Esposto di Ferdinando Imposimato alla Procura per le dichiarazioni del Sindaco Nardella pro astensione al voto

Il capogruppo PD Bassi replica al M5S: "Iniziativa ridicola, serve un ripasso della Costituzione"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 aprile 2016 21:57
Esposto di Ferdinando Imposimato alla Procura per le dichiarazioni del Sindaco Nardella pro astensione al voto

E’ stata depositata oggi alla Procura di Roma la denuncia di reato relativamente all’intervista rilasciata dal Sindaco di Firenze il giorno 7 aprile scorso a Controradio durante la quale, dopo aver preso a pretesto il Regolamento per il decoro urbano, si è profuso in argomentazioni circa la legittimità dell’astensione al voto referendario in modo da non far raggiungere il quorum.

"Il referendum è strumento fondamentale di democrazia diretta, serve al popolo sovrano (art. 1 Cost.) per controllare la volontà del parlamento affinché legiferi rispettando la volontà popolare, specie quando chi governa, come è oggi in Italia, non è stato eletto dal popolo -dichiarano le consigliere del Movimento Cinque Stelle Arianna Xekalos e Silvia Noferi- L'invito all'astensione dal voto referendario è di una gravità enorme, superiore all'astensione dal voto nelle elezioni politiche o locali perché comporta, nel caso in cui non si raggiunga il quorum di partecipazione, la non validità delle votazioni. Il Legislatore ha sanzionato penalmente colui che invita il popolo all'astensione sia con riferimento alle elezioni politiche, sia con riferimento al referendum, con l'art.

98 del testo unico delle leggi elettorali (D.P.R. n. 361/57) che punisce come delitto con la reclusione da sei mesi a 3 anni il pubblico ufficiale e chiunque investito di un pubblico potere o funzione civile o militare, abusando delle proprie funzioni si adopera a indurre gli elettori all’astensione. Divieto ribadito dalla L. 352 del 1970 sul referendum (Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del popolo ) ove all'art. 50 è espresso il richiamo alla disciplina delle disposizioni del testo unico delle leggi per l'elezione della Camera dei deputati e all'art.

51 ove è previsto che Le disposizioni penali, contenute nel Titolo VII del testo unico delle leggi per la elezione della Camera dei deputati, si applicano anche con riferimento alle disposizioni della presente legge. Le sanzioni previste dagli articoli 96, 97 e 98 del suddetto testo unico si applicano anche quando i fatti negli articoli stessi contemplati riguardino le firme per richiesta di referendum o per proposte di leggi, o voti o astensioni di voto relativamente ai referendum disciplinati nei Titoli I, II e III della presente legge.

Le sanzioni previste dall'articolo 103 del suddetto testo unico si applicano anche quando i fatti previsti nell'articolo medesimo riguardino espressioni di voto relative all'oggetto del referendum. Il Presidente Imposimato letta la trascrizione dell’intervista ha immediatamente provveduto alla redazione dell’esposto e incaricato un suo stretto collaboratore di rappresentarci presso la Procura di Roma (che trasferirà l’atto a Firenze per competenza territoriale). Siamo decisi ad andare fino in fondo e nel caso la Procura dovesse archiviare procederemo in appello. Non è ammissibile che un Sindaco si permetta un giorno di invitare i cittadini a non votare e il giorno dopo si presenti in Consiglio Comunale a parlare di legalità".

"Talvolta basterebbe riprendere in mano la Costituzione della nostra Repubblica per evitare di fare figuracce. Ma a quanto pare per le esponenti del Movimento 5 Stelle questo sembra essere uno sforzo troppo grande". Così il capogruppo PD Angelo Bassi commenta la notizia dell'esposto presentato dalle esponenti del M5S Xekalos e Noferi contro il sindaco Nardella per le dichiarazioni a favore dell'astensione sul referendum dello scorso 17 aprile. "«Se la Costituzione prevede che la non partecipazione della maggioranza degli aventi diritto è causa di nullità, non andare a votare è un modo di esprimersi sull’inconsistenza dell’iniziativa referendaria» ha avuto modo di dichiarare il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. E noi non abbiamo altro da aggiungere. Auguri alle consigliere dei 5 Stelle, a cui comunque vogliamo ricordare che il referendum è stato bocciato dal 70% degli italiani".

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