​Dopo 70 anni a Pontassieve la salma di Attilio Bavecchi

La salma del soldato pontassievese morto in un campo di prigionia tedesco

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 ottobre 2014 15:42
​Dopo 70 anni a Pontassieve la salma di Attilio Bavecchi

 Sarà sepolta nel cimitero di San Martino a Quona . Una vittoria per i parenti che riportano a casa uno dei cosiddetti “dimenticati di Stato”

Sabato 11 ottobre ore 15 funerali nella Chiesa di San Michele Arcangelo

Dopo 70 anni torna a Pontassieve la salma di Attilio Bavecchi, soldato, matricola numero 40614, nato a Pontassieve il 16 novembre 1918 e deceduto a Friedrichshafen in un campo di prigionia tedesco. Sabato 11 ottobre il soldato pontassievese riceverà la sua cerimonia funebre e sarà finalmente sepolto nella “sua” Pontassieve. Una “conquista” per i parenti che a distanza di settant’anni con grande commozione hanno salutato questo rientro dopo una lunga “battaglia”. Attilio Bavecchi è uno dei cosiddetti “dimenticati di Stato”, persone morte durante il conflitto bellico delle quali però si erano perse le tracce (semplicemente “dispersi”) e di cui i parenti erano solo informati sul decesso, senza conoscere né le cause, né il luogo del decesso né tantomeno che il loro congiunto fosse sepolto in qualche cimitero straniero.

Attilio Bavecchi era invece sepolto nel cimitero militare italiano d'onore di Monaco di Baviera, dal 25 luglio 1944 (dopo la morte certificata il 22 luglio 1944), ma questa informazione i parenti sono venuti a saperla solo qualche anno fa grazie all’iniziativa di un blogger veronese Roberto Zamboni, che realizzò un elenco poi pubblicato in internet dopo anni di sopralluoghi, ricerche e richieste di informazioni e contatti fra il ministero della Difesa, l'archivio Vaticano e le autorità tedesche, polacche e austriache.

Dopo le ricerche fatte da Zamboni i familiari di Bavecchi hanno iniziato una lunga trafila di contatti che si concluderà sabato con il ritorno dopo 70 anni della salma a Pontassieve. In questi anni i familiari si rivolsero a questa Amministrazione affinché si facesse portatrice di questa problematica presso la Prefettura di Firenze. L’allora Sindaco di Pontassieve, Marco Mairaghi e l’allora Prefetto, Paolo Padoin, iniziarono un lavoro che portò al coinvolgimento di tutti i Comuni della Provincia di Firenze.

Da Pontassieve partirono lettere rivolte ai familiari dei nostri concittadini “dispersi” e che, molto probabilmente, vivevano nella stessa situazione della famiglia Bavecchi, ovvero sapevano soltanto che il loro parente era morto durante la guerra, ma non conoscevano neanche il luogo di sepoltura dove poter magari portare un fiore al loro caro. Luogo che invece per molti esisteva ed esiste e che solo dopo anni, grazie alle ricer che di Zamboni è stato trovato.

Adesso Attilio Bavecchi dopo 70 anni torna a casa. Sabato 11 ottobre alle ore 15 si terrà la cerimonia funebre nella Chiesa di San Michele Arcangelo, al termine della quale le spoglie del signor Bavecchi saranno tumulate nella Cappella Militare all’interno del Cimitero comunale di San Martino a Quona a Pontassieve.

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