Empoli: meno qualità e più quantità. Fascia destra migliore della sinistra

Dopo il pareggio di ieri al Castellani è chiaro che l’Empoli debba lavorare sui suoi punti di forza e tralasciare quelle che sono, invece, le caratteristiche più estetiche del proprio gioco

03 febbraio 2019 11:41
Empoli: meno qualità e più quantità. Fascia destra migliore della sinistra
Immagine concessa da www.empolicalcio.net

I giocatori di Mister Iachini, come già detto, hanno qualità, ma non possono perdercisi dentro e rischiare di mettere in bilico il risultato del match. Ieri c’era un centrocampo che ne aveva un’eccessiva dose, debilitando forse quell’agonismo cinico e pratico che tanto serve all’Empoli. È bastata una leggera flessione psicologica per permettere al Chievo di trovare la doppia via del gol. Poi l’orgoglio di non voler perdere degli azzurri ha prevalso.

Il terzetto mediano schierato da Iachini possedeva attributi che imponevano, a volte, una gestione del pallone quasi esasperata agli occhi dei tifosi. Sembrava che i calciatori empolesi volessero entrare in porta col pallone. Krunic, Bennacer e Traorè sono singolarità importanti, ma che messi assieme posso impostare la partita su un solo binario, cioè quello tecnico. Inoltre la fascia sinistra, dove Pasqual spingeva, è apparsa deficitaria in intensità, mentre Di Lorenzo su quella opposta ha mostrato come fare entrambe le fasi (difensiva e offensiva) sia nelle sue corde.

Per bilanciare questo Empoli, forse, sarebbe plausibile puntare a due tipologie di innesti nel sistema: uno davanti alla difesa con l’inserimento d’un giocatore esperto che sappia smistare e interdire, compiti semplici ma di valore colossale per gli equilibri della squadra, e uno che veda una difesa ibrida che faccia diagonale verso destra, la fascia laterale migliore della rosa.

Quindi, sfruttare le qualità di Bennacer come regista avanzato che interpreta il ruolo della mezz’ala di centrocampo; una mezz’ala che resti più vicina al mediano e che imposti. Invece Traorè o Krunic spostarli maggiormente alle spalle degli attaccanti. Successivamente utilizzare Acquah per sostituirli, mentre Brighi o Capezzi potrebbero intraprendere il ruolo di fronte ai difensori, collocazione congeniale anche se comunque non esaltante per il pubblico.

Meno qualità e maggiore quantità con cui adeguare una rosa che non deve mai rinunciare a giocare a viso aperto ogni match. 

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