Euro falsi in Mugello, arrivano da Napoli per posta

Uno degli indagati alla vista dei carabinieri ha cercato di ingoiare gli euro falsificati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 settembre 2014 14:34
Euro falsi in Mugello, arrivano da Napoli per posta

 I militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Borgo San Lorenzo hanno dato esecuzione a due misure cautelari nei confronti di un 40enne di Vicchio, già noto alle forze dell’ordine anche come sorvegliato speciale e un 36enne di Borgo San Lorenzo. Ai due sono stati attribuiti - in concorso - oltre 50 episodi di spendita di banconote false in esercizi commerciali del mugello. I fatti accertati e documentati si sono svolti dal mese di luglio 2012 all’inizio del 2013, ma le indagini, dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Firenze, Dott. Cutrignelli, particolarmente complesse per queste tipologie di reati, si sono protratte fino ai giorni scorsi, con l’emissione, da parte dell’Autorità Giudiziaria, delle odierne misure restrittive (ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 40enne di Vicchio – sottoposizione agli arresti domiciliari per il 36enne di Borgo San Lorenzo).

Nel corso delle investigazioni, sono stati accertati dai Carabinieri i contatti di uno degli indagati con soggetti della Provincia di Napoli per l’approvvigionamento delle banconote false, mentre l’altro si recava nell’hinterland partenopeo per acquisire materialmente le banconote, risultate ad un buon livello di falsificazione, anche se in due circostanze i commercianti si erano accorti che le banconote consegnate loro dai due indagati non erano genuine. Nel primo degli episodi accertati, quello che ha dato l’impulso ai Carabinieri della Compagnia di Borgo San Lorenzo di avviare più approfondite indagini, il commerciante si era limitato a riconsegnare 4 banconote da 50 euro informando le autorità.

In un’altra circostanza, era stato preso di mira un venditore ambulante, con il quale era scaturita una violenta colluttazione, a seguito del suo rifiuto di ricevere le banconote, consegnate dall’indagato; l’ambulante ne usciva con delle lesioni personali. In quell’occasione uno degli indagati aveva usato violenza, minaccia e resistenza anche nei confronti dei Carabinieri intervenuti ed aveva tentato oltretutto, in loro presenza, di ingoiare alcune banconote con l’evidente scopo di impedire ai militari di verificarne la falsità.

Nel corso dell’attività investigativa era stato possibile documentare l’attività delittuosa procedendo anche al sequestro di alcune banconote contraffatte spedite all’indagato a mezzo posta come campione di prova in vista di un approvvigionamento più consistente, che poi non si era concretizzato. 

In evidenza