Droghe: emergenza pubblica e sanitaria a Firenze

Una raccolta firme tra i commercianti per inasprimento e certezza della pena. A Prato provvedimento di chiusura per 15 giorni a un bar, a seguito di un controllo della polizia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 dicembre 2019 14:11
Droghe: emergenza pubblica e sanitaria a Firenze

Ieri alla Prefettura si è riunito il “comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica” per valutare le azioni di polizia sul territorio. A Firenze la droga negli ultimi tempi è cresciuta come quantità e tipologia, lungo i marciapiedi di tanti luoghi della città, a partire da piazza Stazione, tanto da costringere a alla chiusura temporanea di McDonald’s. Consumatori e mercato illegale sempre in crescita, nonostante le autorità di polizia siano mobilitate per tamponare il fenomeno. I morti per eroina di recente sono tornati in aumento mentre cominciano a fare capolino le vittime degli oppiacei tipo fentanyl.

Impressionanti dai dati diffusi ieri dalla Prefettura durante il Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica sul numero complessivo di interventi di contrasto allo spaccio di stupefacenti eseguiti, in zona Stazione e aree limitrofe, da Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Municipale anche i commercianti fiorentini.

"Questi dati, oltre ad evidenziare il grande impegno messo in campo, finora, dalle istituzioni preposte al controllo del territorio -si legge in un comunicato di Confesercenti- mettono ancora in evidenza, purtroppo, come ormai la città, evidentemente divenuta oggetto di grandi “attenzioni” da parte di gruppi criminali, viva una vera e propria situazione emergenziale sul tema spaccio droghe e stupefacenti. Apprezziamo pertanto il rinnovato impegno assunto ieri in Prefettura sull’ulteriore rafforzamento dei controlli, ma, allo stesso tempo, condividiamo anche l’apertura di un “nuovo fronte” sul tema prevenzione ed informazione massiva, soprattutto nei confronti di giovani e studenti. Occorre fare una vera e propria battaglia culturale, nelle scuole, nei luoghi di aggregazione giovanile, sui social e canali di informazione per far capire l’estrema pericolosità del fenomeno.

Ottima dunque la proposta di insediare, già dai prossimi giorni, in Prefettura, il “tavolo permanente per la prevenzione e il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti”. Anzi, come Confesercenti, anche in rappresentanza delle tantissime attività di somministrazione (e non) che sono quotidianamente a contatto con giovani (e “meno giovani”) frequentatori della città, vorremmo farne parte per contribuire, con la “nostra esperienza di strada”, alla piena funzionalità del nuovo organismo.

Già oggi invieremo al Prefetto una richiesta in tal senso, confidando in una risposta positiva. Resta infine sul campo il tema di un rafforzamento vero e tangibile degli organici delle forze dell’ordine, commisurato ad una città che ospita 14 milioni di turisti e quotidianamente, anche decine di migliaia di pendolari. Non solo: all’incremento degli organici dovrebbe far seguito anche l’adozione di nuovi strumenti di carattere normativo, soprattutto sul tema emergenziale dello spaccio di droghe. Su questi reati specifici urge non solo un inasprimento delle pene, ma anche una maggiore certezza della punibilità.

Su questo tema specifico mobiliteremo, nei prossimi giorni, la nostra categoria per una raccolta firme che, partendo da Firenze, cercherà di portare all’attenzione del livelli nazionali della politica l’inderogabile necessità di nuove norme sul tema.

A Prato il sindaco Matteo Biffoni ha firmato l'ordinanza di chiusura per 15 giorni per il bar Fortuna Andrei in via Magnolfi. Il provvedimento è stato emesso dopo un controllo della Polizia di Stato che ha accertato la somministrazione di alcol a minori. Gli agenti della questura durante un controllo hanno accertato che il titolare del bar somministrato liquore, con gradazione pari a 35 gradi, a cinque ragazzini minori dei quali due tra i 14 e i 16 anni. Secondi la polizia non potevano esserci dubbi sulla minore età dei ragazzi che erano entrati nel bar con il casco in mano e con un aspetto e una voce che mostravano la loro giovane età.

Il titolare non ha chiesto il documento e ha somministrato il liquore richiesto. Vista la grave negligenza del titolare che non si è preoccupato di verificare l'età dei clienti e i rischi connessi per la salute dei minori nell'uso di alcolici è stata opportuna una ordinanza di sospensione dell'attività con chiusura immediata per un periodo di 15 giorni. Il provvedimento è stato notificato ieri sera, martedì 3 dicembre, dagli agenti della Polizia Municipale.

"L'abuso di alcolici da parte di minori desta particolare preoccupazione e molte sono le iniziative intraprese sia sul fronte dei controlli, da parte di tutti gli organi preposti, sia sul fronte educativo -sottolinea il sindaco Matteo Biffoni -. Sono fondamentali iniziative nelle scuole come Alcol e responsabilità, la campagna che da anni la Polizia Municipale porta nelle classi già dalle scuole medie per sensibilizzare i giovani sui rischi legati all'alcol".

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