Fabio Luisi sul podio del Maggio per il concerto del ciclo Strauss

In programma anche musiche di Beethoven e Eötvös l'8 febbraio 2018 alle 20:00

Redazione Nove da Firenze
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06 febbraio 2018 22:56
Fabio Luisi sul podio del Maggio per il concerto del ciclo Strauss

Firenze, 6 febbraio 2018 - Giovedì 8 febbraio, alle ore 20, torna il maestro Fabio Luisi alla direzione dell'Orchestra del Maggio per il primo dei suoi due appuntamenti dei concerti del ciclo Strauss della Stagione 2017/18. Si comincia con Alle vittime senza nome di Péter Eötvös (brano su commissione del Maggio Musicale Fiorentino, dell'Orchestra Filarmonica della Scala, dell'Accademia di Santa Cecilia e dell'Orchestra Sinfonica della RAI) che commemora tutte le vittime del terrorismo, dei massacri e delle fughe disperate per terra e per mare di questi ultimi anni.

La collaborazione tra le quattro prestigiose istituzioni musicali nazionali la cui attenzione per la nuova musica è da sempre una costante nella programmazione artistica dei singoli cartelloni, è nata per commissionare e promuovere nuove opere sinfoniche a importanti compositori del nostro tempo.

Scrive Péter Eötvös - direttore e compositore ungherese, all’apice di un’interessante carriera che lo ha accreditato tra le voci più importanti del panorama internazionale - nella prefazione al suo nuovo pezzo: “Gli italiani chiamano la mia opera sinfonica Requiem. Per gli europei il Requiem è una messa funebre, ma non sono sicuro di poterla definire tale perché l’ho scritta in memoria di persone appartenenti ad altre culture. Il brano deve ricordare quei numerosi migranti arabi e africani che, nella speranza di approdare a un mondo migliore, sono saliti ignari su barconi sovraffollati inabissatisi prima di raggiungere le coste italiane".

Ciascuna delle tre parti incomincia e si conclude con una melodia suonata da diversi strumenti soli che, secondo quanto afferma il compositore, sono come “gli occhi disperati delle singole persone che ho visto nelle immagini” e assumono un’eloquenza espressiva quasi parlante. La presenza di Eötvös al Maggio Musicale Fiorentino inizia nel 1975 in occasione del 38° Festival quando diresse con l’autore Karlheinz Stockhausen Herbstmusik nella sua prima rappresentazione italiana.

Sempre come direttore Eötvös è tornato a dirigere il Coro e l’Orchestra dell’Opera di Firenze in due concerti nel settembre 1977 e poi è di nuovo salito sul podio del Maggio in occasione del 47° Festival nel 1984 quando sotto la responsabilità artistica di Luciano Berio è chiamato, in tre diverse occasioni, a dirigere sia la compagine di casa che l’Ensemble Intercontemporain.

Si prosegue con il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven, con la solista Lise de la Salle, in cui si percepisce tutta la carica rivoluzionaria del compositore austriaco. L'adesione infatti a questa tipologia musicale, assai diffusa nel Settecento, serviva a due scopi: da un lato irrobustire la forma e monumentalizzarne la struttura per renderla più adatta all’espressione di nuovi contenuti, caratterizzati da dirompente vitalismo, grande profondità di sentire, tensione drammatica, estro improvvisatorio, contrapposizione dialettica tra solista e orchestra; dall’altro esaltare la natura festiva, celebrativa e mondana del concerto solistico, riunendo forza ed eleganza, energia e spettacolo, intima poesia e grandioso virtuosismo.

A concludere due poemi musicali di Richard Strauss: il Don Juan e il Till Eulenspiegels lustige Streiche. Il primo rappresenta l’affermazione di Strauss nella composizione orchestrale: la musica esprime tanto il freddo senso di rinuncia alla vita che ha portato il libertino a farsi uccidere quanto uno schema ben preciso con la tripartizione della forma-sonata. Il secondo brano invece, le cui prime bozze nacquero a Firenze, è una pagina in cui la musica, grazie a un impareggiabile virtuosismo compositivo e strumentale unito a uno spiccato gusto per il colore, raggiunge esiti di estrema concretezza.

Il secondo concerto del Ciclo Strauss, sempre con il Maestro Fabio Luisi alla direzione con il violoncellista Jan Vogler, si svolgerà sabato 24 febbraio alle ore 20. In programma il Concerto per violoncello e orchestra in si minore, op. 104, b. 191 di Antonín Dvořák e l'Ein Heldenleben, op. 40 di Richard Strauss.

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