È questa l’evoluzione della Fiorentina?

Dopo due vittorie consecutive il blocco che influenzava i risultati viola potrebbe essere svanito

25 dicembre 2018 01:32
È questa l’evoluzione della Fiorentina?
Immagine concessa da violachannel.tv

Prima della vittoria a Milano i toni polemici sulle prestazioni gigliate stavano aumentando il volume. Durante queste ultime stagioni, secondo la maggioranza dei commenti pervenuti dal web e dalle radio, vedere una Fiorentina con gioco qualitativo era passato di moda. Infatti i paragoni tra il club fiorentino e le storiche rivali, come ad esempio la Juventus, erano sempre più inerenti i trofei e le vittorie importanti. Ma, soprattutto, ciò che realmente colpisce, è il rimbombo spontaneo della parola “risultato” che deve diventare lo scopo principale della squadra viola.

Quindi, gustarsi un match calcistico non rientrava nei piani della tifoseria e questo dimostrerebbe perché adesso la Fiorentina ha orientato verso un gioco implementato sull’efficienza.

Pioli, uguale ad ogni allenatore, avrebbe cercato inizialmente la vecchia strada, puntando a divertire il pubblico attraverso uno stile frizzante e una manovra che verteva all’espressione esplosiva dei calciatori. Successivamente, osservando che nelle menti di quest’ultimi non vi era, essendo giovani, tendenza alla ripetizione esaustiva delle medesime dinamiche, ha deciso di virare. Tale cambiamento non implica una sconfitta per Pioli, perché solo l’applicazione esterna cambia mentre invece l’essenza resta la stessa. Così è riuscito a fare quel che fino ad allora non gli era riuscito fare: comunicare ai giocatori i dogmi del suo pensiero di gioco. Colpaccio da bravo insegnante e bravo gestore.

D’altronde i ragazzi restano ragazzi seppur milionari. Perciò capire il loro bene e combattere contro le loro ostilità, potremmo dire, adolescenziali, dove permangono innumerevoli contrasti a livello sensibile tra le proprie volontà e i propri doveri, è stata la mossa che almeno nelle ultime due uscite ha reso vincente la rosa viola.

Per l’appunto, durante le innumerevoli conferenze stampa, Mister Pioli aveva ribadito alcune parole che con tutta probabilità mostravano le regole dello stile e del sistema da lui ricercato. Riassumibili in un gioco basato sull’interpretazione cognitiva delle situazioni pratiche e sull’equilibrio fisico dettato dalla ponderazione dell’aggressività e dell’intensità. Tutto ciò convogliato nella concentrazione determinata verso uno scopo ben preciso.

Questa breve ricostruzione fa comprendere forse la motivazione centrale di una Fiorentina imbruttita ma cinica, evidenziando quanto oggigiorno combaci l’influenza pubblica con le priorità delle società calcistiche. Difatti l’allenatore gigliato ha puntato esclusivamente al pragmatismo.

Coincidenza? Comunque, in ogni caso, ecco l’apparente evoluzione che questa Fiorentina ha subito: ludica, non passionale.

In evidenza