Febbraio a Eataly Firenze: un progetto per le zone terremotate all’Osteria di Sopra

Cene a tema, corsi di cucina e molto altro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 febbraio 2017 23:03
Febbraio a Eataly Firenze: un progetto per le zone terremotate all’Osteria di Sopra

Eataly Firenze ospita a febbraio “Le mie Marche”, il progetto di ristorazione di Andrea Giuseppucci, giovane chef del ristorante La Gattabuia di Tolentino, in provincia di Macerata. Attraverso i piatti della tradizione locale, vengono fatte conoscere la bellezza e la bontà che caratterizzano la regione Marche, al centro dell’attenzione nazionale a seguito del terremoto del 30 ottobre 2016, che ha duramente colpito, oltre alle Marche, anche Umbria e Lazio.

Il progetto non termina in Toscana ma sarà poi il turno di Eataly Lingotto a Torino dall’1 al 31 marzo, e di Eataly Smeraldo a Milano, dall’1 al 30 aprile.

L’idea ristorativa di Andrea Giuseppucci nasce nel 2014 nelle ex carceri di Tolentino, il paese di nascita dello chef, nel cuore delle Marche: grazie ad un’opera di recupero e restauro, lo spazio viene trasformato nel ristorante La Gattabuia. La cucina di Giuseppucci è legata alla terra, ma la tradizione viene rivisitata in chiave moderna. Le materie prime, di altissima qualità, sono quelle che offre ogni giorno il territorio, dai monti Sibillini alla costa adriatica: lo chef aggiunge la sua creatività, creando sempre nuovi piatti che esaltano i sapori e i gusti marchigiani.

Ben presto così La Gattabuia diventa un centro di sperimentazione e ricerca che cattura l’attenzione sia del pubblico gourmet sia della critica nazionale. Questo fino all’ottobre 2016, quando il terremoto che devasta il Centro Italia colpisce duramente anche Tolentino: il ristorante La Gattabuia è costretto a chiudere per inagibilità dei locali.

Rivolgendo un abbraccio virtuale alla regione Marche e alla sua popolazione messa a dura prova dagli eventi della natura, Eataly sostiene il progetto “Le mie Marche”: grazie ad Andrea Giuseppucci, i piatti locali vengono portati oltre i confini territoriali, per raccontare le tradizioni, gli ingredienti e le storie di una regione che, nonostante la catastrofe del terremoto, non si arrende e anzi reagisce con la forza e la tenacia che ne caratterizzano anche la cucina. 

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