E45: in cerca di soluzioni per il viadotto Puleto

I percorsi alternativi. Ceccarelli: "Incontro con Toninelli positivo. Disponibilità alla riapertura immediata della vecchia Tiberina". CNA Fita Toscana: “La riapertura al traffico leggero farebbe ricadere il danno solo sulle spalle degli autotrasportatori"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 gennaio 2019 22:09
E45: in cerca di soluzioni per il viadotto Puleto

Firenze, 23/01/2019- “Il mio ministero sta seguendo con estrema attenzione la vicenda del sequestro del viadotto Puleto, sulla E45. Siamo ben consci dell’importanza di quell’asse stradale per territori ricchi e produttivi, le cui economie stanno risentendo pesantemente della chiusura dell’infrastruttura”. Lo dice in una nota il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, che oggi, assieme all’amministratore delegato di Anas, Massimo Simonini, ha incontrato al Mit i rappresentanti delle regioni e una delegazione di sindaci di Toscana, Umbria ed Emilia Romagna. “Anas era già impegnata nella messa in sicurezza del Puleto – aggiunge Toninelli – e se la magistratura lo consentirà i lavori potrebbero partire a brevissimo ed essere condotti celermente a conclusione.

Dall’altra parte, però, abbiamo trovato un’intesa di massima per giungere a una convenzione tra la stessa Anas e gli enti locali che consenta alla società delle strade di intervenire per la riapertura della Statale 3Bis Tiberina che potrebbe essere inserita nel quadro tecnico-programmatico Anas, tra le opere di cantierizzazione collegate all’intervento sulla E45”. “Un po’ in tutta Italia stiamo riportando in capo alla società vigilata dal mio ministero molte tratte che erano state in precedenza declassate e siamo comunque disponibili a valutare, in una prossima Conferenza unificata, il passaggio ad Anas delle arterie locali interessate.

In ogni caso - conclude il Ministro - monitoriamo gli eventi con grande attenzione e siamo pronti a riconvocare quanto prima le rappresentanze territoriali per eventuali provvedimenti emergenziali”.

Positivo l’esito dell’incontro del Ministro Toninelli. Il Ministro – commenta Chiara Gagnarli (M5S) - ha dimostrato grande attenzione nei riguardi di questa vicenda, ben consapevole dell’importanza di quell’asse stradale per il nostro territorio. Se la magistratura lo consentirà i lavori potranno partire a brevissimo ed essere condotti celermente a conclusione.La deputata aretina esprime soddisfazione anche per l'intesa di massima per giungere a una convenzione tra la stessa Anas e gli enti locali che consenta alla società delle strade di intervenire per la riapertura della Statale 3Bis Tiberina che potrebbe essere inserita nel quadro tecnico-programmatico Anas, tra le opere di cantierizzazione collegate all’intervento sulla E45”.

"Un incontro positivo, nel quale il Ministro ha ascoltato ed accolto gran parte delle nostre richieste mirate a superare le criticità causate dalla chiusura della E45 nel Comune di Pieve Santo Stefano. Devo dare atto al Ministero e ad Anas della disponibilità ad impegnarsi per la soluzione di questa criticità e sottolineare l'importanza del 'gioco di squadra' e del lavoro congiunto fatto dalle amministrazioni regionali e locali interessate, per rappresentare al meglio i nostri territori", così l'assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli ha commentato l'incontro avuto a Roma con il ministro ai trasporti Danilo Toninelli, per chiedere al Governo di avviare con la massima urgenza un Piano di emergenza per fronteggiare la situazione nata dalla totale interdizione al traffico della E45 nel tratto tra Canili e Pieve Santo Stefano, una chiusura disposta dalla Procura di Arezzo per motivi di sicurezza che sta comportando gravi disagi ai residenti ed alle attività economiche a causa dell'assenza di una viabilità alternativa. "Ci auguriamo - ha detto Ceccarelli - che si creino le condizioni per un dissequestro e che la relazione presentata da Anas dimostri come sia possibile una riapertura quasi immediata della viabilità, anche se con limitazioni di traffico.

Nel frattempo abbiamo però richiesto interventi immediati per la riapertura della vecchia Tiberina 3bis, che è l'unica alternativa viaria per superare quel tratto, chiusa a causa di frane dal 1998. Su questo fronte c'è stato un immediato accoglimento delle nostre richieste, anche perchè quell'intervento può rientrare nella cantierizzazione dei lavori per il Puleto.

E' assolutamente positivo che tutti quanti, compresi Anas ed il Ministero, siano entrati nell'ottica del recupero della vecchia Tiberina, una strada che è necessaria come alternativa alla E45, anche nell'eventualità di crisi di entità minore rispetto a questa". "Le Regioni Toscana, Umbria ed Emilia Romagna insieme agli enti locali - ha concluso l'assessore - hanno inoltre proposto un risarcimento per le popolazioni e le aziende colpite da questa interruzione dei collegamenti.

Anche su questo punto il Ministero si è impegnato a farsi tramite verso gli altri Ministeri competenti, soprattutto nel caso in cui l'interruzione ed i disagi dovessero prolungarsi". Ceccarelli, che ha partecipato all'incontro insieme a rappresentanti delle Regioni Emilia Romagna ed Umbria - oltre che a delegati degli enti locali interessati - ha presentato al Ministro un appello firmato da 26 enti, tra cui le tre Regioni coinvolte, le Province, i Comuni e le Unioni dei Comuni, i sindacati e le associazioni di categoria delle realtà penalizzate dall'interruzione dei collegamenti tramite E45 tra la Toscana e il litorale adriatico. Queste, in sintesi, le richieste presentate, ritenute tutte indispensabili, irrinunciabili e non rinviabili:

► accelerare l'interlocuzione di ANAS con la Procura affinché si valutino tutte le ipotesi di riapertura della E45, anche con soluzioni parziali e/o di traffico gestito ove non sia possibile una riapertura totale, sempre nel rispetto delle condizioni di sicurezza e garanzia dell'incolumità;

► accelerare, adottando procedure di somma urgenza, l'affidamento e l'esecuzione dei lavori di manutenzione della E45 da parte di ANAS, a partire dal Ponte Puleto, ma riguardanti in generale tutta l'asta della E45;

► l'immediata acquisizione da parte di ANAS del tratto della ex S.S. Tiberina 3bis che collega Pieve Santo Stefano a Canili;

► l'immediata attivazione di un piano di emergenza, con relativo stanziamento di fondi capienti e adeguati per il risanamento della viabilità alternativa, a partire dalla urgente sistemazione della strada ex S.S. Tiberina 3bis del Tratto da Pieve Santo Stefano a Canili, ma riguardante anche le strade SP 137, SP 142, SP 53 e SR 258 in entrambi i versanti emiliano-romagnolo e toscano, che usciranno dissestate dal traffico dirottato sulle stesse;

► prevedere sin da subito misure straordinarie di sostengo economico, quali: sgravi fiscali alle aziende locali di ogni settore produttivo per sostenerle in vita; strumenti di sostegno al reddito (ammortizzatori sociali) per i lavoratori colpiti da cessazione o riduzione dell'attività lavorativa; contributi diretti alle famiglie ed ai lavoratori costretti a subire aggravi di costi, anche per i disagi causati dalla modifica dei tragitti casa-lavoro e casa-scuola, con conseguenze negative anche sulle imprese di autotrasporto merci e persone.

L’ipotesi di riapertura del viadotto Puleto sulla E45 tra Romagna e Toscana al traffico leggero sarebbe una scelta che farebbe ricadere il danno solo sulle spalle degli autotrasportatori. Lo dichiara il Presidente regionale CNA Fita Giuseppe Brasini, manifestando forte preoccupazione: “La soluzione di riaprire il viadotto Puleto solo per il traffico leggero significherebbe non risolvere le criticità per una categoria che vive sulla strada e che sarebbe l'unica a farne le spese.

Prima di prendere decisioni è necessario un confronto per trovare soluzioni che non penalizzino il trasporto merci costringendolo a percorsi alternativi che aumentano i tempi di percorrenza e di conseguenza i costi”. “Il collasso del viadotto a fronte di un’assoluta mancanza di alternative è drammatico – continua Brasini - poiché produce ingenti danni in termini di tempi e costi per le imprese di autotrasporto che si vedono costrette, allo stato attuale, a percorrere direttrici come per esempio l’A1 fino a Bologna ritornando poi verso Fano sulla A14.

L’altra possibile alternativa è infatti il passo dei Mandrioli, in inverno problematico a causa di neve o ghiaccio. Per questo il ripristino tempestivo della vecchia Tiberina 3bis, chiusa da anni a causa di frane, è fondamentale: è una strada necessaria come alternativa alla E45. Ma nel frattempo? - si chiede – sembra che al tavolo istituzionale nessuno si sia posto il problema. E stiamo parlando di un settore che nella sola Toscana conta 7.517 imprese, con circa 19.000 addetti”. “Quanto accaduto - commenta il Presidente CNA Fita Toscana- riporta al centro della discussione il tema delle infrastrutture, quale elemento indispensabile per la crescita e lo sviluppo del territorio; purtroppo ancora una volta emerge lo stato di carenza anche nella nostra regione”.

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