Festival Internazionale di Cinema e Donne: la seconda giornata

In programma “Sanza Rossetto”,”Chianti Share”, “The Girl, the Mother and the Demons”.Il premio “Angela Caputi Maestre del Cinema”a Suzanne Osten

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 novembre 2018 23:24
Festival Internazionale di Cinema e Donne: la seconda giornata

Seconda giornata per il Festival Internazionale di Cinema e Donne, giovedì 22 novembre, a partire dalle ore 11.00 con la masterclass all’Istituto Francese di Firenze (Piazza Ognissanti 2) dal titolo Una carriera fuori dagli schemi, condotta dalla regista francese Marie-Castille Mention – Schaar, che ripercorrerà la sua carriera, analizzando alcuni passaggi cruciali su come s’impara a “fare cinema”: come entrare a lavorare in campo cinematografico partendo dalla comunicazione e dal giornalismo; come passare dalla scrittura alla regia; come occuparsi dell'organizzazione e della produzione di film altrui per arrivare alla produzione di film propri.

Dalle ore 15.00, al cinema La Compagnia, spazio ai cortometraggi incentrati sul tema del 'vivere un territorio': London a float di Gloria Aura Bortolini, che racconta della scelta di chi vive in una barca ormeggiata sul Tamigi; Chianti Share della giornalista e regista fiorentina Carolina Mancini, che mostra la serena normalità dell'incontro di migranti, in un territorio antico e accogliente come quello del Chianti. A Mercatale le lezioni di Italiano per stranieri al circolino del paese divento un laboratorio interculturale.

Seguono due medio metraggi documentari: anteprima nazionale di Senza Rossetto di Emanuela Mazzina e Silvana Profeta, ospite del festival, che raccoglie le testimonianze delle prime donne che in Italia esercitarono il diritto di voto nel 1946. Si raccomandava alle donne di non mettere il rossetto, andando a votare, per non sporcare la scheda rendendola nulla. Il film nasce da un prezioso progetto dell'Archivio Audiovisivo AAMOD e dalle rete di archivi REGESTA . Alla presenza della regista Silvana Profeta.

A seguire Soupirs d'âme di Helene Doyle, il più autobiografico dei tre documentari dell’autrice in programma al festival. Racconta il tema dell'abbandono e dell'adozione e le maternità forzate in tempo di guerra. Memoria e documentazione sul campo, tra Montreal e Sarajevo, dove qualcuno disegna le ali alle foto dei bambini e le incolla sui muri . Alla presenza di Helene Doyle.

Si prosegue con l’anteprima di Tracking Edith, di Peter Stepan Jungk che riscopre la vita segreta della famosa fotografa sociale Edith Tudor-Hart, che oltre a scattare eccezionali fotografie della classe operaia inglese e dei bambini di strada era un'attivissima spia al servizio dell'Unione Sovietica. Il film segna l'esordio di Karoline Burckner nella distribuzione, e di Clara Burckner creatrice della distribuzione alternativa Basis Film che ha lanciato, negli anni '70, gran parte dei film di donne tedeschi; entrambe presenti alla proiezione

Alle ore 21 consegna del Premio Maestre del Cinema di Angela Caputi a Susan Osten, decana del cinema svedese e ambasciatrice della Svezia per il cinema e il teatro per bambini e a seguire la proiezione del film in anteprima The Girl, the Mother and the Demons (Flickan, mamman och demonerna). L’autrice torna su in tema a lei molto caro: il rapporto tra le madri con problemi psichici e i loro bambini. Il film centra direttamente il problema mettendo in scena i demoni che perseguitano la madre; la bambina non li vede ma cerca di combatterli. Alla presenza di Suzanne Osten

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