Fase 2 Coronavirus, il rischio di prendere troppo l'auto

Il sindaco di Firenze Nardella punta sulla "mobilità green": invita a usare bici o andare a piedi il più possibile, sempre facendo recitare al trasporto pubblico un ruolo centrale anche se in modalità ridotta. Oggi alle 14,30 videoconferenza con gli altri primi cittadini delle grandi città

Redazione Nove da Firenze
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23 aprile 2020 11:27
Fase 2 Coronavirus, il rischio di prendere troppo l'auto
foto Agenzia Dire

(DIRE) Firenze, 23 apr. - "Con la ministra De Micheli stiamo concordando un fondo per potenziare economicamente sia la realizzazione di piste ciclabili temporanee, sia l'uso di mezzi", come il bike sharing. Lo spiega il sindaco di Firenze Dario Nardella, intervenuto a 'Centocittà', su Radio 1. Si tratta in pratica di dar fiato, rinforzandolo, a quel comparto della mobilità green che potrebbe alleggerire sia il ricorso al trasporto pubblico, che sarà sorvegliato a vista nella fase due, ma soprattutto l'utilizzo dell'auto.

I sindaci metropolitani, su convocazione dello stesso Nardella e del presidente di Anci Antonio Decaro, si ritroveranno in video conferenza alle 14.30, e il primo cittadino spiega: "Siamo ben coordinati e c'è un punto in cui siamo tutti d'accordo: cambiare i tempi delle città, tant'è che abbiamo già avviato consultazioni e confronti con il mondo sindacale proprio per prevedere un diverso sistema di lavoro". 

Detto questo, tuttavia, "non possiamo paragonare una metropoli come Milano a città metropolitane come Firenze o Bologna. E' ovvio che ogni città metterà in campo i migliori strumenti".

Opzioni diverse per dimensioni e realtà differenti, anche se Nardella ribatte su un punto: puntare tutto sugli spostamenti privati, in auto, è errato e ingestibile. "Le città italiane hanno conquistato traguardi importanti su ambiente e sostenibilità e non possiamo buttare via dieci anni di investimenti e sacrifici. Per questo c'è una via di mezzo, un'alternativa tra auto privata e mezzi pubblici in questa fase", come "il bike sharing, le bici", oppure "andare dove possibile a piedi". Il tutto continuando a far recitare un ruolo centrale al trasporto pubblico, anche se in modalità contingentata.

A Firenze, dove il tpl ha un carico annuo di 110 milioni di passeggeri, uno degli obiettivo resta, infatti, "fare in modo che le persone possano utilizzare il più possibile i mezzi pubblici in sicurezza, perché quando tutti torneranno a lavorare non possiamo consentire che si faccia un uso sproporzionato delle automobili. Rischieremo di congestionare o bloccare le città italiane in pochissimi giorni". Per questo "abbiamo pronto un piano tecnico di termoscanner e di misurazione della temperatura sia a bordo dei mezzi pubblici, ma anche ai capolinea delle tramvie, che sono i mezzi più utilizzati". Inoltre "studieremo delle fasce di apertura per uffici, negozi, fabbriche, aziende e quando sarà il momento anche delle scuole, in modo da evitare orari di punta".(Dig/ Dire)

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