Draghi & c., la lunga nottata dentro Palazzo Vecchio

Ora gli esponenti di Fratelli d'Italia attendono di parlare con il sindaco Nardella

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 maggio 2020 11:03
Draghi & c., la lunga nottata dentro Palazzo Vecchio

Il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi e altri quattro eletti del partito hanno trascorso la notte in Palazzo Vecchio "occupando" simbolicamente la sede del Comune di Firenze. Ora attendono di parlare con il sindaco Nardella per avere risposte alle loro domande sul futuro di Firenze. Nel profilo Facebook di Draghi, l'esponente di Fdi scrive: "Buongiorno a tutti. Vi ringraziamo per il sostegno morale in questa lunga nottata all'interno di Palazzo Vecchio. Rimaniamo in attesa dell'incontro per avere notizie sui provvedimenti. Guido Cabrele; Simone Sollazzo; Federico Ranieri; Leonardo Masi".

“Da giorni - avevano sottolineato ieri sera gli eletti di Fdi prima di "occupare" Palazzo Vecchio - , nell’indifferenza di Dario Nardella ed Enrico Rossi, si moltiplicano le proteste di piazza. Al centro, ci sono le sacrosante richieste della Firenze che lavora e che pretende risposte: come e quando riapriranno le attività economiche, che cosa faranno coloro che non hanno ricevuto il bonus da 600 euro, quale futuro attende le società sportive, i bar e la ristorazione, i parrucchieri e gli estetisti, gli ambulanti e i mercati rionali, le strutture ricettive e le tante imprese in difficoltà. Di fronte all’ipotesi di un crollo economico della nostra città, pretendiamo che il Sindaco e il Presidente della Regione ascoltino le rivendicazioni delle categorie.

Occorrono, al più presto, delle risposte serie. In ballo ci sono la vita, la dignità e il futuro di migliaia di famiglie, che rischiano di finire sul lastrico a causa dell’immobilismo istituzionale. Per questo passeremo la notte a Palazzo Vecchio, lanciando un appello all’Amministrazione cittadina - sorda dinanzi alle proteste di questi giorni - e chiedendole un incontro immediato, che possa portare le giuste rivendicazioni dei lavoratori nell’agenda politica dei prossimi giorni”.

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