Festa della protezione civile: prove virtuali d'alluvione al museo Bardini

Stamani allarme simulato nell'ambito della I edizione della 'Festa della protezione civile'. Test con una diga anti inondazioni. Al centro commerciale San Donato allestito il 'villaggio' della prevenzione e della sicurezza. Stand e percorsi guidati per conoscere tutto quello che si fa per fronteggiare le emergenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 ottobre 2019 19:24
Festa della protezione civile: prove virtuali d'alluvione al museo Bardini

Una diga di 45 metri in Pvc (un materiale termoplastico ricavato da materie prime naturali) in grado proteggere il museo Bardini dalle inondazioni. Questa mattina, a poco meno di un mese dal 53° anniversario dell'alluvione del 1966, il Comune di Firenze ha eseguito un test di difesa idraulica di un luogo d'arte nei pressi dell'Arno. 

“Oggi, in occasione della prima giornata fiorentina della protezione civile – ha spiegato la vicesindaca Cristina Giachi che è anche assessora alla protezione civile – abbiamo fatto un primo test-esercitazione di un sistema di salvaguardia che viene dalla Francia. Le autobotti hanno simulato un'ondata di piena riversando in poco tempo 45 mila litri di acqua”.L'impianto funziona come una paratia, come una diga che si alza quando l'ondata cresce bloccandola e impedendo l'ingresso dell'acqua nell'edificio.

É stato scelto il Bardini, che custodisce opere di Donatello e Della Robbia, perchè è vicinissimo all'Arno e già nel '66 fu semidistrutto dall'acqua. Il rotolo di Pvc entra in funzione da sé dopo essere stato steso. La barriera a diga riesce a essere perfettamente efficace, garantendo protezione fino al raggiungimento di due metri dell'acqua esondata. “É molto importante trovare sempre nuovi mezzi di protezione dei beni culturali – ha aggiunto la vicesindaca Giachi – questo è un progetto sperimentale e se funzionerà, come sembra, ci disporremo a raccogliere le risorse per acquistarli nella quantità necessaria per proteggere i musei fiorentini”.

“Questo sistema è così versatile – ha concluso – che acquistandolo può consentire di proteggere altri ambienti o sezioni della città. Può essere adoperato anche in prossimità del fiume. A Parigi, ad esempio, dispongono queste barriere lungo la Senna nei punti dove i parapetti si abbassano e l'acqua rischia di uscire”.

Prima edizione della Festa della protezione civile stamani a Firenze. Nel 'villaggio' allestito al centro commerciale San Donato sono stati allestiti percorsi guidati. Ci sono, anzitutto, le strutture di accoglienza: fino a stasera si potrà vedere il montaggio di una tenda pneumatica adibita a dormitorio ed un’altra adibita a mensa. Viene anche illustrato il funzionamento delle comunicazioni in situazioni di emergenza (con la riproduzione di una sala radio completa di ponti ed apparati per le comunicazioni) e della sala operativa mobile.

Personale specializzato spiega il sistema di allertamento e i relativi codici (giallo – arancione – rosso) e la comunicazione attraverso i social media. A San Donato è possibile vedere come vengono utilizzate le principali attrezzature logistiche di emergenza: torrefaro, idrovore e connessioni satellitari. Oggi i visitatori potranno infine le buone prassi da adottare dai proprietari di animali domestici in caso di emergenza.Per i più piccoli sono stati allestiti giochi interattivi nelle varie aree: qui possono fare esperienze per conoscere la protezione civile ed i maggiori rischi (sisma – alluvione – calore – freddo) e l’autotutela.

“Una festa perché vogliamo sottolineare l'importanza di questi volontari e del dispositivo di protezione civile – ha sottolineato la vicesindaca e assessora alla protezione civile Cristina Giachi – che oltre ad avere un nucleo interno di dipendenti comunali non potrebbe fare nulla senza la collaborazione di tutte le associazioni. E poi perché vogliamo che i cittadini, sia per autoproteggersi sia per aiutare nella protezione della città, siano consapevoli di tutto ciò che è necessario fare per gestire un'emergenza”.“Non dimentichiamo – ha aggiunto – che a Firenze abbiamo una tradizione di buon dispositivo di protezione civile, siamo chiamati ad operare in altri contesti, siamo nella colonna mobile degli enti locali regionale e nazionali”.

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