Domani sciopero nel commercio

Appello Filcams Cgil Firenze a imprese, istituzioni e consumatori: per tutelare la sicurezza di lavoratori e lavoratrici in tempo di coronavirus. “I supermercati sono attività essenziali, ma i bisogni di chi ci lavora non vengono ascoltati. Continuiamo a chiedere di contingentare aperture e orari dei punti vendita, di dotare il personale di dispositivi di protezione, di trovare modalità per una spesa più responsabile”. I punti vendita di Unicoop Firenze chiusi la domenica fino a metà aprile

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 marzo 2020 20:46
Domani sciopero nel commercio

Firenze, 28-3-2020- Domani, domenica 29 marzo, sarà ancora sciopero per le lavoratrici ed i lavoratori delle realtà del commercio in Toscana: lo hanno indetto Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Questi lavoratori e queste lavoratrici non sono irresponsabili. Sono assolutamente consapevoli del ruolo che hanno e del presidio essenziale che rappresentano. I supermercati sono attività essenziali, ma i bisogni di chi ci lavora non sono affatto essenziali, a quanto pare. Questi lavoratori e queste lavoratrici vogliono solo, in mezzo alla pandemia da coronavirus, poter lavorare in sicurezza.

"I supermercati possono essere luoghi di contagio (ormai è acclarato) e allora cosa si aspetta a intervenire pretendendo che si chiudano almeno un giorno per sanificarli, interamente, ovunque, non solo negli spazi accessibili ai clienti, ma anche ai locali in cui ci si ferma per un caffè, per la pausa? Alla paura si aggiunge il sentimento ormai diffuso tra lavoratrici e lavoratori che, anche in pandemia, il profitto la faccia da padrone. Se di servizio essenziale si tratta, che lo si gestisca come tale e al personale addetto sia garantito un adeguato livello di sicurezza.

Perché non destinare a lavoratori e lavoratrici dispositivi di protezione adeguati? Dove sono, in diversi supermercati, mascherine, occhiali e tute? Perché non imporre un accesso a questi luoghi realmente contingentato? -domanda Francesca Battistini Filcams della Cgil Firenze- E’ pensabile che ancora non ci sia un intervento omogeneo, uguale per tutti, sulle modalità e sui tempi di come si fa la spesa? Fare la spesa non è fare una passeggiata. Ci sono utenti dei supermercati che vi accedono per acquistare un sacchetto di mele, che salutano la cassiera chiedendo l’ora di chiusura per poter tornare nella stessa giornata.

Noi diciamo che ci possono essere strumenti per controllare quante volte si va a fare la spesa. Perché non prevedere personale che solleciti la clientela, una volta entrata nel supermercato, a mettere nel carrello l’essenziale? Quanto tempo deve ancora passare perché si capisca che indugiare tra gli scaffali, soffermandosi a scegliere un formato di pasta, crea assembramento e rischio di contagio? Cosa chiediamo e cosa proponiamo? Occorre potenziare i servizi di spesa a domicilio, occorre contingentare gli orari e le giornate di apertura, occorre maggior ordine dentro e fuori (dove si formano lunghissime file) ai supermercati.

Su questo interroghiamo ancora istituzioni locali, prefettura, governo. Occorrono inoltre dispositivi di protezione individuale per tutti i lavoratori e le lavoratrici, occorrono sanificazioni dei luoghi di lavoro. Occorre infine intervenire su come la gente fa la spesa, serve più responsabilità: non si devono creare assembramenti, non si deve tornare più volte la stessa giornata o in giorni ravvicinati, non si deve andare al supermercato solo per comprare poche cose, insomma non si deve usare l’uscita al supermercato come scusa per fare una giratina. Domani sarà sciopero ma non finisce lì.

Se continueranno a non ascoltarci la mobilitazione continuerà".

Chiusi la domenica per emergenza Coronavirus. Sono i punti vendita Coop.Fi, che da domenica scorsa fino a metà aprile osserveranno la chiusura domenicale completa. Al termine di questo periodo, la situazione verrà rivalutata. La misura, che riguarda oltre 1.100 negozi Coop a livello nazionale, vede l'adesione di Unicoop Firenze e prevede lo stop all'attività domenicale in tutti i 104 punti vendita della Cooperativa in sette province della Toscana. Obiettivo: limitare ulteriormente le uscite da casa delle persone, in linea con le indicazioni del Governo, e rispondere alle esigenze del personale che lavora nei punti vendita.

“Crediamo che sia importante tenere chiusi i punti vendita fino a metà aprile per limitare le presenze per strada delle persone e la concentrazione degli acquisti la domenica. Inoltre, con questo provvedimento veniamo incontro alle necessità dei colleghi che operano nei punti vendita e che tanto stanno facendo per garantire un servizio essenziale alle persone. In questa situazione di emergenza ci impegniamo quotidianamente per offrire la normalità a chi fa la spesa, continueremo a assicurare gli approvvigionamenti e a prendere tutte le misure di sicurezza necessarie per garantire la sicurezza dei nostri clienti e dei nostri lavoratori” fanno sapere da Unicoop Firenze.

La Cooperativa invita inoltre a seguire le indicazioni del Governo, ad andare a fare la spesa da soli, muniti di lista per essere sicuri di acquistare tutto quello che serve, e razionalizzando le uscite per recarsi nei punti di vendita. In tutti i punti vendita di Unicoop Firenze, infine, fino al 31 maggio i prezzi di tutti i prodotti in assortimento sono bloccati, per proteggere la spesa di soci e consumatori.

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