Emergenza freddo: morto un senza fissa dimora

Gli aiuti alle persone in difficoltà. Appello ai fiorentini dell’assessore Funaro: “Segnalateci chi dorme per strada”. A Livorno situazione monitorata, Dhimgjini: "Nessuno, residente o meno, viene abbandonato a se stesso"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 gennaio 2017 18:04
Emergenza freddo: morto un senza fissa dimora

La morsa di gelo che sta attanagliando la penisola in questi primi giorni di gennaio ha già purtroppo causato alcuni decessi di persone senza tetto, che specie nelle grandi città sono costretti a trascorrere la notte all'aperto o in posti di riparo improvvisati. E' di stamani la notizia della morte del clochard polacco 48enne che si è verificata in un giardino tra il Lungarno Santa Rosa e le mura di San Frediano. L’uomo era conosciuto dai volontari e dagli operatori delle strutture per l’accoglienza invernale cittadine e delle Unità di strada che da fine novembre a fine marzo sono impegnati a distribuire coperte, bevande e pasti caldi ai senza fissa dimora che rifiutano di andare a trascorrere la notte in luoghi caldi.

“Oggi è un giorno triste per la scomparsa dell’uomo senza fissa dimora avvenuta questa notte”. Così l’assessore al Welfare e all’Accoglienza Sara Funaro esprime il cordoglio suo personale e dell’amministrazione comunale “Gli operatori e i volontari lo hanno incontrato molte volte: l’uomo ha infatti trascorso lo scorso inverno nelle strutture che abbiamo messo a disposizione per l’attivazione del servizio di accoglienza invernale, dove è stato ospite l’ultima volta a marzo dell’anno scorso”.

“I volontari delle Unità di strada hanno svolto il servizio in città anche ieri sera quando, intorno a mezzanotte, si sono recati sul Lungarno Santa Rosa dove l’uomo che stanotte ha perso la vita non era presente - ha continuato -, c’erano invece altre due persone senza fissa dimora, a cui hanno offerto coperte e pasti caldi. Il 48enne non lo incontravano da diversi giorni: l’ultima volta hanno avuto rapporti con lui un paio di settimane fa e, poiché rifiutò l’accoglienza in una delle tre strutture disponibili, gli offrirono coperte e un pasto caldo per proteggersi dal freddo della notte”. Viste le rigide temperature di queste notti, oggi e domani sono previste uscite aggiuntive, a quelle svolte regolarmente, delle Unità di strada. L’assessore Funaro coglie l’occasione per rinnovare ai fiorentini l’appello affinché segnalino le persone che dormono per strada: “Siamo tutti fortemente impegnati a fare in modo che episodi drammatici come quello di stanotte non si ripetano - ha concluso - e per raggiungere questo obiettivo sono molto importanti anche le segnalazioni che ci arrivano dai cittadini, che possono essere fondamentali per salvare una vita.

La mia speranza è che siano sempre più i senza fissa dimora che decidono di accettare l’accoglienza alle Foresterie Pertini e del Fuligno e presso l’Accoglienza Salesiani di via Gioberti. In questi giorni di grande freddo le porte sono aperte per tutti. Non viene rimandato via nessuno, neanche all’Albergo popolare”.

Per le segnalazioni di persone in difficoltà è possibile chiamare l’Albergo popolare allo 055-211632 albergo o il Centro di ascolto ai numeri 055/46389272 - 055/46389273 (Sportello del Centro ascolto Caritas in via Faentina, civico 32, aperto con il seguente orario: il lunedì e il sabato dalle 9 alle 13 e il giovedì dalle 14 alle 16) oppure inviare una e-mail all’assessorato al Welfare all’indirizzo assessore.funaro@comune.fi.it.

A Livorno la situazione è costantemente monitorata dalla rete del volontariato attiva sul territorio, svolta da associazioni come Sant'Egidio, Caritas, Croce Rossa e Ronda Carità Coteto, che perlustrano le zone cittadine più sensibili come la stazione e i loggiati. "Il nostro impegno - dichiara l'assessore Ina Dhimgjini - è quella di non farci trovare impreparati di fronte a queste emergenze. La temperatura di questi giorni rende davvero difficile la situazione delle persone che vivono per strada, ma tra la capacità ricettiva del SEFA, che abbiamo ampliato fino a 23 posti, e la convenzione con gli alberghi, riusciamo a far fronte in modo soddisfacente a queste situazioni di estremo disagio.

Possiamo quindi dire che a Livorno nessuno è costretto a dormire per strada con questo gelo. Se poi qualcuno lo fa è per sua scelta e non perché non trova riparo nelle strutture pubbliche o convenzionate e comunque sono soggetti conosciuti, seguiti e assistiti anche con cure, indumenti e pasti serali. Nessuno, residente o meno, viene abbandonato a se stesso. Colgo quindi questa occasione per ringraziare sinceramente tutta la rete di volontariato che specie in questi giorni lavora tanto e bene in aiuto a queste persone".

In evidenza