Esercizi pubblici e circoli "no slot": in arrivo il logo

Lotta agli abusivi proclamata dalla CNA. Controlli contro l’abuso di alcool: per un barista in centro scatta la multa. La Polizia Municipale di Livorno costituirà un nucleo anti-evasione fiscale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 marzo 2015 21:55
Esercizi pubblici e circoli

FIRENZE– Sta per arrivare "No Slot", logo per identificare esercizi e circoli, bar e luoghi di ricreazione, che scelgono di non installare macchinette popolarmente definite "mangiasoldi" (apparecchi e congegni per il gioco, lecito, con vincite in denaro): sarà approvato dalla Giunta regionale che realizzerà anche, sul proprio sito web, uno specifico portale per gestire le richieste di questo marchio identificativo. Lo prevede un regolamento – oggi approvato in Giunta su proposta della vicepresidente Stefania Saccardi con delega alle politiche sociali – che attua la legge regionale 57 varata nell'ottobre 2013 con disposizioni per il gioco consapevole e per la prevenzione della ludopatia.

"Abbiamo tenuto conto – sottolinea Saccardi – non solo delle recenti modifiche apportate alla nostra legge dall'ultima Finanziaria regionale, quella del 2015, ma anche di un importante lavoro svolto da uno specifico gruppo tecnico incaricato proprio di redigere il regolamento". Tre i capitoli in cui sono raggruppati gli otto articoli della nuova norma: le caratteristiche dell'Osservatorio regionale sul fenomeno della dipendenza da gioco, la concessione di contributi per progetti promossi dal terzo settore, la disciplina del logo identificativo "No Slot". "Organo di consulenza permanente del Consiglio e della Giunta regionali", l'Osservatorio sul fenomeno della dipendenza da gioco avrà sede presso la direzione regionale sanità: lo formano, con partecipazione a titolo gratuito, tre assessori regionali (salute, formazione, commercio), tre consiglieri regionali, tre rappresentanti dei Comuni, tre esponenti del volontariato, tre esperti e un rappresentante per ogni USL toscana.

Ha funzioni di studio e monitoraggio del fenomeno, formula pareri in tema di prevenzione, proposte per servizi di accoglienza, promuove campagne di sensibilizzazione. Per quanto riguarda i contributi al terzo settore per progetti in favore del reinserimento sociale di persone (e famiglie) con problematiche e patologie legate al gioco, il regolamento prevede che sia la Giunta regionale a impartire "indirizzi" a Società della Salute e Comuni per l'approvazione di specifici bandi. E' prevista una priorità per quei progetti che indichino "percorsi personalizzati" e "attività di tutoraggio" per il reinserimento sociale delle persone coinvolte nel fenomeno del gioco d'azzardo. Gli ultimi articoli del regolamento si soffermano sul logo identificativo, anch'esso già previsto dalla legge 57/2013, per evidenziare quei locali che scelgono di non installare "apparecchi per il gioco lecito": il logo sarà approvato dalla Giunta regionale, anche "sentito l'Osservatorio", e sul portale della Regione sarà pubblicato l'elenco di tutti gli esercizi pubblici che lo utilizzano.

Uno specifico decreto dirigenziale regolamenterà i modi di utilizzo del logo e gli impegni assunti dai titolari di circoli ed esercizi pubblici: saranno poi i Comuni a verificare che circoli ed esercizi utilizzatori del logo rispettino gli impegni presi. Se in un locale "No Slot" saranno trovati apparecchi con vincita in denaro, il Comune dovrà rimuovere la vetrofania e comunicare il fatto alla Regione che cancellerà il locale dall'elenco. La legge regionale 57/2013 detta, fra l'altro, anche le distanze minime dentro cui è vietata l'apertura di "centri scommesse" e di "spazi per il gioco con vincita in denaro" (500 metri da scuole, luoghi di culto, centri socio-ricreativi e sportivi, strutture sanitarie o socio-assistenziali) stabilendo anche che i Comuni possano individuare "altri luoghi sensibili" nei quali non ammettere l'apertura di queste attività.

Vengono inoltre dettati, dalla legge, obblighi per i gestori, norme sulla pubblicità, attività di formazione nonché disposizioni in materia di IRAP (dal periodo d'imposta 2015 l'aliquota IRAP è maggiorata di 0,30 punti percentuali per esercizi/circoli che offrono le slot ed è ridotta di 0,50 punti percentuali per esercizi/circoli che rimuovono quelle macchinette).Complice la crisi economica, l’abusivismo è un fenomeno che è sempre più diffuso in particolare nei settori moda, benessere, fotografi professionisti.

Le imprese di questi comparti infatti da alcuni anni stanno attraversando un periodo particolarmente difficile, con evidente riduzione di lavoro e fatturato, a causa non solo del perdurare della crisi economica, ma anche della concorrenza sleale di persone e attività che lavorano in modo non regolare. CNA, che sta monitorando da tempo tale fenomeno, ne ha discusso aspetti e modalità per combatterlo durantel’evento “LEGALITÀ – QUALITÀ – PROFESSIONALITÀ” lunedì 2 marzo a Pisa con la partecipazione di dirigenti nazionali, regionali e provinciali dell’Associazione, nonché rappresentanti delle Istituzioni. E CNA ha anche presentato una serie di proposte per aggredire la concorrenza sleale di chi lavora in modo non regolare: tavoli provinciali con tutte le componenti istituzionali, associative e gli organi di vigilanza, coordinati da Camera di commercio e/o Prefettura, con il compito di monitorare il fenomeno e predisporre azioni coordinate;maggiori controlli da parte degli organi di vigilanza.

A Polizia municipale, Asl, Nas, Guardia di Finanza ecc., CNA chiede un impegno straordinario per colpire in maniera forte l’abusivismo, ma anche per attuare sinergie comuni per combattere l’illegalità e creare nuove opportunità di occupazione. I tavoli sulla legalità, oltre ai controlli, dovranno preparare programmi e campagne per informare il cittadino sui rischi che corre ogni qualvolta ricorre all’utilizzo di servizi e prodotti non regolari.L’Amministrazione Comunale, d’intento con il Comando di Polizia Municipale, intende costituire all’interno del Nucleo di Polizia Giudiziaria, uno specifico gruppo anti-evasione fiscale. La creazione di tale nucleo era, tra l’altro, espressamente prevista nel programma di mandato del sindaco. Questo, in virtù anche della recente conversione in legge del Decreto Milleproroghe n.

192/2014, che porta al 100% la quota di incentivo ai Comuni che partecipano alla lotta all’evasione fiscale (cioè l’intero introito incassato dall’Erario viene assegnato all’Ente stesso). A questo scopo sono partite questa mattina, 2 marzo, a Livorno, nella sede dell’ex Circoscrizione 2, una serie di giornate formative in materia di contrasto all’evasione fiscale per la Polizia Locale. Partecipano numerosi agenti della Polizia Municipale di Livorno e Comuni limitrofi. L’obiettivo del corso è quello di fornire un’adeguata conoscenza sugli aspetti essenziali della normativa recente che come detto è relativa al coinvolgimento dei Comuni nel recupero dell’evasione fiscale, mettendo in primo piano il ruolo delle Polizie Locali. Saranno trattate le aree di intervento, le priorità, le cautele per l’operatore, i rapporti con l’ordinaria attività di controllo del territorio e gli aspetti operativi della collaborazione con i soggetti, interni ed esterni al’Amministrazione, coinvolti nell’attività di recupero dell’evasione fiscale.Sabato sera gli agenti del reparto della Polizia Amministrativa, durante controlli sul rispetto delle norme che regolano la vendita di alcolici, hanno sorpreso il gestore di un famoso bar di piazza della Repubblica a somministrare un cocktail alcolico ad un fiorentino minorenne.

Per il barman è scattata una sanzione di 333 euro per la violazione della legge 125 del 2001

Notizie correlate
In evidenza