È nato il Comitato promotore del Distretto Agroalimentare della Toscana del Sud

Ieri a Grosseto siglato l’atto costitutivo, presente l'assessore Remaschi: "Premieremo le migliori progettualità dell'agroalimentare"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2017 08:55
È nato il Comitato promotore del Distretto Agroalimentare della Toscana del Sud

É nato ufficialmente ieri, presso la sede grossetana della Camera di commercio, il Comitato Promotore del Distretto Agroalimentare della Toscana del Sud, alla presenza del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e di tutti i soggetti sottoscrittori: Camere di commercio della Maremma e del Tirreno, di Arezzo e di Siena, Comuni delle province di Livorno, Grosseto, Siena ed Arezzo, Associazioni di categoria. Il Comitato ha il compito di ottenere, dalla Regione Toscana, il riconoscimento del “Distretto Agroalimentare della Toscana del Sud” e in una fase successiva di proporre al MIPAF un “Contratto di Distretto” per la valorizzazione del “Prodotto Toscano” attraverso la sua commercializzazione diretta, ma anche attraverso la trasformazione e commercializzazione delle produzioni agricole di base delle filiere interessate, all'interno del “brand Toscano”. Il Presidente Riccardo Breda ha aperto l’incontro ringraziando tutti gli intervenuti: oltre al numeroso pubblico, i Consiglieri regionali Gianni Anselmi, Stefano Scaramelli, Simone Bezzini, Lucia De Robertis, Leonardo Marras, e diversi Sindaci dei territori interessati.

“Il distretto agroalimentare è una grande opportunità per questo territorio, per la Maremma e per la Toscana del sud – ha detto Breda -. Attraverso l’agricoltura e il turismo possiamo riprendere il cammino e non marciare più ad una velocità diversa dal resto della regione. Questo progetto traccia un percorso di valorizzazione di tutto il territorio: del turismo, della qualità dei nostri prodotti e della filiera dei produttori locali”.

Sono intervenuti Andrea Sereni, Presidente della Cciaa di Arezzo e dell’Unione regionale delle Cciaa, e Massimo Guasconi, Presidente della Cciaa di Siena, è stato poi Antonfrancesco Vivarelli Colonna, Sindaco del Comune di Grosseto, a ringraziare la Camera di commercio per il coordinamento dell’iniziativa, evidenziando l’importanza per le imprese di provare a mettersi in rete, concretizzando un “sogno” dei primi anni Novanta, che faceva perno sull’area vasta.

L’Assessore regionale all’Agricoltura Marco Remaschi ha sottolineato che creare oggi il Distretto Toscana sud costituisce una forza che supera ogni logica di campanile. L’assessore ha riassunto i termini del progetto: "La Regione premierà le migliori progettualità dell'agroalimentare. Al momento non abbiamo le risorse per accogliere tutte le 75 domande presentate, ma vogliamo comunque fare in modo da non lasciare indietro nessuno".

ha detto l'assessore regionale all'agricoltura, Marco Remaschi "È con orgoglio che tocchiamo con mano l'interesse che il mondo imprenditoriale dimostra in questo settore e che ci permette di coltivare l'ambizione di fare di questo Distretto un progetto pilota prima per la Toscana e poi a livello nazionale. Oggi diamo concretezza ad un'idea nata a Follonica nel gennaio 2016 quando, insieme al ministro Martina, ci siamo chiesti cosa potevamo fare per questo territorio, per riconoscere la sua vocazione.

E va sottolineato come non sia stato banale riuscire a mettere insieme quattro province, cioè tutta quella di Grosseto con la parte sud di quelle di Siena e Livorno e l'area cortonese di quella di Arezzo e spaziare praticamente in tutti i settori del comparto, da quello cerealicolo, alla zootecnia, al lattiero caseario, al florovivasimo, all'ortofrutta, all'itticoltura e altri . È quindi con fiducia che guardiamo avanti, alla scadenza del 27 novembre in cui inoltreremo al Ministero le proposte di contratto di Distretto". La Regione dovrà presentare un progetto di Distretto per un massimo di 50 milioni di euro e guarderà dunque, come ha sottolineato Remaschi "alla qualità progettuale e alla sopportabilità economica dei progetti" e sta valutando "la possibilità di finanziare interventi a fondo perduto in conto capitale". "Anche perché - ha concluso Remaschi - ci sono grandi attese e noi speriamo di essere all'altezza di rispondere ai desideri di questo territorio"..

L’On. Luca Sani, Presidente Commissione Agricoltura alla Camera dei deputati, ha voluto sottolineare il concetto di una identità territoriale forte che viene a costituirsi con il Distretto.

È stato infine il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ad esprimere le considerazioni di sintesi: l’interesse delle imprese per il progetto di Distretto è stato molto alto e ciò dimostra che si sta parlando di qualcosa di concreto e condiviso. Si è identificata un’area del sud della Toscana con una vocazione molto spiccata, che unisce la val di Cornia, la Maremma e le zone a vocazione agricola del senese e dell’aretino. La prospettiva europea, ha detto, assegna all’agricoltura e al settore alimentare un ruolo specifico: e quello del cibo, del resto, è un aspetto che non sembra scalfito dalla crisi; è forte la domanda di prodotti di qualità.

La Regione farà la sua parte, ha assicurato il Presidente Rossi, che ha però anche voluto ribadire un altro suo impegno importante: quello diretto alla regolazione del territorio, ad esempio sollecitando il riassetto idrogeologico, che è premessa indispensabile per lo sviluppo del’agricoltura. Infine, ha concluso, è assolutamente improcrastinabile il miglioramento della viabilità, che attende scelte precise e urgenti.

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