Domani sciopero dei lavoratori delle concessionarie autostradali

Il 12 e 13 luglio secondo sciopero dei lavoratori degli appalti ferroviari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 luglio 2017 15:15
Domani sciopero dei lavoratori delle concessionarie autostradali

Firenze- Non trova ancora soluzione la vertenza dei lavoratori delle concessionarie autostradali che lunedì 10 luglio sciopereranno in tutta Italia in difesa del lavoro, con presidi nelle autostrade a Frosinone, Pescara, Tortona (Alessandria) e Firenze Scandicci dove si ritroverà una rappresentanza dei lavoratori impegnati a Firenze, Arezzo, Piacenza e Bologna. Se Istituzioni e Governo non daranno una soluzione al problema creatosi con l’approvazione del nuovo Codice Appalti che limita la possibilità per le concessionarie di eseguire direttamente manutenzioni e progettazione, migliaia di posti di lavoro saranno a rischio.

“Il testo definitivo”, dichiarano Giulia Bartoli, Ottavio De Luca e Ernesto D’Anna, segretari generali regionali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, “è sbagliato e dannoso ed avrà ripercussioni pesantissime sui livelli occupazionali, con ben 3.000 lavoratori a rischio a livello nazionale, di cui 200 nell'area toscana.“Ci scusiamo per i disagi creati agli utenti”, aggiungono, “ma la vertenza dei lavoratori delle concessionarie autostradali è finalizzata non solo alla salvaguardia dell’occupazione ma anche alla qualità del lavoro e delle prestazioni effettuate nella manutenzione delle autostrade, e quindi, a garantire la sicurezza degli automobilisti stessi” “Un provvedimento del genere”, proseguono, “ha come conseguenza la perdita di lavoratori altamente qualificati e la destrutturazione di imprese specializzate”.

“Ma c’è di più”, concludono, “il rischio è che non siano più garantiti gli standard di sicurezza delle nostre strade ed autostrade, che mai come oggi hanno bisogno di manutenzione”.

Per Rsu e sindacati è necessario dare risposte certe e rapide al problema e per questo hanno chiesto al Ministro Calenda di convocare con urgenza un tavolo che affronti la crisi delle aziende controllate dalle concessionarie, imprese che rappresentano, per il settore edile, il principale comparto industriale. Per questo in assenza di una convocazione da parte del ministero dello Sviluppo Economico, dopo la giornata di sciopero di lunedì 10 luglio ne seguirà una seconda già programmata per il 14 luglio. Lunedì 10 luglio 2017 a partire dalle ore 10.00 presidio con volantinaggio fronte Casello Autostradale Firenze Scandicci A1, piazzola antistante le barriere lato uscita.

Ennesimo momento di preoccupazione fra i lavoratori degli appalti ferroviari in Toscana. A rischio c'è l'occupazione e la qualità del servizio offerto agli utenti che utilizzano i treni. I settori delle pulizie e dei servizi accessori dei treni hanno subito molte variazioni organizzative negli ultimi anni che hanno determinato una già considerevole perdita di posti di lavoro. Oggi l'occupazione è calibrata sulle attività necessarie agli standard di qualità richiesti, ma tuttavia assistiamo alla costruzione di gare di appalto, talvolta senza il riconoscimento della clausola sociale, che tendono a frammentare le attività, producendo ricadute negative sui livelli occupazionali, restringendo il perimetro delle attività messe a gara ed escludendo da esso lavorazioni necessarie, al solo scopo di ridurre i costi ufficiali."Abbiamo chiesto da tempo un confronto con Trenitalia e la Regione Toscana che da anni investe notevoli risorse sul trasporto su ferro, ma ci scontriamo costantemente con le indisponibilità di tali soggetti -affermano le Segreterie regionali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti- In Toscana ci sono le condizioni per mettere in sicurezza il settore anche attraverso la costruzione di un confronto serio con tutti i soggetti che in questo settore operano sia come committenti che come appaltatori.

Chiediamo quindi alla Regione che si faccia parte attiva nella gestione del settore nel rispetto del servizio che essa stessa richiede e nel rispetto delle condizioni di lavoro di chi vi opera. E' compito del soggetto pubblico vigilare su come vengono spesi i soldi della collettività e di creare le condizioni affinché non esistano gare assegnate con ribassi incomprensibili, che producono falsi esuberi ed il ricorso, ingiustificato, agli ammortizzatori sociali, con aumento dei costi per i cittadini.

Tutto questo produce anche un effetto immediato e negativo sulle condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori e sul servizio. Non siamo disponibili ad accettare una politica di frammentazione del settore giocando sull'abbattimento dei salari e dei diritti di chi lavora. Non permetteremo questo, anche perché questo non può che portare un peggioramento dei servizi".

Pertanto nei giorni 12 e 13 Luglio ci sarà una seconda azione di sciopero dei lavoratori del settore.

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