Emergenza Casa, a Firenze un clima che preoccupa

Il capogruppo Donzelli ha incontrato gli abitanti delle case Erp in via Canova

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 gennaio 2015 17:27
Emergenza Casa, a Firenze un clima che preoccupa

"Guerra tra poveri" la continuiamo a chiamare. Ma il problema si fa ogni giorno più concreto visto che è di poche ore fa la notizia diramata da Il Corriere Fiorentino di uno stabile di Firenze recentemente occupato in cui i pagatori regolari, hanno deciso di non pagare più. Una ratio pericolosa, in cui i cittadini non si sentono garantiti dalle istituzioni e che rischia di travolgere l'intera città sovvertendo il sistema sociale in cui il cittadino contribuisce alla spesa pubblica e rispetta le regole.I residenti delle case popolari di via Canova chiedono oggi diritti e legalità: c’era anche il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia e candidato governatore Giovanni Donzelli, questa mattina, davanti al blocco di appartamenti Erp dove nella notte di Natale si è verificata un’occupazione lampo scongiurata dall’intervento pacifico di tutti i condomini.

C'è dunque chi si mette in lista, aspetta e paga il canone fissato dall'Amministrazione e chi non lo fa, ecco chi sono i fronti contrapposti: non aristocratici e popolo, non borghesi e proletari. Sono vecchi e nuovi poveri.

“Gli inquilini di via Canova hanno messo in atto una resistenza passiva all’occupazione, quasi gandhiana – spiega Donzelli, insieme al capogruppo comunale FdI Francesco Torselli e al vicecapogruppo comunale di Forza Italia, Jacopo Cellai – rimediando da soli all’irruzione di una famiglia albanese che si era fatta scudo con 7 minori. Al di là del singolo episodio, resta un dato importante: laddove le istituzioni non danno risposte alla gente in attesa di una casa popolare, e non intervengono in maniera concreta di fronte alle occupazioni abusive, danno il via a una guerra tra poveri che genera insicurezza, odio, razzismo e tensioni sociali.

Comune e Regione non possono lasciare da soli coloro che scelgono di restare nei canoni della giustizia e della legalità. Il fenomeno delle case sfitte va sradicato: il patrimonio Erp dev’essere gestito meglio, a partire dalla vendita di alloggi a chi può permettersi di acquistarlo (e con quei soldi aumentare il numero di abitazioni popolari)”.

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