Sciopero per il clima: domani corteo in centro

L’adesione del Parlamento degli studenti toscani alla manifestazione. Anche i pensionati in piazza. Di Giorgi (PD): "Basta scherzare, i giovani chiedono una svolta" Amato (PaP): “Parteciperò alla manifestazione sulla scia del movimento Fridays For Future di Greta Thunberg”. Eventi anche a Barberino Tavarnelle, Greve, San Casciano. Qualche distinguo dall'amministrazione comunale pisana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 marzo 2019 23:50
Sciopero per il clima: domani corteo in centro

Domani venerdì 15 marzo è in programma una manifestazione con corteo promossa dal movimento “Fridays For Future – Sciopero per il clima” in occasione della giornata di mobilitazione internazionale con concentrazione in piazza Santa Croce alle 9. Il corteo poi si svilupperà in via Magliabechi, Corso Tintori, via dei Neri, via dei Leoni, via del Proconsolo, Borgo Albizi, via Fiesolana, via degli Alfani, via dei Servi e arrivo in piazza Santissima Annunziata. Almeno 50 città italiane – e Firenze tra queste - hanno aderito al Climate Strike, nato su iniziativa dell’associazione Fridays for Future capeggiata dalla sedicenne svedese Greta Thunberg.

Da quando lo scorso dicembre Greta ha parlato di fronte ai capi di Stato e Ministri dell’Ambiente di tutti i Paesi del mondo, durante la Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite a Katowice in Polonia, un movimento di giovani donne e uomini si è formato con lo scopo di stimolare i governi a mettere in atto politiche ambientali più efficaci per un futuro sostenibile.

Il Parlamento regionale degli studenti della Toscana aderisce a FridaysForFuture. “Da molti anni sosteniamo con piena convinzione le campagne per il rispetto dell’ambiente, invitando tutte le scuole, gli studenti, i cittadini e gli enti pubblici a portare avanti comportamenti consapevoli –afferma Alessandro Gazzetti, presidente del Parlamento degli studenti della Toscana – Questa sarà un’occasione per far sentire la voce dei 160 mila studenti toscani e quella degli studenti di tutto il mondo, che dimostrano all’unisono quanto teniamo al nostro Pianeta”. La giornata del 15 marzo, secondo i rappresentanti del Parlamento degli studenti toscani, dovrà andare oltre la semplice protesta di piazza.

“Si dovrà trasformare in azioni quotidiane responsabili e in atti concreti da parte di tutti sulle tematiche ambientali, a scuola e non solo – scrivono in una nota Gazzetti e il giovane presidente della prima commissione Edoardo Zanasi – con la speranza che anche le istituzioni facciano sempre di più per contrastare quello che è senza ombra di dubbio uno dei più gravi problemi del nostro tempo”.

Anche i Pensionati della Cisl Firenze-Prato saranno in piazza insieme ai giovani, in occasione del Global Strike for Future: "La Fnp-Cisl Firenze-Prato è insieme ai giovani, perché abbiamo il compito di lasciare il mondo in condizioni migliori di come l’abbiamo trovato, come sottolineato anche nell’Enciclica ‘Laudato sì’, in cui Papa Francesco già ci invitava a modificare i comportamenti nella produzione così come nel consumare i beni prodotti, rispettando l’ambiente" spiega il segretario generale Fnp-Cisl Firenze-Prato, Stefano Nuti.

“Venerdì in tutto il mondo i nostri figli scenderanno in piazza per chiedere una maggiore attenzione alla questione climatica, richiamando la classe politica tutta ad un impegno serio per evitare che si avverino le previsioni tanto catastrofiche quanto realistiche degli scienziati, secondo cui abbiamo davvero pochissimo tempo oramai per evitare che la situazione sulla terra diventi irreversibile a causa dei danni che negli anni sono stati arrecati agli equilibri bioecologici ed ambientali del pianeta”, dice Di Giorgi (PD). “Tutti siamo chiamati a fare di più.

Il PD ha sposato convintamente, a partire dalla Toscana, il principio dell'economia circolare come base per tutte le nostre azioni politiche. Crediamo fermamente che l'ambiente vada non solo difeso, ma accuratamente implementato con strategie mirate a sostegno di una riconversione ecologica. Gli investimenti dei nostri governi, da Italia Sicura a Industria 4.0, andavano proprio in questa direzione. Si può e si deve fare di più, anche grazie ad una nuova cultura ed alle alle nuove tecnologie “, sottolinea Di Giorgi, che conclude: “Mentre il governo gialloverde calcola tra i 'costi' il mancato introito di accise da carburanti fossili, e preferisce continuare a puntare sulla gomma invece di spostare il traffico merci su rotaia come accadrebbe con il TAV, io sarò al fianco di questi ragazzi che ci stanno dando una grande lezione di impegno civile, alle cui attese dobbiamo prestare massima attenzione.

Per il loro futuro, a partire dal nostro presente!“

“Domani parteciperò allo sciopero/marcia per il clima organizzato anche a Firenze contro il cambiamento climatico, sulla scia del movimento Fridays For Future e degli scioperi di Greta Thunberg”. Lo afferma Miriam Amato, consigliera comunale di Potere al Popolo che domani sarà alla manifestazione in piazza Santa Croce dalle ore 9.00. “In piazza per la giustizia climatica, contro politiche industriali legate al solo profitto e nocive per le ricadute sull’ambiente e le forme di vita – continua la consigliera – non a caso la questione ambientale è al centro di centinaia di vertenze, conflitti e lotte su tutto il territorio nazionale e si caratterizza come una delle principali emergenze a livello globale.

La speculazione e la distruzione dell’ambiente – prosegua Amato – le nuove forme di schiavitù e di sfruttamento del lavoro, il crescente impoverimento degli strati socialmente ed economicamente più deboli sono le conseguenze di uno stesso sistema socio-economico, che sottomette tutti gli aspetti della vita all’accrescimento del profitto. Per questo parteciperò alla manifestazione per sostenere i tanti ragazzi e ragazze che dal 2018, ogni venerdì, scioperano per il clima esortandoci a vivere all’interno dei limiti imposti dall’ecosistema nel quale viviamo” conclude Amato.

Saranno centinaia gli studenti delle scuole del Chianti, di vario ordine e grado, che domani venerdì 15 dalle ore 10, affolleranno le piazze dei Comuni di Barberino Tavarnelle, Greve, San Casciano per scioperare contro i cambiamenti climatici. Marce per le vie, presidi nelle piazze e riflessioni condivise con gli adulti, amministratori comunali, esperti e cittadini. I ragazzi saranno anche protagonisti di performances, campagne di sensibilizzazione e flash mob.

"Il mondo è in pericolo ed è necessario salvarlo”. È così che gli studenti dell'Istituto comprensivo Don Milani di Barberino Tavarnelle, dell'Istituto comprensivo di Greve in Chianti e dell'Istituto comprensivo il Principe di San Casciano, hanno scelto di aderire alla manifestazione Friday for future e dimostrare il loro impegno contro la crisi climatica e il riscaldamento globale. A San Casciano, l’Ippolito Nievo partirà alle ore 10 dalla sede della scuola (via della Libertà) e darà vita ad un consistente corteo di studenti diretto ai giardini di piazza della Repubblica.

La manifestazione farà tappa in via Machiavelli, di fronte al Palazzo comunale, per confrontarsi con l’assessore all’Ambiente Consuelo Cavallini. L’iniziativa è curata dalla professoressa Ursula Dollfus. A Greve in Chianti lo sciopero per il clima si moltiplicherà contemporaneamente in piazza Matteotti e nei plessi di Panzano, San Polo e Strada con la partecipazione attiva di centinaia di bambini e ragazzi delle primarie e della secondaria.

Dalle ore 11 gli allievi illustreranno in piazza Matteotti le loro considerazioni al sindaco Paolo Sottani e all’assessore Maria Grazia Esposito, successivamente incontreranno alcuni esperti presso la Casa del Popolo di Greve dove è prevista anche la proiezione del documentario diretto da Leonardo Di Caprio Punto di non ritorno - Before the Flood. Nel Comune di Barberino Tavarnelle la creatività e l’attenzione alle tematiche ambientali di una classe della secondaria Il Passignano hanno trascinato decine di studenti della media e di altri plessi del territorio, tra cui le primarie di Barberino, Tavarnelle e San Donato.

I ragazzi, coordinati dagli insegnanti Priscilla Pieralli e Giovanni Pinto, hanno messo in piedi un vero e proprio gruppo di lavoro che da diverse settimane si occupa di ambiente, declinando la materia di studio sul fronte della sostenibilità e della conoscenza delle problematiche globali, attraverso un approccio multidisciplinare e partecipativo. Gli studenti ‘incroceranno i grembiuli’ dalle ore 10 con l‘obiettivo di sensibilizzare la comunità sui cambiamenti climatici.

Parleranno per motti “Il mondo è nostro” e hashtag, #salviamoci, marceranno dal piazzale Allende a piazza Matteotti dove saranno allestiti cartelloni, campagne di informazione, flashmob e interventi animati da pennellate di colore su lenzuoli bianchi, per firmare il proprio impegno a favore dell’ambiente, ed esibizioni musicali. “Chiederemo agli adulti – dicono gli studenti – di agire concretamente prima che sia troppo tardi e presenteremo alcune nostre proposte come l’adesione alla campagna nazionale Rifiuti zero e il potenziamento della raccolta differenziata, ognuno di noi può e deve contribuire per ridurre i rifiuti e migliorare la vita dell’ambiente in cui noi stessi cresciamo, non è solo una forma di rispetto per la natura ma un importante contributo per la pace nel mondo”.

L’assessore all’ambiente del Comune di Pisa, Filippo Bedini, interviene in merito alle manifestazioni sullo sciopero mondiale per il clima, “Friday for future”, che, in Italia, sono partite da Pisa dal novembre scorso: «I cambiamenti climatici sono reali, e ci stiamo accorgendo in maniera evidente che impattano sul nostro ambiente, sul microclima locale, sulla flora e sulla fauna. Le cause sono passate sopra le nostre teste, con una globalizzazione non governata e uno sviluppo che ha badato solo al profitto e mai alla sostenibilità e alla salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo. È fondamentale che tutti prendano coscienza di questo, dunque ben vengano le manifestazioni, ma perché i problemi ambientali trovino soluzioni concrete occorre un cambio culturale che parte dall’educazione in famiglia e nella scuola, ed entra prepotentemente nei nostri comportamenti quotidiani.

Dobbiamo tutti avere un diverso approccio all’ambiente e al rispetto della natura, abituarci al riuso dei materiali, a scelte anche di sacrificio, nel cercare di evitare di usare le plastiche: comportamenti quotidiani anche banali, ma che spesso sposiamo in teoria e dimentichiamo nella pratica. Ricordiamoci, però, che in questo ambito la teoria sta a zero; conta solo la pratica. Le istituzioni, comprese quelle locali, devono investire maggiormente in educazione e cultura dell’ambiente, devono certo adoperarsi anche per garantire servizi che sappiano maggiormente facilitare la vita dei cittadini quando sono chiamati a differenziare il conferimento dei rifiuti, devono provvedere a sanzionare i comportamenti scorretti.

Se, però, pensassimo di poter intraprendere una lotta senza quartiere contro l’inciviltà ci illuderemmo: rimarrà sempre un piano individuale del problema, che si sostanzia nei comportamenti quotidiani del singolo».

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