un piccolo esercito che oggi, soprattutto fra le giovani generazioni, accusa i colpi della crisi. Un'indagine Irpet-Sociolab presentata lo scorso gennaio ha evidenziato il progressivo deteriorarsi dei parametri: imprese molto piccole, per l'80% sotto i 5 dipendenti e con fatturati che negli anni sono andati diminuendo di pari passo con la contrazione dei mercati. Imprese, soprattutto, fatte da giovani, quasi il 48% è sotto i 40 anni, mentre il 28,6% è fra i 40 e i 50.

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